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Ángela María Aieta

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Ángela María Aieta (Fuscaldo, 7 marzo 1920Oceano Atlantico, 5 agosto 1976) è stata un'attivista argentina. Considerata una martire della libertà argentina, era d'origine italiana.

Emigrata in Argentina con la famiglia, fu sequestrata il 5 agosto del 1976 da una squadra di militari, mentre si trovava in casa con il marito Humberto Gullo. Fu portata all'ESMA, la scuola militare argentina trasformata dalla dittatura in un grande centro di detenzione clandestina. Angela Maria Aieta fu sequestrata a 56 anni perché combatteva per i diritti umani e perché era madre di Dante Gullo, all'epoca leader della Gioventù Peronista.

Secondo alcune ipotesi, venne portata velocemente all'ESMA, in poco meno di un paio d'ore. Una volta arrivata, venne presa da un gruppo militare e portato in un piano sotterraneo, fatta sedare, fatta salire su aerei militare e infine fatta scomparire attraverso i cosiddetti voli della morte che partivano ogni mercoledì dall'ESMA: i prigionieri venivano addormentati e poi gettati da aerei nell'oceano Atlantico.

Angela Maria Aieta, come martire fuscaldese per la libertà dall'Argentina, ha avuto diversi riconoscimenti alla memoria in Italia: nel giorno della Memoria dell'Olocausto ebraico, scelto simbolicamente, il 27 gennaio 2007, il comune di Fuscaldo ha intitolato a lei la scuola elementare del paese. Per l'omicidio della Aieta è stato condannato all'ergastolo il militare Alfredo Astiz, uno dei più noti criminali della dittatura argentina.

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