Şehzade Ertuğrul Osman
Şehzade Ertuğrul Osman | |
---|---|
Capo della Casa Imperiale di Osman | |
In carica | 12 marzo 1994 – 23 settembre 2009 |
Predecessore | Şehzade Mehmed Orhan |
Successore | Osman Bayezid Osmanoğlu |
Nome completo | Ertuğrul Osman Osmanoğlu (dopo il 1934) Sultan Osman V (per i monarchici) |
Trattamento | Sua Altezza Imperiale |
Nascita | Istanbul, 18 agosto 1912 |
Morte | Istanbul, 23 settembre 2009 (97 anni) |
Sepoltura | Türbe di Abdülhamid II, Moschea Blu |
Luogo di sepoltura | Istanbul |
Dinastia | Casa di Osman |
Padre | Şehzade Mehmed Burhaneddin |
Madre | Aliye Melek Nazlıyar Hanım |
Coniugi | Gülda Twerskoy Zeynep Tarzi |
Religione | Islam sunnita |
Şehzade Ertuğrul Osman Efendi (turco ottomano: ارطغرل عثمان; anche noto come Osman Ertuğrul Osmanoğlu; Istanbul, 18 agosto 1912 – Istanbul, 23 settembre 2009) è stato un principe ottomano, figlio di Şehzade Mehmed Burhaneddin, nipote del sultano Abdülhamid II e 43º Capo della Casa Imperiale di Osman.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Şehzade Ertuğrul Osman nacque il 18 agosto 1912 a Istanbul, nel Palazzo Nişantaşı.[1] Suo padre era Şehzade Mehmed Burhaneddin, figlio del sultano ottomano Abdülhamid II, e sua madre la seconda consorte Aliye Melek Nazlıyar Hanım. Era il secondo e ultimo figlio di suo padre e l'unico di sua madre. I suoi genitori divorziarono nel 1919 e sua madre in seguito si risposò con Mehmed Cavid Bey, ministro delle finanze e oppositore di Mustafa Kemal Ataturk, il primo presidente della Repubblica Turca.
Nel 1924, mentre era all'estero e studiava a Vienna, in Austria, gli venne comunicato che la dinastia ottomana era stata esiliata. Finiti gli studi, si trasferì a New York, dove divenne ingegnere minerario. Trovò lavoro come consulente per il Sud America in una società canadese, la Wells Overseas, e visse in un modesto appartamento a due camere sopra un ristorante, a Manhattan.[2][3]
Nel 1934, come richiesto dalla legge sul cognome, prese il nome Osman Ertuğrul Osmanoğlu. Era poliglotta, parlando turco, inglese, tedesco, francese e un po' di italiano e spagnolo.
Nel 1992, il governo turco lo invitò a rientrare a Istanbul. Tornato in patria per la prima volta dopo cinquant'anni, Ertuğrul osservò che "la democrazia funziona bene in Turchia".[4]
In Turchia divenne presto noto come "L'ultimo ottomano". Risiedette nell'antico palazzo imperiale, Palazzo Dolmabahçe, ma rifiutò altri onori e cerimonia, che giudicò eccessivi e non in linea con il suo carattere, modesto e frugale.[5]
Nel 1994, alla morte di Şehzade Mehmed Orhan, divenne il 43° Capo della Casa Imperiale di Osman. Pur rifiutando l'ipotesi di restaurare il Sultanato, si dichiarò a favore della reintroduzione del Califfato sostenendo che poteva essere la chiave per la creazione e la diffusione di un Islam moderato che facesse da ponte con l'Occidente, e che se il Califfato di Costantinopoli fosse stato reintrodotto "il mondo intero ne trarrebbe giovamento".
Nel 2004 gli è stata concessa la cittadinanza e il passaporto turco, mentre nei decenni precedenti aveva usufruito di un permesso speciale per usare i suoi documenti ottomani.
Morì il 23 settembre 2009, a novantasette anni, nell'ospedale di Istanbul. La sua morte fu annunciata dal ministero della Cultura turco, che indicò la causa come insufficienza renale[6] e dichiarò che Ertuğrul era morto pacificamente nel sonno, come confermato anche dalla moglie.
Alla sua morte, il titolo di Capo della Casa Imperiale è passato, secondo tradizione, al parente maschio più anziano, ovvero Şehzade Bayezid Osman.
Venne sepolto accanto a suo nonno, il sultano Abdülhamid II, dopo una cerimonia funebre alla Moschea Blu.[7] La bara era drappeggiata con lo stendardo imperiale ottomano e, oltre ai parenti, erano presenti diversi ministri e membri del governo. Il Presidente e il Primo Ministro hanno offerto le loro condoglianze e il secondo recò una visita alla vedova in uno degli ex Palazzi Imperiali[senza fonte].
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Ertuğrul Osman ebbe due mogli, ma nessun figlio[8].
- Gülda Twerskoy (Johannesburg, 20 marzo 1915 – New York, 16 settembre 1985). Si sposarono il 20 gennaio 1947. Divorziarono prima nel 1991.
- Zeynep Tarzi (Istanbul, 16 dicembre 1940). Era figlia di Fettah Tarzi, nipote di Soraya Tarzi, moglie del re afghano Amanullah Khan, e di sua moglie Pakize Tarzi, la prima ginecologa donna della Turchia. Si sposarono il 27 settembre 1991 e il matrimonio durò fino alla morte di Ertuğrul.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ertugrul Osman, in The Telegraph, 27 settembre 2009. URL consultato il 26 giugno 2013.
- ^ (EN) Fred Bernstein, Turkish prince was an heir without an empire, in The Globe and Mail, 27 settembre 2009. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ Fred A. Bernstein, Not Quite a Castle, but It's Home, in The New York Times, 26 marzo 2006. URL consultato il 2 maggio 2010.
- ^ Bilefsky, Dan. "Weary of Modern Fictions, Turks Glory in Splendor of Ottoman Past," New York Times. 5 December 2009.
- ^ (EN) 'Last Ottoman' dies in Istanbul, 24 settembre 2009. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ Head of the former Ottoman dynasty dies, su google.com, Associated Press, 24 settembre 2009. URL consultato il 24 settembre 2009.
- ^ Ivan Watson e Comert, Yesim, Turks mourn relative of Ottoman sultan, in CNN, 26 settembre 2009. URL consultato il 26 settembre 2009.
- ^ (EN) Jamil ADRA, Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005, 2005, p. 27. URL consultato il 30 aprile 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Şehzade Ertuğrul Osman
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della Casa Imperiale, su ottomanfamily.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 144672322 · LCCN (EN) no2010164423 |
---|