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Abū Ḥanīfa al-Nuʿmān

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Disambiguazione – Se stai cercando altre informazioni sull'omonimo giurista ismailita-fatimide, vedi Qadi al-Nu'man.
Abū Ḥanīfa al-Nuʿmān ibn Thābit

Abū Ḥanīfa al-Nuʿmān ibn Thābit, in arabo أبو حنيفة النعمان بن ثابت? (Kufa, 699Baghdad, 767[1]), è stato un teologo, giurista e imam arabo, di religione musulmana.

La moschea di Abū Ḥanīfa a Baghdad, costruita sul luogo dove morì.

Noto come il sommo Imam (in arabo الإمام الاعظم?, al-Imām al-aʿẓam), fu il fondatore del Hanafismo, la più antica e importante scuola giuridica sunnita, seguita dal 30% dei musulmani del mondo.

A tale madhhab si volle riferire l'Impero ottomano nella sua quasi totalità, tanto che il Hanafismo prevale ancor oggi in Turchia e nell'Asia Centrale islamica.

La scuola si caratterizza per la sua flessibilità ermeneutica e per il ricorso allo strumento interpretativo accessorio del cosiddetto istiḥsān (in arabo إستحسان?) ossia il far prevalere, nel dubbio, ciò che "appare buono" al dotto giurisperito.

Tomba di Abū Ḥanīfa a Baghdad

Nessuna delle sue opere ci è pervenuta, anche se varie parti del suo pensiero ci sono giunte tramite i suoi discepoli, tra cui il rinomato Abū Yūsuf e il non meno apprezzato Muhammad al-Shaybani.

Permangono interrogativi circa la sua chiamata alla corte di Baghdad da parte del Califfo abbaside al-Manṣūr e la sua proposta di nominarlo Qāḍī. Si afferma che la proposta sarebbe stata rifiutata tuttavia da Abū Ḥanīfa, con la conseguente sua chiusura in prigione, dove poi sarebbe morto e dove sarà in seguito eretta una moschea, che ne porta il nome, intorno alla sua tomba, nel distretto baghdadino di al-Aʿẓamiyya.

Alcune opere messe a punto dai suoi discepoli

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  • Kitāb al-āthār
  • ʿĀlim wa l-mutaʿallim
  • Fiqh al-absaṭ
  • Fiqh al-akbar
  • Jāmiʿ al-masanīd
  • Kitāb al-radd ʿalà l-Qadariyya
  1. ^ Lemma «Abū Ḥanīfa al-Nuʿmān» (J. Schacht), in The Encyclopaedia of Islam, II edizione.

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