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Alessandro Barbero

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Alessandro Barbero nel 2015
Premio Premio Strega 1996

Alessandro Barbero (Torino, 30 aprile 1959) è uno storico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare.

Dopo la maturità al Liceo classico Cavour di Torino, si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in Storia medievale presso l'Università degli Studi di Torino dal titolo Il mito angioino nella cultura italiana e provenzale fra Duecento e Trecento, con relatore Giovanni Tabacco. Consegue poi il dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1984. Nello stesso anno vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia medievale all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dal 1998 è dapprima professore associato e dal 2002 al 2024 ordinario di Storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.[1]

Nel 2005 viene insignito dalla Repubblica francese del titolo di Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres.[2]

Dal 2010 è socio effettivo della Deputazione Subalpina di storia patria.[3] È stato membro del comitato direttivo del Premio Strega,[4] da cui si è dimesso nel marzo 2013[5]. È membro del comitato di redazione della rivista Storica, e collabora con la rivista Medioevo e con i quotidiani La Stampa per l'inserto Tuttolibri e Il Sole 24 Ore per l'inserto Domenica.

Alessandro Barbero al Festival della mente di Sarzana nel 2012

Nel 2012 gli viene assegnato il Premio Le Goff[6] e nel 2018 vince il Premio Alassio per l'informazione culturale.[7][8] Nel 2020 gli viene assegnato il riconoscimento Testimone del tempo durante la 53ª edizione del Premio Acqui Storia.[9]

Alessandro Barbero al Festival del Medioevo nel 2017

È involontariamente divenuto un punto di riferimento della sinistra italiana in rete[10] dopo aver rivelato che, da giovane, è stato iscritto al PCI[11] e dopo aver dichiarato nel 2011 di essere comunista[12]. Barbero ha preso posizione contro la cosiddetta "Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa", che condanna tutti i regimi totalitari sia nazifascisti sia comunisti,[13] affermando:[11]

«I Parlamenti di ogni tipo non dovrebbero mai esprimersi sulla storia, sulla memoria, anche con le migliori intenzioni. In questo caso le intenzioni non erano nemmeno le migliori. Il Parlamento è stato intrappolato in una risoluzione che veniva da Paesi la cui storia è totalmente diversa dalla nostra, che si ostinano a pensare che i nazisti erano meglio dei comunisti, come la Polonia, dove si cerca di non far ricordare l'entusiasmo con cui molti polacchi hanno partecipato allo sterminio degli ebrei. Nella loro concezione distorta può nascere l'idea che la falce e martello faccia orrore quanto la svastica.»

Barbero giudica inoltre «altrettanto limitata» la visione secondo cui il comunismo si identificherebbe «con lo stalinismo e con i regimi dei paesi del Patto di Varsavia».[14] In occasione delle elezioni amministrative del 2021, si schiera a favore del collega e candidato sindaco di Torino Angelo d'Orsi, sostenuto da una coalizione di sinistra.[15][16]

Nel 2021, Barbero (che nell'ottobre del 2020 aveva pubblicato il suo libro Dante) ha partecipato a molti convegni ed incontri in tutta l'Italia per le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il più importante dei quali si è tenuto l'8 settembre nella Casa di Dante in Roma, a cui parteciparono, fra gli altri, anche il ministro della cultura Dario Franceschini e la ministra della giustizia Marta Cartabia.

Il 21 gennaio 2024 annuncia l'imminente pensione dalla cattedra di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale[17], lasciandola effettivamente nel successivo mese di ottobre 2024[18].

Il 29 ottobre 2024 riceve honoris causa il diploma in Archivistica, paleografia e diplomatica conferito dalla Scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato di Firenze[19].

Attività di divulgazione

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Sulla storia medievale, nel 1994 scrive con Chiara Frugoni un Dizionario del Medioevo e nel 2000 pubblica la biografia Carlo Magno. Un padre dell'Europa. Scrive anche saggi storici incentrati sulla sua regione, il Piemonte: una storia del Piemonte, un libro sulla storia di Vercelli e uno sulla Fortezza di Fenestrelle. Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo[4][20]. Nel 2010 esce il saggio Lepanto. La battaglia dei tre imperi sulla battaglia di Lepanto (pubblicato nel 2017 anche in lingua turca, col titolo İnebahtı). Nel 2011 pubblica il romanzo storico Gli occhi di Venezia, che vince il Premio Alessandro Manzoni - Città di Lecco.

Nel 2012, in collaborazione con Piero Angela, pubblica Dietro le quinte della Storia, riprendendo la formula delle conversazioni didattiche televisive con il giornalista conduttore di Superquark. Nel 2016 per la Salerno Editrice pubblica il saggio Costantino il Vincitore, che propone un'indagine sulle fonti e sulla figura del primo imperatore romano cristiano. Per la medesima casa editrice è anche direttore della collana "Aculei" dedicata ai grandi avvenimenti storici[21].

Dal 2007 al 2022 ha collaborato a una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva Rai Superquark. Dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3 Il tempo e la storia[22][23], mentre dal 2017 è membro di quello di Passato e presente[24].

Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Nello stesso canale, nel 2020 è andato in onda il documentario da lui condotto Alighieri Durante, detto Dante. Nel 2021 conduce il documentario Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte.

A partire dal 2023, Barbero è il protagonista del programma In viaggio con Barbero, su LA7.[25]

Conferenze e attività sul web

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Barbero ha acquisito popolarità su Internet tramite video e podcast di suoi interventi a conferenze, festival e università, registrati e caricati su varie piattaforme.[10][26] Oltre al medioevo, ambito in cui è specializzato, ha anche trattato di storia greca e romana, guerre napoleoniche, Risorgimento, prima e seconda guerra mondiale e fascismo. Nel 2023 ha avviato per Chora Media Chiedilo a Barbero, un podcast in cui risponde a domande sulla storia che vengono inviate dagli ascoltatori.[26][27][28]

In una intervista del 2018 ha dichiarato che gli archeologi israeliani non trovarono tracce della Città di David, del Regno di Israele e del Regno di Giuda nello strato di terra che sarebbe dovuto corrispondere alla loro epoca, concludendo che tali realtà bibliche non sono mai esistite. Tale conclusione è stata contestata e rifiutata in ambito ebraico,[29][30] mentre in ambito storiografico è stata ritenuta una semplificazione.[31] In particolare le tracce di villaggi, alcune menzioni di capi locali nella corrispondenza diplomatica tra l'Egitto e altri regni del vicino Oriente e la Stele di Merenptah (che elenca tutti i popoli sconfitti dal faraone attorno alla fine del XIII a.C.), fanno supporre la presenza di insediamenti che, sebbene da una parte non costituivano un regno unitario,[32] dall'altra parte confuta la supposizione che in tale zona vi fossero solo "qualche focolare di nomadi", come affermato da Barbero.[31]

Altri contributi

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  • "Storiografia di Corte del Quattrocento piemontese", in AA.VV., Piemonte medievale. Forme del potere e della società. Studi per Giovanni Tabacco, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 1985, ISBN 978-88-065-8248-7.
  • Storia d'Europa e del Mediterraneo, diretta da, 15 voll., Roma, Salerno, 2006-2017, ISBN 88-8402-525-7.
    • riedita da Il Corriere della Sera col titolo La Storia. Italia, Europa, Mediterraneo. Dall'antichità all'era della globalizzazione, 30 voll., Milano, RCS MediaGroup, 2016.

Manuali scolastici

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  • Alessandro Barbero e Chiara Frugoni, La storia racconta. Per la Scuola media., Laterza, 2023, ISBN 978-88-081-9976-8.
  • Alessandro Barbero e Sandro Carocci, Storia in chiaro. Per le Scuole superiori., Laterza, 2023, ISBN 978-88-421-1924-1.
  • Alessandro Barbero e Sandro Carocci, Lo spazio umano - Corso integrato di Storia ed Educazione civica, Laterza, 2022, ISBN 978-88-421-1901-2.
  • Carlo Magno - audiodocumentario (2003, Rai Radio 2)
  • La battaglia di Adrianopoli - tratto da 9 agosto 378. Adrianopoli il giorno dei barbari - audiodocumentario (2005, Rai Radio 2)
  • Federico il Grande - audiodocumentario (2006, Rai Radio 2)
  • Il divano di Istanbul - audiodocumentario (2009, Rai Radio 2)

Televisione (parziale)

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  • Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia, curato da Fabrizio Mele
  • Chiedilo a Barbero, di Alessandro Barbero e Davide Savelli, prodotto da Intesa San Paolo e Chora Media
  • Le grandi battaglie della Storia, di Alessandro Barbero, prodotto da Frame-Festival della Comunicazione
  1. ^ Alessandro Barbero - Curriculum vitae (PDF), su upobook.uniupo.it, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  2. ^ Barbero e il suo "Dante", su Istituto Italiano di Cultura di Lione. URL consultato il 5 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2022).
  3. ^ Deputazione Subalpina di storia patria - Struttura, su deputazionesubalpina.it. URL consultato il 13 maggio 2017.
  4. ^ a b Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, su premiostrega.it. URL consultato il 12 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2017).
  5. ^ Barbero si dimette, voterò Busi, su ansa.it, 11 maggio 2013. URL consultato il 10 gennaio 2016.
  6. ^ Conferimento Premio Le Goff 2012 ad Alessandro Barbero, su festadellastoria.unibo.it. URL consultato il 6 aprile 2019.
  7. ^ ALASSIO - Cultura - Premi Letterari, su alassio.eu. URL consultato il 6 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2019).
  8. ^ Alessandro Barbero vince il Premio Alassio per l'Informazione Culturale, su ivg.it, 18 agosto 2018. URL consultato il 6 aprile 2019.
  9. ^ Premi: Acqui Storia, ecco i vincitori della 53/a edizione, su Agenzia ANSA, 15 settembre 2020. URL consultato il 6 maggio 2021.
  10. ^ a b Niccolò Carradori, Chi è davvero Alessandro Barbero, lo storico che è diventato una star di YouTube, su esquire.com, 27 novembre 2019. URL consultato il 16 luglio 2020.
  11. ^ a b Daniela Ranieri, I Parlamenti non dovrebbero esprimersi sulla Storia, mai, in il Fatto Quotidiano. URL consultato il 23 gennaio 2020.
  12. ^ La replica del Prof. Barbero, su lavocedimasaniello.blogspot.com, 23 agosto 2011. URL consultato il 16 luglio 2020.
    «io, se volete sapere le mie posizioni ideologiche, sono comunista»
  13. ^ Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa (2019/2819(RSP)), su europarl.europa.eu, Parlamento europeo, 19 settembre 2019. URL consultato il 21 ottobre 2020 (archiviato il 2 ottobre 2020).
  14. ^ Natalia Marino, L'est antisemita e la “risoluzione” del parlamento Ue, in Patria Indipendente, 27 settembre 2019. URL consultato il 20 luglio 2020.
  15. ^ Gabriele Guccione, Lo storico Barbero si schiera con D’Orsi: «Ma al ballottaggio voto contro la destra», su Corriere della Sera, 17 settembre 2021. URL consultato il 12 novembre 2021.
    «Io sono di sinistra, non ne ho mai fatto mistero. E il più di sinistra, qui, è Angelo d’Orsi (...) Io non mi occupo quasi mai del presente — scherza il professore —, ma non perché cerchi rifugio nel passato: in generale penso che le città italiane, Torino compresa, abbiano bisogno di sindaci che abbiano risorse da mettere in campo.»
  16. ^ Torino, Angelo d'Orsi in campo con Sinistra comune, su il manifesto, 12 maggio 2021. URL consultato il 12 novembre 2021.
  17. ^ Alessandro Barbero va in pensione: l'applauso degli studenti al prof di Storia più amato d'Italia, su ilmessaggero.it.
  18. ^ Sky TG24, Alessandro Barbero lascia l'università e va in pensione, su tg24.sky.it, 17 ottobre 2024. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  19. ^ Firenze | Consegna del Diploma di Archivistica, paleografia e diplomatica dell'Archivio di Stato al prof. Barbero, su archivi.cultura.gov.it, 29 ottobre 2024. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  20. ^ Premio Strega: Barbero, non mi monto la testa e insegnerò ancora, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 26 aprile 2020.
  21. ^ Aculei, su salernoeditrice.it, Salerno Editrice. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  22. ^ Il Tempo e la Storia - programma, su raistoria.rai.it. URL consultato il 25 novembre 2018.
  23. ^ Il tempo e la storia: il programma, su raistoria.rai.it. URL consultato il 25 novembre 2018.
  24. ^ Passato e Presente: Programma, su raistoria.rai.it. URL consultato il 25 novembre 2018.
  25. ^ Raffaele Di Santo, Alessandro Barbero su La7 con Democrazia e Dittatura: orario d'inizio e diretta streaming, su AP Magazine, 9 settembre 2023. URL consultato il 9 settembre 2023.
  26. ^ a b Barbero batte tutti: i suoi podcast sono i più ascoltati (ma non li fa lui), in Corriere della Sera, 16 dicembre 2021.
  27. ^ Dibattito in diretta Fb con Rizzo e Barbero, Il Tirreno. URL consultato il 23 aprile 2020.
  28. ^ Per un 25 aprile di classe a Milano, su ilpartitocomunista.it, 13 aprile 2018. URL consultato il 16 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2020).
  29. ^ danielreichel, L’antica Israele e il passo falso dello storico Barbero, su Moked, 16 giugno 2021. URL consultato il 17 agosto 2024.
  30. ^ Ester Moscati, Il Regno di Israele è esistito: una risposta a Alessandro Barbero, su Mosaico, 3 giugno 2021. URL consultato il 17 agosto 2024.
  31. ^ a b Filmato audio Evropantiqva, Cosa c'era in Israele nel X secolo a.C.? Analisi di alcune affermazioni del prof. Barbero, su YouTube, 28 giugno 2021.
  32. ^ William G. Dever e Aaron Burke, Divided Kingdom, United Critics - Two archaeologists independently review Israel Finkelstein's The Forgotten Kingdom in the July/, in Biblical Archaeology, August 2014, 2 luglio 2014.
  33. ^ edizioni precedenti, su premiomanzonilecco.it. URL consultato il 4 agosto 2019.
  34. ^ Curriculum vitae di Alessandro Barbero, su lett.unipmn.it, Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2008).
  35. ^ Onorificenze regionali, su regione.vda.it. URL consultato il 29 gennaio 2019.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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