Ambrogio Ravasi
Ambrogio Ravasi, I.M.C. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Marsabit (1981-2006) |
Nato | 7 febbraio 1929 a Bellusco |
Ordinato presbitero | 9 febbraio 1957 dall'arcivescovo Amleto Giovanni Cicognani (poi cardinale) |
Nominato vescovo | 19 giugno 1981 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 18 ottobre 1981 dal cardinale Maurice Michael Otunga |
Deceduto | 30 ottobre 2020 (91 anni) a Nairobi |
Ambrogio Ravasi (Bellusco, 7 febbraio 1929 – Nairobi, 30 ottobre 2020) è stato un vescovo cattolico e missionario italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Bellusco, allora in provincia ed arcidiocesi di Milano, il 7 febbraio 1929 da Nazzareno e Maria Stucchi.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo gli studi elementari, compiuti nel suo paese natale, frequentò la scuola di avviamento al lavoro a Vimercate. Durante la seconda guerra mondiale sospese gli studi e aiutò i genitori nel lavoro dei campi. Nel 1945, all'età di 16 anni, iniziò il ginnasio presso i missionari della Consolata a Montevecchia.[1]
Dal 1947 al 1952 continuò gli studi alla certosa di Pesio; qui svolse l'anno di noviziato ed emise la professione religiosa il 10 novembre 1951. Compì gli studi filosofici a Torino nell'anno accademico 1952-1953.
Nel 1953 fu inviato negli Stati Uniti, dove si laureò in teologia presso l'Università Cattolica d'America a Washington.[1]
Il 9 febbraio 1957 fu ordinato presbitero, a Washington, dall'arcivescovo Amleto Giovanni Cicognani, delegato apostolico negli Stati Uniti d'America.
Dal 1957 al 1963 si impegnò nella formazione dei seminaristi a Cromwell, Batavia e Buffalo, mentre dal 1963 al 1968 fu superiore dei missionari della Consolata negli Stati Uniti d'America. Dal 1968 al 1971 fu incaricato dell'animazione missionaria e redattore della rivista «Consolata Missions».[1]
A partire dal 1971 svolse la sua attività pastorale in Kenya, dove fu rettore del seminario di Langata, vicino Nairobi; al contempo fu vicesuperiore dei missionari della Consolata in Kenya.[2]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 19 giugno 1981 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Marsabit; succedette al dimissionario Carlo Maria Cavallera. Il 18 ottobre successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nel cortile dell'oratorio a Bellusco,[2] dal cardinale Maurice Michael Otunga, arcivescovo metropolita di Nairobi, co-consacranti Caesar Gatimu, vescovo di Nyeri, John Njenga, vescovo di Eldoret, e Ferdinando Maggioni, vescovo di Alessandria.
Il 25 novembre 2006 papa Benedetto XVI accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età;[3] gli succedette Peter Kihara Kariuki, fino ad allora vescovo di Muranga.
Da vescovo emerito risiedette dapprima nell'episcopio di Marsabit, trasferendosi poi nella casa di preghiera e santuario Maria Mfariji.[1]
Morì il 30 ottobre 2020, all'età di 91 anni, in un ospedale di Nairobi. Dopo le esequie, celebrate il 6 novembre seguente nella cattedrale di Marsabit dal suo successore, fu sepolto nei pressi del santuario Maria Mfariji a Marsabit.[4]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Cardinale Pietro Respighi
- Cardinale Pietro La Fontaine
- Cardinale Celso Costantini
- Cardinale James Robert Knox
- Cardinale Maurice Michael Otunga
- Vescovo Ambrogio Ravasi, I.M.C.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Gigi Anataloni, Marsabit: Da «maisha magumu» a «maisha mazuri», su rivistamissioniconsolata.it, 1º gennaio 2021. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ a b Simona Gaslini, Monsignor Ambrogio Ravasi: una vita al servizio degli altri, in Bellusco informa, 10 dicembre 2020, pp. 12-13. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Marsabit (Kenya) e nomina del successore, su press.vatican.va, 25 novembre 2006. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ (EN) Arnold Neliba, KENYA: Bishop Ravasi to Be Buried on Friday in Marsabit, su cisanewsafrica.com, 3 novembre 2020. URL consultato il 18 febbraio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Ambrogio Ravasi, in Catholic Hierarchy.