Ashot Msaker
Ashot IV Msaker | |
---|---|
principe | |
In carica | 806 – 826 Armenia: Principe dei Principi |
Predecessore | Tatjat Antzévatsi (principe d'Armenia) |
Successore | Smbat Xostovanogh |
Altri titoli | Sparapet e principe di Taron: 775 - 826 |
Nascita | VIII secolo |
Morte | 826 |
Dinastia | Bagratidi |
Padre | Smbat VII Bagratuni |
Figli | Bagrat II Smbat VIII Hripsime |
Ashot IV Bagratuni, (in armeno Աշոտ Դ Բագրատունի?), anche noto come Ashot Msaker (Աշոտ Մսակեր), cioè Ashot il Carnivoro (VIII secolo – 826), è stato un principe armeno.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ashot IV era figlio di Smbat VII Bagratuni, sparapet e principe d'Armenia, e di una principessa mamikone.
Come molti nobili armeni, suo padre morì nel corso della battaglia del Bagrevand (25 aprile 775) e il califfo nominò principe d'Armenia il ribelle Tatjat Antzévatsi. Mentre gli Ardzruni combattevano il nuovo principe, Achot e suo fratello Sapouh, alle prese con azioni di guerriglia contro gli Arabi, s'impossessarono delle proprietà di Mamikoni e Kamsarakan. Ashot divenne così principe del Taron, succedendo a suo zio Chmouel Mamikonian, fino a quando suo fratello divenne principe di Tayk.
Nell'806, per contrastare gli Ardzruni, divenuti troppo potenti, e per tentare un avvicinamento tra Armenia e l'Impero bizantino, il califfo abbaside Hārūn al-Rashīd nominò Ashot išxanac išxan, cioè principe dei principi d'Armenia. Il suo governo portò profitto all'Armenia, in quanto fu in grado di pacificare le famiglie nobili e di concludere un'alleanza con il casato degli Ardzruni, divenuti rivali[1]. Morì nell'826.
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Da una sposa non nota Ashot ebbe[2]:
- Bagrat II, principe del Taron, poi principe dei principi d'Armenia;
- Smbat VIII, sparapet d'Armenia;
- Hripsime, sposata con Hamazasp II Ardzruni, principe di Vaspurakan.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ René Grousset, L'Empire du Levant : Histoire de la Question d'Orient, Parigi, Payot, coll. « Bibliothèque historique », 1949 (ristampa 1979), pagg. 648, ISBN 2-228-12530-X, pagg. 130-1.
- ^ Christian Settipani, Continuité des élites à Byzance durant les siècles obscurs. Les princes caucasiens et l'Empire du VIe au IXe siècle, Paris, de Boccard, 2006, pagg. 634, ISBN 978-2-7018-0226-8, pag. 366.