Autocrazia

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L'autocrazia è una forma di governo in cui un singolo individuo detiene un potere assoluto ed incontrastabile. In pratica, un autocrate è una figura che non solo ha la suprema titolarità su tutti i poteri dello stato, ma è essa stessa l'unica entità nello stato dotata di potere decisionale, mentre ogni altro funzionario è privo di qualunque indipendenza giuridica effettiva, è privo di funzioni o direttamente non esiste, e che esercita senza alcuna limitazione o vincolo. Un'autocrazia, pur essendo più comune nelle monarchie, non è solo una versione estremizzata ed altamente potenziata della monarchia assoluta, ma un enorme potenziamento di qualsiasi stato autoritario, sia esso monarchico o repubblicano.

È una forma di governo che dovrebbe avere nella sua definizione un connotato positivo perché dovrebbe implicare indipendenza di giudizio e scelta; storicamente si può trovare soprattutto in oriente, ammantata di potere teocratico, come nell'Antico Egitto o nell'Impero bizantino.

Nel mondo occidentale, si può considerare un modello di autocrazia quello sviluppato nel periodo della Russia imperiale, quando il sovrano assumeva il titolo di Autocrate di tutte le Russie, ispirandosi al modello dell'impero bizantino, in cui l'imperatore aveva il titolo di basileus e autocrate dei romei. Attualmente anche la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan si ispira a questa forma di governo[1].

Il termine può anche riferirsi a un paese che viene governato in questa maniera, come la Persia sotto il governo dello scià Mohammad Reza Pahlavi. Un regime autocratico diventa un'oligarchia quando il potere viene controllato da varie persone, rappresentanti però solo una piccola parte dell'intera società. L'autocrazia dà la preminenza allo Stato-apparato, prescindendo dallo Stato-comunità.

Autocrazie storiche, in cui la parola del sovrano o governante aveva valore di legge assoluta e senza vincoli, furono alcuni imperi dell'antichità, come l'Impero persiano, l'Antico Egitto, l'Impero macedone e l'Impero romano nel periodo del dominato (dopo il 235); lo furono, inoltre, i citati Impero bizantino e Impero russo, il Sacro Romano Impero in certi periodi, la Francia assolutistica (a partire da Luigi XIV, il "Re Sole"), alcune dittature recenti come la Germania nazista di Hitler. Per quanto ci si riferisca agli Stati socialisti autoritari come l'Unione Sovietica di Stalin o alla Cina di Mao Zedong come autocrazie, in realtà in questi casi il potere era spartito, seppur di fatto molto limitatamente, tra le varie cariche del governo e del partito.

Dagli ultimi anni del XX Sec. sta prendendo forma un nuovo tipo di regime,considerato un ibrido, tra i classici regimi autocratici e le democrazie: la cosiddetta "autocrazia elettiva", regime nella quale chi è eletto al potere, non solo condiziona col suo programma e comportamento l'indirizzo politico e sociale del Paese, ma esercita un diretto e oppressivo controllo e censura su tutte le libertà presenti (pensiero, parola, stampa, media, associazioni, religioni, ideali e appartenenze politiche) pur mantenendo in auge la possibilità di nuove "regolari" elezioni politiche ed amministrative, compresi i referendum, nazionali o locali: eventi che risultano però, ai controlli delle varie commissioni di garanzia internazionali, sempre più spesso piuttosto condizionati, se non addirittura del tutto falsati. Tra gli esempi attuali di questi regimi autocratici elettivi possono annoverarsi la Federazione Russa, la Bielorussia, la Turchia, l'Ungheria e alcune repubbliche asiatiche dell'area ex-sovietica.

  1. ^ Dimitri Bettoni, Politiche e presidenziali in Turchia: Erdoğan rafforza l'autocrazia, su balcanicaucaso.org, 25 giugno 2018. URL consultato il 16 aprile 2021.

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