Bell XP-77
Bell XP-77 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia leggero |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Bell Aircraft |
Data primo volo | 1944 |
Data entrata in servizio | mai |
Utilizzatore principale | USAAF |
Esemplari | 2 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,974 m |
Apertura alare | 8,38 m |
Altezza | 2,50 m |
Peso carico | 1 827 kg |
Propulsione | |
Motore | un Ranger V-770 12 cilindri a V invertito raffreddato ad aria |
Potenza | 520 hp (388 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 531 km/h |
Armamento | |
Mitragliatrici | non installate sui prototipi |
dati da The World's Worst Aircraft[1] | |
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Il Bell X-77 fu un aereo da caccia sperimentale monoplano ad ala bassa di costruzione prevalentemente lignea sviluppato dalla statunitense Bell Aircraft Corporation nei primi anni quaranta e rimasto allo stato di prototipo.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Poco prima dell'entrata nella seconda guerra mondiale da parte degli Stati Uniti, fu richiesta la progettazione di un caccia leggero di semplice costruzione e di struttura che facesse a meno per quanto possibile di materiali strategici, in previsione della possibilità di una loro carenza nel corso del conflitto. Vari progetti furono presentati e nel 1942 fu commissionata alla Bell la costruzione di sei velivoli tra prototipi e preserie.[2]
Come per altri coevi progetti europei, il velivolo, di dimensioni molto piccole rispetto ai caccia contemporanei, doveva molto nel suo design agli aerei da competizione sviluppati e prodotti nel corso degli anni trenta. La Bell aveva già esperienza nella costruzione di aerei con il carrello d'atterraggio triciclo, segnatamente il P-39 Airacobra, e questa fu la configurazione scelta, anche perché permetteva al pilota una buona visibilità a terra nonostante il muso molto lungo.[2] Analogamente al P-39, l'armamento avrebbe dovuto essere costituito da un cannoncino sparante attraverso l'asse dell'elica.
Era stato previsto l'utilizzo di una apposita versione sovralimentata del motore Ranger V-770, costruito da una sussidiaria della Fairchild Aircraft, ma questa non entrò mai in produzione per cui si dovette ricorrere alla meno potente versione precedente. Numerosi ritardi si succedettero nel corso dello sviluppo dell'aereo, per cui il primo prototipo, anche se completato da tempo, non poté essere provato in volo prima del 1944. All'epoca, ormai era stata dimostrata la piena capacità da parte delle industrie aeronautiche americane di sostenere lo sforzo bellico, per cui la United States Army Air Forces (USAAF) non necessitava più di un simile progetto, ma fu consentito alla Bell di portarlo avanti per sperimentare le possibilità di una costruzione leggera e di conseguenza l'ordine fu ridotto a soli due prototipi.[2]
Anche se dotato di una manovrabilità a terra migliore della media dei caccia del tempo, l'aereo dimostrò pessime caratteristiche di volo e prestazioni assolutamente insufficienti per l'epoca in cui venne provato.[1] Anche il pilotaggio si rivelò molto difficile, tanto che nell'ottobre 1944 il pilota collaudatore fu costretto ad abbandonare il secondo prototipo entrato in vite e salvarsi con il paracadute.[2] Due mesi dopo, il progetto venne definitivamente cancellato.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Velivoli comparabili
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Winchester 2005., p. 187.
- ^ a b c d Winchester 2005, p. 186.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bill Gunston, Leonard Bridgman, Jane's Fighting Aircraft of World War II, Studio Editions, 1989, pp. 208, ISBN 1-85170-199-0.
- (EN) Jim Winchester, The World's Worst Aircraft: From Pioneering Failures to Multimillion Dollar Disasters, Londra, Amber Books Ltd., 2005, pp. 186-187, ISBN 1-904687-34-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su XP-77
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joseph F. Baugher, Bell XP-77, su Joe Baugher's Home Page, http://www.joebaugher.com/, 24 agosto 2001. URL consultato il 4 dicembre 2013.
- (EN) John Rickard, Bell XP-77, su historyofwar.org, http://www.historyofwar.org/mainindexframe.html, 4 luglio 2008. URL consultato il 4 dicembre 2013.
- (EN) Maksim Starostin, Bell XP-77, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 4 dicembre 2013.
- Bell XP-77, su Res Aeronautica, http://www.res-aeronautica.com/, 7 giugno 2012. URL consultato il 18 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013).
- (EN) Bell XP-77, su Warbird Resource Group, http://www.warbirdsresourcegroup.org/. URL consultato il 4 dicembre 2013.
- (EN) Bell XP-77, su National Museum of the US Air Force, http://www.nationalmuseum.af.mil, 2 novembre 2009. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2012).
- (RU) Bell P-77, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 4 dicembre 2013.