Bianca di Napoli
Bianca d'Angiò | |
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Statua tombale di Bianca d'Angiò | |
Regina consorte d'Aragona | |
In carica | 1º novembre 1295 - 14 ottobre 1310 |
Predecessore | Isabella di Castiglia |
Successore | Maria di Cipro |
Altri titoli | Regina consorte di Valencia, Sicilia, Sardegna e Corsica, Contessa consorte di Barcellona e di altre contee catalane |
Nascita | Napoli, Regno di Sicilia, 1280 |
Morte | Barcellona, Corona d'Aragona, 14 ottobre 1310 |
Sepoltura | Real Monasterio de Santes Creus |
Casa reale | Angioini per nascita Casa di Barcellona per matrimonio |
Padre | Carlo II di Napoli |
Madre | Maria d'Ungheria |
Consorte | Giacomo II di Aragona |
Figli | Giacomo Alfonso IV Maria Costanza Isabella Giovanni Pietro Bianca Raimondo Berengario Violante |
Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Bianca d'Angiò, o Bianca di Napoli[1] (Napoli, 1280 – Barcellona, 14 ottobre 1310), fu regina consorte di Aragona dal 1295 al 1310.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Figlia del re di Napoli, Carlo lo Zoppo e di Maria d'Ungheria, figlia - forse primogenita - di Stefano V d'Ungheria e di sua moglie, la regina Elisabetta dei Cumani.[2][3][4][5][6]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1290, Bianca fu fidanzata a Giovanni[7] (1278-1305), figlio ed erede del marchese del Monferrato, Guglielmo VII[2]. In quello stesso anno, alla morte di Guglielmo VII, Carlo II, il padre di Bianca divenne il custode del nuovo marchese, di Giovanni I[2]. Nei mesi successivi alla morte di Guglielmo VII sia i Savoia che Milano invasero il Monferrato e il Capitano del Popolo di Milano, Matteo Visconti, prese in custodia Giovanni I, togliendolo all'influenza di Carlo II.
Nel Monastero romanico di Santa Maria a Vilabertran, (Alt Empordà), nel nord della Catalogna, all'età di quindici anni, Bianca, Il 1º novembre del 1295, come risulta dalla Cronaca piniatense[8] (Doña Blanca filia del…rey Carlos" at "Villabeltran en el dia Todos-Santos), sposò il re di Aragona, Giacomo II[2], figlio secondogenito del re d'Aragona, di Valencia e conte di Barcellona e altre contee catalane, Pietro III il Grande e di Costanza di Sicilia[9], figlia del re di Sicilia Manfredi (figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia) e di Beatrice di Savoia (1223 – 1259). Per Giacomo II era il secondo matrimonio, e si era reso libero dal precedente matrimonio con Isabella di Castiglia, per avere ottenuto l'annullamento, dopo averla ripudiata, per cui tra le condizioni del trattato di Anagni, firmato con Carlo lo Zoppo il 12 giugno del 1295 poté accettare la clausola di dover sposare Bianca, la figlia di Carlo.
Bianca fu una donna di grande religiosità, molto legata al marito che accompagnò spesso anche in occasione di alcune spedizioni militari.
A Barcellona, Bianca tenne una propria cancelleria, e a Barcellona morì non ancora trentenne.
Bianca fu tumulata in un'abbazia cistercense, il monastero di Santa Croce, ad Aiguamúrcia, Tarragona[2].
Figli
[modifica | modifica wikitesto]Bianca a Giacomo diede dieci figli:[10][11][12]
- Giacomo d'Aragona (1296 – 1334), rinunciò al suo diritto di pretendente al trono e rifiutò di consumare il matrimonio con Eleonora, fuggendo via da Gandesa, per ritirarsi in monastero.
- Alfonso il Benigno (1299 – 1336), re d'Aragona.
- Maria d'Aragona (1299 – 1327), sposò il figlio di Sancho IV di Castiglia e Maria di Molina.
- Costanza d'Aragona (1300 – 1327), sposò Giovanni Manuele di Castiglia, duca di Peñafiel, nipote di Alfonso X di Castiglia
- Isabella d'Aragona (1302 – 1330), sposò, nel 1315, Federico I d'Asburgo, duca d'Austria e Stiria e anti-imperatore del Sacro Romano Impero.
- Giovanni d'Aragona (1304 – 1334), fu arcivescovo di Toledo poi di Tarragona, e poi Patriarca d'Alessandria
- Pietro d'Aragona (1305 – 1381), conte prima di Ribagorza e di Empúries e poi, dopo lo scambio col fratello Raimondo Berengario, di Prades
- Bianca d'Aragona (1307 – 1348), religiosa nel monastero di Sijena
- Raimondo Berengario d'Aragona (1308 – 1364), conte prima di Prades e poi, dopo lo scambio col fratello Pietro, conte di Empúries
- Violante d'Aragona (1310 – 1353), sposò Filippo (1300-1330), despota di Romania e figlio di Filippo I di Taranto, poi in seconde nozze, Lupo di Luna (?-1360), signore di Segorbe.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Blanche in francese e in inglese, Blanca in spagnolo, asturiano, in catalano, in aragonese e in fiammingo, Branca in galiziano e in portoghese, Blanka in basco e in tedesco, Blanca in latino
- ^ a b c d e (EN) Angiò di Sicilia
- ^ (EN) Capetingi di Sicilia - Genealogy
- ^ (DE) Carlo II di Sicilia genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
- ^ (EN) Cumani
- ^ Elisabetta era la figlia di un capotribù dei Cumani, di cui non si conosce il nome, successore di Kuthen.
- ^ Giovanni I fu l'ultimo marchese degli aleramici, in linea diretta.
- ^ La Cronaca piniatense è una cronaca storiografica, voluta dal re d'Aragona, Pietro IV, del regno di Aragona, dalle sue origini comitali sino alla Corona d'Aragona (1336, morte di Alfonso IV di Aragona)
- ^ Costanza di Hohenstaufen anche detta di Sicilia, non deve essere confusa con Costanza d'Altavilla, anch'essa detta di Sicilia, bisnonna di Costanza di Hohenstaufen.
- ^ (EN) Dinastie reali d'Aragona
- ^ (EN) Barcellona - Genealogy
- ^ (DE) Giacomo II d'Aragona genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
- Regno di Sicilia
- Regno di Napoli
- Sovrani d'Aragona
- Storia della Spagna
- Vespri siciliani
- Angioini
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bianca di Napoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ingeborg Walter, BIANCA d'Angiò, regina d'Aragona, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 10, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1968.
- (ES) Bianca di Napoli, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Beata Bianca d'Aragona, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it, 26 agosto 2007.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 265506132 · ISNI (EN) 0000 0003 8245 4665 · CERL cnp01155080 · LCCN (EN) n2006072198 · GND (DE) 136498302 |
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