Bolesław Drobiński
Bolesław Henryk Drobiński | |
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Il Flying Officer Bolesław Henryk Drobiński del No. 303 Polish Fighter Squadron nell'abitacolo del suo Spitfire | |
Nascita | Ostróg, 23 ottobre 1918 |
Morte | Chiddingfold, 26 luglio 1995 |
Dati militari | |
Paese servito | Polonia Regno Unito |
Forza armata | Siły Powietrzne Royal Air Force |
Anni di servizio | 1939-1948 |
Grado | maggiore |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Polonia |
Battaglie | Battaglia di Francia Battaglia d'Inghilterra |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da The Airmen's Stories - P/O B H Drobinski | |
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Bolesław Henryk Drobiński (Ostróg, 23 ottobre 1918 – Chiddingfold, 26 luglio 1995) è stato un militare e aviatore polacco, che fu un pilota da caccia durante il corso della seconda guerra mondiale e asso dell'aviazione con 7 vittorie confermate, una condivisa e due probabili.[2] Insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine Virtuti militari n.9676[3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Ostróg, Unione Sovietica, il 18 settembre 1918, figlio di Felicijan.[1] Nel 1934 fece il suo primo volo su un aliante WS Wrona a Goleszów, vicino a Cieszyn.[1] Superato l'esame di maturità a Dubno, il 2 gennaio 1938 entrò a far parte della Scuola cadetti d'aviazione di Dęblin.[4] Conseguito il brevetto di pilota militare terminò l'addestramento il 31 agosto 1939, e dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale non partecipò ai combattimenti contro i tedeschi.[1] Gli fu detto che i promessi caccia Hawker Hurricane venivano consegnati dalla Gran Bretagna a Costanza sul Mar Nero; avrebbe dovuto riportarne uno in Polonia e poi combattere.[1] Quando l'invasione sovietica della Polonia pose fine a questo piano, attraversò la Romania dove fu trattenuto in un campo vicino a Slatina.[1] Fuggì e prese un treno per Bucarest, scese giù alla periferia della città e prese un taxi per il consolato polacco.[1] Lì gli vennero dati soldi e un indirizzo in cui alloggiare.[1] Il giorno dopo prese un treno per Parigi falsificando i suoi documenti e corrompendo un controllore per chiuderlo in uno scompartimento di prima classe, rendendo così il suo pericoloso viaggio un po' più confortevole.[1] Via Jugoslavia e Italia raggiunse Cherbourg, in Francia, salpò per Southampton, dove nel gennaio 1940 entrò nell'aeronautica militare polacca con la matricola RAF 76731.[5] Pur considerandosi un pilota completamente addestrato fu inviato alla RAF Eastchurch per apprendere in maniera rudimentale la lingua inglese e imparare a marciare.[1]
Nell'agosto 1940 frequentò l'addestramento presso la No.7 Operational Training Unit a Old Sarum.[1] Il 24 agosto stava effettuando una ricognizione di settore quando rimase quasi senza carburante, ritornò alla base e la trovò pesantemente bombardata.[1] Inseguì uno degli aerei attaccanti ma notò che l'indicatore del carburante era sceso a zero e atterrò brillantemente in volo planato.[1] L'11 settembre 1940 fu assegnato allo No 65 Squadron RAF di stanza a Turnhouse, dove combatté durante la battaglia d'Inghilterra.[6]
Il 15 febbraio 1941 rimase ferito mentre volava su un Supermarine Spitfire Mk. II (n. P7829). Dal 2 marzo 1941 fu trasferito al No.303 Polish Fighter Squadron.[7] Il 15 maggio 1941, nell'ambito dell'Operazione Rhubarb, insieme al sottotenente Marian Bełc danneggiò uno Junkers Ju 52 che si trovava a terra sull'aeroporto di St. Inglevert.[1] Sulla via del ritorno in Inghilterra i due piloti attaccarono un convoglio di cinque navi, incendiando una che poi affondò.[1][8] Il 18 giugno 1941 abbatte due caccia Messerschmitt Bf 109, e il 21 dello stesso mese, durante l'operazione Circus 17, danneggiò gravemente l'aereodell'asso tedesco Adolf Galland, costringendolo ad un atterraggio a carrello retratto.[9] Il 22 abbatte un Bf 109 cui ne seguì un altro il giorno 25 giugno. Il 3 luglio abbatte un altro caccia Bf 109, e il 7 luglio reclamò un altro abbattimento che gli venne concesso in condivisione. Il 19 settembre, durante una cerimonia tenutasi presso la base dello squadron, gli fu conferita la Distinguished Flying Cross.[10] Il 13 marzo conseguì la sua ultima vittoria abbattendo un caccia Bf 109. Il 18 marzo 1942 fu nominato istruttore al No.58 OTU di Grangemouth.[3] Tornò al No.303 Squadron il 9 agosto e assunse il comando della Flight "A".[7] Ritornò alla No.58 OTU come istruttore il 9 aprile 1943, trasferito al No.317 Polish Fighter Squadron come comandante della Flight "B".[3] Il 3 aprile 1944 assunse l'incarico di aiutante del Ministro della Difesa del governo della Repubblica di Polonia in esilio.[3] Il 26 settembre 1944 assunse il comando del No.303 Polish Fighter Squadron.[3] Il 25 aprile 1945 guidò il suo reparto nel suo ultimo volo di combattimento, durante il quale 255 bombardieri Avro Lancaster bombardarono la residenza di Adolf Hitler del Berghof a Berchtesgaden.[11] Dopo lo scioglimento dell'aeronautica polacca in Gran Bretagna, prestò servizio nella No.61 OTU e dal 20 marzo 1946 prestò servizio come ufficiale di collegamento polacco al comando del No.11 Group della Royal Air Force.[3][7] Smobilitato nel 1948, decise di non tornare nella Polonia comunista.[N 1][1] Inizialmente lavorò nell'industria petrolifera in America, nel 1954 si stabilì nelle zone rurali del Surrey, in Inghilterra, e iniziò a gestire la fattoria di suo suocero.[1] Nel 1960 ricevette la cittadinanza britannica, e nel 1969 lavorò come consulente tecnico nel film I lunghi giorni delle aquile. Morì a Chiddingfold, nel Surrey, il 26 luglio 1995.[1][3] Nel 1943 si sposò in Inghilterra ed ebbe due figli e una figlia.[3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiamò l'ufficio stranieri per ottenere un passaporto britannico ma la risposta del funzionario fu Dovrai aspettare cinque anni, al che egli rispose Ma io combatto con la RAF e l'aeronautica polacca dal 1940". Imperturbabile il funzionario rispose "Oh, questo non conta, sei venuto qui senza il permesso di atterrare".
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r The Battle of Britain.
- ^ (PL) "Lista Bajana", su polishairforce.pl.
- ^ a b c d e f g h i j k All Spitfire Pilots.
- ^ Pawlak 2009, p. 231.
- ^ Krzystek, Krzystek 2012, p. 161.
- ^ Zieliński, Matusiak, Gretzyngier 2015, p. 48.
- ^ a b c Zieliński, Matusiak, Gretzyngier 2015, p. 49.
- ^ Król 1990, p. 140.
- ^ (EN) Bale out 1941, su ejection-history.org.uk. URL consultato il 2 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2015).
- ^ Król 1990, p. 143.
- ^ Zieliński, Matusiak, Gretzyngier 2015, p. 56.
- ^ Łukomski, Polak, Suchcitz 1997, p. 403.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (PL) Robert Gretzyngier, Wojtek Matusiak e Józef Zieliński, Asy lotnictwa polskiego; Polish air force aces, Warszawa, Wydawnictwo Bellona, 1942, ISBN 978-83-11-12394-6.
- (PL) Olgierd Cumft e Hubert Kazimierz Kujaw, Księga lotników polskich 1939-1946, Warszawa, Wydawnictwo MON, 1989.
- (PL) Wacław Król, Polskie dywizjony lotnicze w Wielkiej Brytanii 1940-1945, Warszawa, Wydawnictwo Ministerstwa Obrony NarodowejKoszalin, 1990, ISBN 83-11-07695-2.
- (PL) Grzegorz Łukomski, Bogusław Polak e Andrej Suchcitz, Kawalerowie Virtuti Militari 1792-1945: wykazy odznaczonych za czyny z lat 1863-1864, 1914-1945, Volume 6, Koszalin, Uczelniane Wyższej Szkoły Inżynierskiej, 1997.
- (PL) Tadeusz Jerzy Krzystek e Anna Krzystek, Polskie Siły Powietrzne w Wielkiej Brytanii w latach 1940-1947 łącznie z Pomocniczą Lotniczą Służbą Kobiet (PLSK-WAAF), Sandomierz, Stratus, 2012.
- (PL) Jerzy Pawlak, Absolwenci Szkoły Orląt: 1925-1939, Warsawa, Retro-Art, 2009, ISBN 83-206-0760-4.
- (PL) Józef Zieliński, Wojtek Matusiak e Robert Gretzyngier, Polscy lotnicy w Bitwie o Anglię, Warszawa, Bellona, 2015, ISBN 978-83-11-13984-8.
- (PL) Piotr Sikora, Asy polskiego lotnictwa, Warszawa, Oficyna Wydawnicza Alma-Press, 2014.
- (PL) Józef Zieliński, Asy polskiego lotnictwa, Warsawa, Agencja lotnicza ALTAIR, 1994.
- (PL) Józef Zieliński, 303 Dywizjon Myśliwski Warszawski im. Tadeusza Kościuszki, Warszawa, Bellona, 2013, ISBN 83-11-09630-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bolesław Drobiński
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (PL) Wojciech Zmyślony, Mieczysław Adamek, su Polish Air Force. URL consultato il 13 settembre 2024.
- (EN) Drobinski, Boleslaw H., su The Alan Pollocks Project. URL consultato il 13 settembre 2024.
- (EN) Konrad Rydołowski, Drobinski, Boleslaw Henryk "Gandhi", su Traces of War. URL consultato il 13 settembre 2024.
- (EN) The Airmen's Stories - P/O B H Drobinski, su The Battle of Britain. URL consultato il 13 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- (EN) DROBINSKI, Boleslaw Henryk, su All Spitfire Pilots. URL consultato il 13 settembre 2024.
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