Bristol Taurus
Bristol Taurus | |
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Il Bristol Taurus esposto presso il Bristol Industrial Museum, Bristol, Inghilterra | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Bristol Engine |
Tipo | radiale |
Numero di cilindri | 14 doppia stella |
Alimentazione | carburatore Claudel-Hobson |
Schema impianto | |
Cilindrata | 25,4 L (1 550 in³) |
Alesaggio | 127 mm (5 in) |
Corsa | 143 mm (5.625 in) |
Distribuzione | valvole a fodero |
Combustione | |
Combustibile | benzina 87 ottani |
Raffreddamento | ad aria |
Compressore | a singolo stadio |
Uscita | |
Potenza | 1 050 hp (783 kW) a 3 225 giri/min a 1 520 m (5 000 ft) |
Dimensioni | |
Lunghezza | 1,250 m (49.2 in) |
Diametro | 1,175 m (46.25 in) |
Rapporti di compressione | |
Rap. di compressione | 7,2:1 |
Peso | |
A vuoto | 590 kg (1 301 lb) |
Prestazioni | |
Rapporto di riduzione | 0,444:1 |
Note | |
dati riferiti alla versione Taurus II tratti da British Piston Engines and their Aircraft[1] | |
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Il Bristol Taurus era un motore aeronautico radiale a 14 cilindri doppia stella raffreddato ad aria prodotto dall'azienda britannica Bristol Engine Company negli anni trenta.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il Taurus venne sviluppato a partire dal Bristol Aquila con l'obiettivo era quello di realizzare un motore che fornisse una potenza intorno ai 1 000 hp (750 kW) con un peso piuttosto contenuto.
La Bristol inizialmente considerava come motori principali per gli anni trenta il Bristol Aquila e il Bristol Perseus. Ma il rapido incremento della velocità e delle dimensioni dei velivoli che in quel momento venivano progettati richiedeva dei motori con una potenza maggiore di quanta ne potessero fornire i due precedenti modelli. Questi però vennero utilizzati come base di partenza per progetti più grandi che si concretizzeranno per l'Aquila nel Taurus mentre per il Perseus nell'Hercules.
A differenza dei precedenti progetti, nei quali l'utilizzo del sistema delle valvole a fodero era considerato nuovo, nel Taurus era ormai stato ben compreso e il motore che venne consegnato forniva già la stessa potenza, 1 015 hp (760 kW), che avrebbero fornito le sue versioni finali (1 130 hp - 840 kW).
Il prototipo girò al banco nel novembre 1936 e, dopo lo sviluppo iniziale, il primo Taurus di produzione in serie uscì dalle catene di montaggio poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il suo unico impiego avvenne sul bombardiere silurante bimotore Bristol Beaufort. Dopo qualche anno venne però sostituito dal Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp.
Le valvole a fodero di questo motore verranno montate anche sul potente Napier Sabre.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]- Taurus II
- Configurazione: Motore stellare, 14 cilindri, doppia stella
- Alesaggio e corsa: 127 × 142,9 mm (5 × 5,6 in)
- Cilindrata: 25,4 litri
- Potenza massima al decollo: 1 010 hp (753 kW) a 3 225 giri al minuto
- Potenza massima in volo livellato: 1 065 hp (794 kW) a 3 225 giri al minuto a 1 520 m (5,000 ft)
- Peso a secco: 590 kg (1 300 lb)
- Taurus XII
- Configurazione: Motore stellare, 14 cilindri, doppia stella
- Alesaggio e corsa: 127 × 137 mm (5 × 5,4 in)
- Cilindrata: 24,3 litri
- Potenza massima: 1 130 hp (753 kW) a 3.100 giri al minuto
- Peso a secco: 590 kg (1 300 lb)
Velivoli utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Nota: Lista tratta da British Piston Engines and their Aircraft, il Taurus può non essere il principale motore che equipaggiò i modelli citati.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lumsden 2003, p. 118.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bill Gunston, World Encyclopaedia of Aero Engines, Cambridge, England, Patrick Stephens Limited, 1989, ISBN 1-85260-163-9.
- (EN) Alec Lumsden, British Piston Engines and their Aircraft, Marlborough, Wiltshire, Airlife Publishing, 2003, ISBN 1-85310-294-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bristol Taurus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Jean-Noël Passieux, Bristol Taurus, su Air et Espace, http://jn.passieux.free.fr/index.htm. URL consultato il 30 gennaio 2013.