Nella stagione 1981-1982 nel Cagliari si chiudono i cinque anni della presidenza di Mariano Delogu, al timone della società sarda l'imprenditore toscano Alvaro Amarugi. L'allenatore è Paolo Carosi il suo secondo è Antonio Congiu. L'obiettivo stagionale è quello di mantenere la massima categoria e la squadra sarda lo raggiunge, dopo un campionato sofferto, proprio sul filo di lana, grazie ad un buon finale di campionato.
Questa è stata una stagione anomala, con il Como costantemente ultimo, sono retrocesse due nobili del calcio italiano, Il Milan ed il Bologna. Lo scudetto ha visto la lotta tra la Fiorentina e la Juventus, i torinesi per un punto hanno conquistato il ventesimo titolo e la seconda stella. Il Cagliari pareggiando in casa con la Fiorentina (0-0) nell'ultima giornata ha ottenuto il punto decisivo per la salvezza, e decisivo per l'assegnazione del titolo nazionale alla Juventus.
Miglior marcatore del Cagliari in questa stagione Luigi Piras autore di 10 reti, delle quali 1 in Coppa Italia e 9 in campionato. Nella Coppa Italia la squadra sarda, prima del campionato ha disputato il quarto girone di qualificazione, che ha promosso la Sampdoria ai quarti di finale, grazie alla miglior differenza reti nei confronti del Cagliari, entrambe erano giunte prime nel girone con 5 punti.
Da sinistra: il neoacquisto Maurizio Restelli con la prima maglia sarda della stagione, bianca con bordini rossoblù; la squadra in campo con una versione alternativa a maniche lunghe, contraddistinta da un templatetroncato. Entrambe le divise recano la prima sponsorizzazione nella storia del club.
Lo sponsor ufficiale per la stagione 1981-1982 fu Ariostea.