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Carlo Borromeo del Liechtenstein

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Carlo Borromeo del Liechtenstein
Il feldmaresciallo Carlo Borromeo del Liechtenstein in una litografia d'epoca
NascitaVienna, 20 settembre 1730
MorteVienna, 21 febbraio 1789
Cause della mortemorte naturale
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Sacro Romano Impero
Forza armata Esercito del Sacro Romano Impero
ArmaCavalleria
Anni di servizio1747 - 1789
GradoFeldmaresciallo
GuerreGuerra di successione austriaca
Guerra dei Sette anni
Guerra di successione bavarese
Guerra russo-turca (1787-1792)
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Carlo Borromeo Michele Giuseppe del Liechtenstein, noto anche con il nome tedesco di Karl Borromäus von Liechtenstein (Vienna, 20 settembre 1730Vienna, 21 febbraio 1789), è stato un generale austriaco. Fu Feldmaresciallo dell'esercito imperiale.

Carlo era il figlio secondogenito del principe ereditario Emanuele del Liechtenstein (1700-1771) e di sua moglie, la principessa Antonia di Dietrichstein-Weichselstädt (1707-1777). Suo fratello era il principe sovrano Francesco Giuseppe I del Liechtenstein.

Carriera militare

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Sin da giovane intraprese la carriera militare unendosi all'esercito imperiale nel corpo di cavalleria. Prestò servizio nei Paesi Bassi nel 1747 nell'ambito della guerra di successione austriaca. Ebbe modo di distinguersi nuovamente sul campo nella guerra dei sette anni. Nel 1757 venne nominato colonnello dopo essere stato gravemente ferito nella battaglia di Reichenberg. Tornato sul campo di battaglia, prese parte alla conquista di Schweidnitz e fu uno dei primi a penetrare in città. Come premio per la sua condotta irreprensibile e per il valore dimostrato venne inviato a Vienna ad annunciare la vittoria della battaglia all'imperatrice Maria Teresa d'Austria, la quale lo ricompensò con la concessione dell'Ordine del Toson d'oro. In quello stesso anno divenne anche proprietario del 1º reggimento dragoni e comandante militare della città di Vienna.

Feldmaresciallo

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Nel 1758 venne nominato feldmaresciallo luogotenente e nel 1760 raggiunse il grado di feldmaresciallo. Nel 1765 venne nominato ispettore generale della cavalleria dell'esercito imperiale. Nel 1771 fu comandante generale di Pressburg e nel 1775 divenne comandante generale in Bassa Austria.

Durante la guerra di successione bavarese nel 1778/79 ottenne la promozione a generale di cavalleria, con al comando un'armata di 28.000 cavalieri, con i quali bloccò l'ingresso dei suoi avversari sul campo in Baviera. Si unì in seguito con le sue forze a quelle del maresciallo von Laudon.

La principessa Eleonora di Öttingen-Spielberg.

Carlo Borromeo del Liechtenstein sposò nel 1761 la principessa Maria Eleonora di Öttingen-Spielberg (1745-1812), la quale fu pure una confidente di Giuseppe II. Il matrimonio della coppia andò a costituire la cosiddetta "linea carolina" della casata dei principi del Liechtenstein che da lui appunto prende il nome.

Ultimi anni e morte

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Il principe fu uno dei più stretti confidenti di Giuseppe II d'Asburgo-Lorena e lo sostenne in molte delle sue scelte politiche. Nel 1788, durante la guerra contro i turchi, ottenne il comando di un corpo di 36.000 uomini in Croazia. Venne coinvolto nell'assedio di Dubitza, dove gli imperiali non riuscirono ad avere la meglio a causa dei rinforzi ottenuti dagli avversari. A causa dell'irrequietezza del suo carattere e del continuo impegno lavorativo, gravemente malato, cercò guarigione nella città termale di Petrinja, dove però le sue condizioni peggiorarono. Ritornato a Vienna, morì pochi mesi dopo.

Affiliato alla massoneria, membro della loggia viennese Zum heiligen Joseph[1], il principe fu Protettore dell'Ordine dei Fratelli di San Giovanni l'Evangelista d'Asia in Europa, un'Obbedienza massonica tedesca fondata nel 1782 dopo il Convento di Wilhelmsbad da Hans Heinrich von Ecker und Eckhoffen e da suo fratello Hans Karl von Ecker und Eckhoffen.

Carlo Borromeo del Liechtenstein e la principessa Eleonora di Öttingen-Spielberg ebbero:

  • Maria Giuseppa (1763-1833), sposò nel 1782 il conte Johann Nepomuk Ernst Harrach zu Rohrau und Thannhausen (1756-1829); senza eredi
  • Carlo Giuseppe Emanuele (1765-1795), sposò nel 1789 la contessa Marianne Josepha von Khevenhüller-Metsch
  • Giuseppe Venceslao (1767-1842), canonico a Colonia e Salisburgo poi maggiore generale dell'esercito imperiale
  • Gaspare Melchiorre (1770-1773), sposò nel 1806 la principessa Marie Leopoldine Esterházy von Galántha
  • Maurizio Giuseppe Giovanni (1775-1819), generale dell'esercito imperiale
  • Francesco Luigi Crispino (1776-1794), militare, morto in battaglia a Bruxelles
  • Luigi Gonzaga Giuseppe (1780-1833), generale dell'esercito imperiale, celibe
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Hartmann III del Liechtenstein Gundakar del Liechtenstein  
 
Agnese della Frisia orientale  
Filippo Erasmo del Liechtenstein  
Sidonia Elisabetta di Salm-Reifferscheidt Ernesto Federico di Salm-Reifferscheidt  
 
Maria Ursula di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
Emanuele del Liechtenstein  
Ferdinando Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Giovanni Teodoro di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Giuseppina de La Marck  
Cristina di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
Anna Maria di Fürstenberg Egon VIII di Fürstenberg-Heiligenberg  
 
Anna Maria di Hohenzollern-Hechingen  
Carlo Borromeo del Liechtenstein  
Francesco Adamo di Dietrichstein-Hollenburg Sigismondo Ludovico di Dietrichstein-Hollenburg  
 
Anna Maria di Meggau  
Carlo Ludovico di Dietrichstein  
Maria Cecilia di Trauttmansdorff Giorgio Cristoforo di Trauttmansdorff  
 
Maria Rosalia di Rindsmaul  
Antonia di Dietrichstein-Weichselstädt  
Giorgio Sigismondo di Trauttmansdorff Giovanni Massimiliano di Trauttmansdorff-Gleichenberg  
 
Mária Sofia Pálffy von Erdöd  
Maria Teresa Anna di Trauttmansdorff  
Renata di Wildenstein Giovanni Francesco di Wildenstein  
 
Barbara Costanza Scheidt di Leitersdorf  
 
  1. ^ Allgemeines Handbuch der Freimaurerei, 1. Vol. (A –L ), Max Hesse's Verlag, Leipzig 1900, p. 617.

Collegamenti esterni

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  • Rupert Ritter: Kurze Geschichte und Stammbaum des fürstlichen Hauses Liechtenstein p. 58 e seguenti. Online-Ausgabe (PDF; 853 kB)
  • Europäische Aufklärung zwischen Wien und Triest : die Tagebücher des Gouverneurs Karl Graf von Zinzendorf 1776–1782 Wien, 2009, p. 333 e seguenti.
Controllo di autoritàVIAF (EN74954280 · ISNI (EN0000 0000 1752 6659 · CERL cnp00662605 · GND (DE130227730