Castello di Monteleone (Roncofreddo)
Castello di Monteleone | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Monteleone |
Indirizzo | Piazza Byron, 19, Roncofreddo (FC) |
Informazioni generali | |
Inizio costruzione | XIII secolo |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
Il castello di Monteleone è un castello nell'omonima frazione del comune italiano di Roncofreddo in provincia di Forlì-Cesena.[1][2][3][4][5][6]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima struttura difensiva, probabilmente una torre fortificata, risale al XIII secolo, durante il periodo delle lotte tra guelfi e ghibellini, scontri che si intrecciarono con il conflitto tra le diverse città per il controllo del territorio; fu così che Monteleone, insieme ad ad altre località come Verucchio, Longiano, Roncofreddo, Savignano, Gatteo e altre, nel 1233 si allearono a Rimini che, per consolidare il proprio controllo sul territorio, era in lotta con la sua stessa diocesi, quella ravennate e il comune di Cesena.[2] Nel 1278 il papato ottenne dall'imperatore il riconoscimento formale dei suoi diritti sulla Romagna e il castello entrò nei domini della Chiesa riminese; seguirono poi diversi cambi di proprietà anche perché la sua posizione lo rendeva strategico nelle lotte interne dei Malatesta che, nel 1295, erano divenuti signori di fatto di Rimini.[2] Il castello fu conquistati da Perrantino Malatesta che lo tenne fino al 1335 circa quando fu preso da Galeotto Malatesta riportando però danneggiamenti; nel 1336 cadde in mano di Francesco II Ordelaffi fino al 1339 quando venne preso da Nolfo di Montefeltro e, nel 1358, fu del Vicariato di S. Arcangelo;[1] questo vicariato era stato ricostituito lo stesso anno dal papa per cercare di frenare l'espansionismo dei Malatesta realizzando un cordone sanitario attorno a Rimini ricostituendo nel 1358 il vicariato di Santarcangelo comprendente diversi castelli di pianura e di collina: i Malatesta nella prima metà del Quattrocento presero il controllo di questo vicariato e di altri e modificarono l'architettura del castello erigendo attorno alla torre esistente trasformata nel mastio, una rocca con torri angolari.[2]
Nel 1433, i due rami dinastici dei Malatesta, quello di Rimini e quello di Cesena, si suddivisero le proprietà, e il castello venne dato in feudo ai conti di Ghiaggiolo, eredi di uno dei rami famigliari; ma solo trent’anni dopo nuovi contrasti con il papa costrinsero i Malatesta a restituire alla Chiesa prima le terre riminesi poi quelle cesenati.[2]Nel 1465 fece parte del feudo degli Isei di Cesena e poi di Giovanni della Rovere e, nel 1499, venne preso da Castracane di Castiglione per conto della Santa Sede. Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II, se ne impossessò e divenne feudo dei conti Della Rovere che lo tennero per più di due secoli, fino al 1750 circa, quando divenne proprietà dei marchesi Guiccioli; questi nel 1797 vennero privati del feudo quando Napoleone decretò l'abolizione delle istituzioni feudali ma mantennero la proprietà del castello; alla fine del 1700 la famiglia Guiccioli restaurarono il castello trasformandolo in una residenza di campagna eliminando il maschio e la merlatura delle mura. Venne poi infine venduto nel 1960 al conte Giovanni Volpe.[1]
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Sorge su una alta collina della valle del Rubicone nella Romagna sud-orientale, su tra Adriatico e appennino. Intorno al castello sorge un piccolo borgo ancora integro a cui si accede da due porte. La porta del castello dà sulla piazzetta del borgo, con una salita affiancata da una torre angolare.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Il Castello Malatestiano di Monteleone Roncofreddo,XII - fine-XVIII, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.
- ^ a b c d e f Castello di Monteleone, XIII, XX, Roncofreddo, Monteleone,, su bbcc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.
- ^ Monteleone - Appennino Romagnolo, su www.appenninoromagnolo.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.
- ^ Arturo Castellini, Monteleone, il ruggito del medioevo, su Travel Emilia Romagna, 28 settembre 2017. URL consultato il 23 febbraio 2024.
- ^ MONTELEONE DI RONCOFREDDO (FC) | Luogo FAI, su fondoambiente.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.
- ^ Comune di Cesena- www.comune.cesena.fc.it, Cesena Turismo - Castello di Monteleone - Roncofreddo - scopri il territorio, su sititematici.comune.cesena.fc.it. URL consultato il 23 febbraio 2024.