Coordinate: 52°37′43″N 1°17′46″E

Castello di Norwich

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Castello di Norwich
Norwich Castle
Ubicazione
Stato attualeRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Regione/area/distrettoInghilterra
CittàNorwich
IndirizzoCastle Hill, Norwich, NR1 3JU
Coordinate52°37′43″N 1°17′46″E
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Castello di Norwich
Informazioni generali
Tipofortezza
Costruzione1066-1075; 1130-1824/1834-1839
Condizione attualeAperto al pubblico
Visitabile
Sito webwww.museums.norfolk.gov.uk/norwich-castle/
http://www.historicalnorwich.co.uk/old_norwich/castle.html
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Il castello di Norwich nel 1845
Scultura all'interno del castello

Il castello di Norwich (in inglese: Norwich Castle) è un castello fortificato della città inglese di Norwich, nel Norfolk (Inghilterra centro-orientale), eretto tra il 1066 e il 1075[1], per volere di Guglielmo il Conquistatore[2], rifatto in pietra intorno al 1130-1160[3][4][5] e quasi interamente ricostruito tra il 1834 e il 1839[4][5].

Considerato uno dei migliori esempi di architettura normanna[6], fu per 650 anni adibito a prigione[4][7] e fu espugnato più volte nel corso della sua storia[1].
Dal 1894[4][7][8] ospita un museo con annessa una galleria d'arte[3][4][6][9][10][11]

Il castello si trova in pieno centro cittadino[2][3][9], ad est di Market Square[9].

La roccaforte originaria, realizzata in legno[1][7], fu fatta costruire nell'XI secolo da Guglielmo il Conquistatore per esser adibita a palazzo reale[2]: i Normanni costrinsero la locale popolazione sassone, da loro sottomessa, ad erigere una collinetta alta una ventina di metri, che doveva essere circondata da un fossato asciutto[1].

Fu ricostruita in pietra nel XII secolo da Enrico I d'Inghilterra.[1][2]

Nel XIII secolo furono aggiunte le torri cilindriche e una cancellata in pietra.[1][2]

Durante il regno di Enrico III d'Inghilterra, il castello fu espugnato dal delfino di Francia Luigi.[1]

Tra il 1707 e il 1709, furono spese 1.200 sterline per restaurare il mastio.[1]

Un'ampia opera di restauro degli interni e degli esterni fu intrapresa da Anthony Salvin a partire dal 1824/1834.[1][2]

Nel 1884, il castello fu acquisito dalla Norwich Corporation, che intraprese ulteriori opere di restauro.[1]
Fu la stessa associazione ad adibire gli interni del mastio, dove un tempo trovava posto la prigione, a museo.[1]

Punti d'interesse

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Il mastio è l'unica parte che ha conservato la struttura originale dell'epoca normanna.[5]
Le mura furono tuttavia rifatte in pietra di Bath nel 1834.[4]

Castle Museum

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Il Norwich Castle Museum, inaugurato nel 1894[4][7][8], ospita una vasta collezione storica[3], che comprende reperti appartenuti agli Iceni, agli Anglosassoni e ai Vichinghi.[6][9]
Vi è inoltre una sezione dedicata all'Antico Egitto, una dedicata all'epoca romana, ecc.[5][6]

Anche se non permanentemente esposta una delle collezioni principali del museo è quella di farfalle di Margaret Fountaine che comprende 22.000 esemplari.

Vi è inoltre annessa una galleria d'arte, tra cui la più grande collezione di dipinti della Scuola di Norwich (XVIII-XIX secolo), che ha tra i suoi maggiori esponenti John Crome e J. Sell Cotman.[4][5][7][9].

  1. ^ a b c d e f g h i j k Historical Norwich: Old Norwich > Norwich Castle
  2. ^ a b c d e f CastleUK.net: Norwich Castle
  3. ^ a b c d A.A.V.V., Inghilterra, Lonely Planet, Victoria - EDT, Torino, 2007, p. 605
  4. ^ a b c d e f g h A.A.V.V., Gran Bretagna, Dorling Kindersley, London - Mondadori, Milano, 1996
  5. ^ a b c d e A.A.V.V., Gran Bretagna, Touring Club Italiano, Milano, 2003
  6. ^ a b c d Norfolk-Norwich: Norwich Castle
  7. ^ a b c d e Norwich12: Norwich Castle Archiviato il 22 aprile 2012 in Internet Archive.
  8. ^ a b Paesi Online: Norwich Castle Museum a Norwich
  9. ^ a b c d e A.A.V.V., Inghilterra, op. cit., p. 606
  10. ^ Somerville, Christopher, Gran Bretagna, National Geographic Society, New York, 2001 - White Star, Vercelli, 2004, p. 216
  11. ^ Visit Norwich: Norwich Castle Museum & Art Gallery Archiviato il 10 agosto 2011 in Internet Archive.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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