Chaptalia
Chaptalia Vent., 1802 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa voce sono piante scapose perenni (raramente annuali) con portamenti erbacei.[3][4][5][6][7]
In genere sono presenti sia foglie basali che cauline. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato. Quelle basali spesso formano delle rosette (disposizione rosulata). La forma delle lamine è intera e semplice con contorno da ellittico a obovato. I margini sono privi di lobi oppure sono lirato-pennatifidi, o finemente dentati.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali solitari e scaposi. I capolini, annuenti, possono essere radiati ed eterogami e sono formati da un involucro a forma da spiraleggiante a campanulata o emisferica (l'involucro si allunga alla fruttificazione) composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi (più o meno): tubulosi e ligulati. Le brattee, simili a foglie, disposte su 3 - 6 serie in modo embricato sono di vario tipo e consistenza. Il ricettacolo, glabro, a forma da piatta a lievemente concava e alveolato, è nudo (senza pagliette).
Il genere Chaptalia è uno dei due generi di Asteraceae, assieme a Leibnitzia, in cui è stata descritta l'alternanza di capolini casmogami (cioè che presentano l'usuale meccanismo di impollinazione incrociata dopo la fioritura), e capolini cleistogami (cioè che si riproducono per autoimpollinazione senza che si verifichi l'apertura dei fiori).[8]
I fiori (trimorfici, talvolta dimorfici) sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi o zigomorfi e fertili. I fiori del raggio (quelli periferici) sono femminili, disposti in su 1 - 3 serie e zigomorfi. I fiori intermedi (a volte sono assenti) sono femminili con staminoidi abortivi. I fiori del disco (quelli centrali - a volte assenti), sono ermafroditi e funzionalmente maschili e attinomorfe.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla è formata da un tubo terminante in modo bilabiato. I fiori periferici sono bilabiati: il labbro esterno è allargato e all'apice a tre denti; quello più interno è presente o assente, se presente ha due lineari stretti lobi lanceolati. I fiori intermedi sono spesso bilabiati, ligulati oppure con una corolla ridotta ad un tubo filiforme sottendente lo stilo. I fiori del disco hanno corolle bilabiate con lobi ligulati oppure corti e riflessi. I colori sono bianco o crema-bianco, raramente sono porpora.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata e intera. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti, glabri con forme da lineari a ellittiche, acuto e papilloso all'interno. Non è presente il nodo basale dello stilo. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio varia da spiraleggiante a fusiforme con caratteristici becchi prolungati e con 5 coste. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è setolosa o glabra. Il carpopodium è assente, oppure ha delle forme anulari. Il pappo, formato da una serie di setole connate piumose o barbate, decidue o persistenti, è direttamente inserito nel pericarpo o connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]L'areale del genere si estende dagli Stati Uniti meridionali, attraverso il Messico e l'America centrale, sino al Sud America, ove è concentrato il maggior numero di specie.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sottofamiglia Mutisioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione "basale" (si è evoluta precocemente rispetto al resto della famiglia) ed è molto vicina alla sottofamiglia Stifftioideae. La tribù Mutisieae con la tribù Nassauvieae formano due "gruppi fratelli" ed entrambe rappresentano il "core" della sottofamiglia.
Il genere Chaptalia è descritto all'interno della tribù Mutisieae, raggruppamento che la classificazione tradizionale collocava all'interno della sottofamiglia Cichorioideae e che la moderna classificazione filogenetica ha ricollocato, ridisegnandone i confini, all'interno della sottofamiglia Mutisioideae.[7] Provvisoriamente il genere fa parte del gruppo informale Gerbera Complex.[13]
All'interno del "Gerbera Complex" il genere di questa voce, da un punto di vista filogenetico e quindi evolutivo, fa parte del "Clade B" formato dai generi Chaptalia, Gerbera, Leibnitzia, Oreoseris e Perdicium ed è in posizione "basale". Le possibili date relative alla divergenza di questo genere dal clade B variano da 12 a 5 milioni di anni fa.[13]
Il cladogramma seguente presenta una possibile configurazione filogenetica di alcune specie del genere:[13]
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I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7][13]
- le specie di questo genere sono delle erbe perenni scapose;
- i capolini sono trimorfici;
- i fiori sono privi di staminoidi;
- i rami dello stile sono papillosi;
- gli acheni sono rostrati.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 32 e 48.[7]
Elenco specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere comprende le seguenti 69 specie:[2][14]
- Chaptalia albicans (Sw.) Vent. ex B.D.Jacks.
- Chaptalia angustata Urb.
- Chaptalia anisobasis S.F.Blake
- Chaptalia araneosa Casar.
- Chaptalia arechavaletae Arechav.
- Chaptalia callacallensis Cuatrec.
- Chaptalia chapadensis D.J.N.Hind
- Chaptalia cipoensis Roque
- Chaptalia comptonioides Britton & P.Wilson
- Chaptalia cordata Hieron.
- Chaptalia cordifolia (Baker) Cabrera
- Chaptalia crassiuscula Urb.
- Chaptalia crispata Urb. & Ekman
- Chaptalia dentata (L.) Cass.
- Chaptalia denticellata Urb. & Ekman
- Chaptalia denticulata (Baker) Zardini
- Chaptalia dolichopoda Urb. & Ekman
- Chaptalia eggersii Urb.
- Chaptalia ekmanii Urb.
- Chaptalia exazurea G.S.Hinton & G.L.Nesom
- Chaptalia exscapa (Pers.) Baker
- Chaptalia fallax Greene
- Chaptalia flavicans Urb. & Ekman
- Chaptalia graminifolia (Dusén ex Dusén) Cabrera
- Chaptalia hermogenis M.D.Moraes
- Chaptalia hidalgoensis L.Cabrera & G.L.Nesom
- Chaptalia hieracioides (Kunth) X.D.Xu & W.Zheng
- Chaptalia hintonii Bullock
- Chaptalia hololeuca Greene
- Chaptalia ignota Burkart
- Chaptalia incana Cuatrec.
- Chaptalia integerrima (Vell.) Burkart
- Chaptalia isernina Cuatrec.
- Chaptalia latipes Urb. & Ekman
- Chaptalia leptophylla Urb.
- Chaptalia lyratifolia Burkart
- Chaptalia madrensis G.L.Nesom
- Chaptalia malcabalensis Cuatrec.
- Chaptalia mandonii (Sch.Bip.) Sch.Bip. ex Burkart
- Chaptalia martii (Baker) Zardini
- Chaptalia media (Griseb.) Urb.
- Chaptalia membranacea Urb.
- Chaptalia meridensis S.F.Blake
- Chaptalia modesta Burkart
- Chaptalia montana Britton
- Chaptalia mornicola Urb. & Ekman
- Chaptalia nipensis Urb.
- Chaptalia nutans (L.) Polák
- Chaptalia oblonga D.Don
- Chaptalia obovata C.Wright
- Chaptalia paramensis Cuatrec.
- Chaptalia piloselloides (Vahl) Baker
- Chaptalia pringlei Greene
- Chaptalia pumila (Sw.) Urb.
- Chaptalia rocana Britton & P.Wilson
- Chaptalia rotundifolia D.Don
- Chaptalia runcinata Kunth
- Chaptalia shaferi Britton & P.Wilson
- Chaptalia similis R.E.Fr.
- Chaptalia sinuata (Less.) Vent. ex Steud.
- Chaptalia spathulata (D.Don) Hemsl.
- Chaptalia stenocephala (Griseb.) Urb.
- Chaptalia stuebelii Hieron.
- Chaptalia texana Greene
- Chaptalia tomentosa Vent.
- Chaptalia transiliens G.L.Nesom
- Chaptalia turquinensis Borhidi & O.Muñiz
- Chaptalia undulata Urb. & Ekman
- Chaptalia vegaensis Urb. & Ekman
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 28 gennaio 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 108.
- ^ a b c d e Funk & Susanna 2009, pag. 229.
- ^ Nesom G.L, Biology and Taxonomy of American Leibnitzia (Asteraceae: Mutisieae), in Brittonia 1983; 35: 126-139.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ a b c d Pasini et al. 2016.
- ^ Chaptalia [collegamento interrotto], su Global Compositae Checklist. URL consultato il 10 aprile 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
- Eduardo Pasini, Vicki A. Funk, Tatiana T. de Souza-Chies & Sílvia T.S. Miotto, New insights into the phylogeny and biogeography of the GerberaComplex (Asteraceae: Mutisieae), in Taxon, vol. 65, n. 3, 2016, pp. 547-562.
- Vicki A. Funk, Eduardo Pasini, J. Mauricio Bonifacino, Liliana Katinas, Home at last: the enigmatic genera Eriachaenium and Adenocaulon (Compositae, Mutisioideae, Mutisieae, Adenocaulinae), in PhytoKeys, vol. 60, 2016, pp. 1-19.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chaptalia
- Wikispecies contiene informazioni su Chaptalia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chaptalia Royal Botanic Gardens KEW - Database