Charlie Rivel
Charlie Rivel, nato Josep Andreu i Lasserre (Cubelles, 23 aprile 1896 – Sant Pere de Ribes, 26 luglio 1983), è stato un circense spagnolo, uno dei pochi clown a raggiungere la vera popolarità internazionale, ispirando dipinti e romanzi, film e opere teatrali[1][2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il padre di Rivel, Pedro Jaime Andreu Pausas, era figlio di un ebanista di Barcellona. Nel 1880, all'età di quindici anni, Pedro e suo fratello Juan abbandonarono la famiglia per seguire il Circo Milá, dove impararono le arti del trapezio.[1]
In seguito, Pedro conobbe e sposò un'acrobata francese, Marie-Louise Lasserre Seguino, decidendo di trasferirsi in Francia, e proprio durante questo viaggio nacque Charlie Rivel.[1][2][3]
Sin da piccolo Charlie Rivel si addestrò in danze acrobatiche, atti di bilanciamento delle mani, cavalcate e a suonare la chitarra, il violino e il mandolino, e nel 1906, esordì come clown.[1][3]
Verso la fine degli anni dieci, il circo e gli spettacoli di varietà si ispirarono all'umorismo parodistico di Charlie Chaplin.[1][2][3]
Josep, presentò il suo personaggio di Charlie nel 1916, un'esibizione intitolata "Charlot et les Rivels" e da quel momento, Josep si sarebbe chiamato Charlie Rivel.[1][2][3][4]
Il 15 gennaio 1920, a Valencia, in Spagna, Charlie sposò Carmen Busto, un'attrice nel circo della sua famiglia e ben presto formò un trio comico-acrobatico di successo che si esibì in numerosi circhi e teatri di varietà, come il London Coliseum nel 1923 e, l'anno successivo, il Cirque d'Hiver a Parigi, poi il Bertram Mills Circus all'Olympia di Londra.[1]
Charlie Rivel si caratterizzò trasformandosi in un personaggio eccentrico con grande trucco e costume, con i capelli rossi, il grande naso rosso quadrato, la maglietta rossa lunga, le scarpe nere oversize e il comportamento infantile.[1][3][4]
Però nel 1935, a Francoforte sul Meno, Charlie Rivel decise di separarsi da suo padre e dai suoi fratelli e di costruire una carriera con i suoi figli e sua moglie, soprattutto in Germania, dove recitò anche in un film di successo diretto da Wolfgang Staudte, intitolato Akrobat Schööön! (1943).[1][3][5]
Dopo la seconda guerra mondiale Charlie Rivel passò ad uno spettacolo come solista, abbandonando per sempre il suo trapezio volante, e sviluppando uno show musicale con sedia e chitarra e la sua parodia di una diva dell'opera, che diventarono i pezzi centrali del programma natalizio del Cirque Medrano.[1][3][4]
Charlie Rivel ha pubblicato la sua autobiografia in Danimarca nel 1971, dal titolo Stakkels Klovn (Povero clown), tradotta in numerose lingue.[1][2][3]
Nel 1970 è apparso in un cameo in una sequenza per il film di Federico Fellini I clowns.[1][3]
Negli ultimi anni ottenne premi e riconoscimenti, ma soffrì di problemi respiratori e il 26 luglio 1983 morì nell'ospedale di Sant Pere de Ribes, in Catalogna, in Spagna.[1][3] [5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Charlie Rivel, su circopedia.org. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ a b c d e Scarpe gialle per girare il mondo a testa in giù, su books.google.it. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ a b c d e f g h i j I Clown (reportage 2017): Charlie Rivel, su solocirco.blogspot.com. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ a b c le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, pp. 225-226.
- ^ a b (EN) Charlie Rivel, su imdb.com. URL consultato il 2 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Sebastià Gasch, Charlie Rivel, pallasso català, Barcellona, Ed. Alcides, 1962.
- (DA) Adi Holzer, "clown!" hommage a charlie rivel, Sorø, Verlag Ho + Storm, 1991.
- (ES) Jordi Jané, Charlie Rivel, Barcellona, Generalitat de Catalunya, 1996.
- (ES) Jordi Jané, Jordi, Centenari Josep Andreu i Lasserre, Charlie Rivel: 1896-1996, Barcellona, Generalitat de Catalunya. Departament de Cultura, 1996.
- (DE) Thomas Klinger, Charlie Rivel: Schööön!. "Zum 85jährigen Geburtstag d. grossen Clowns". Zus. mit Hans Albrecht Lusznat, Francoforte sul Meno, Eichborn Verlag, 1981.
- (DA) Charlie Rivel, Stakkels Klovn, Copenhagen, Nordisk Forlag a.s., 1971.
- (EN) Charlie Rivel, Poor Clown, Londra, Michael Joseph, Ltd., 1973.
- (FR) Tristan Rémy, Les Clowns, Parigi, Bernard Grasset, 1945.
- (ES) Josep Vinyes Sabatés, Charlie Rivel, Barcellona, Thor, 1983.
- (DE) Toni Meissner, Variationen über das Scheitern: Charlie Rivel, in Die grossen Clowns, Königstein im Taunus, Athenäum, 19.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charlie Rivel
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Charlie Rivel, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Opere di Charlie Rivel, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Charlie Rivel, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Charlie Rivel, su IMDb, IMDb.com.
- (DE, EN) Charlie Rivel, su filmportal.de.
- Ritratto di Charlie Rivel, su copia-di-arte.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37709148 · ISNI (EN) 0000 0000 5948 7790 · LCCN (EN) n82234248 · GND (DE) 118601377 · BNE (ES) XX870374 (data) · BNF (FR) cb12342833f (data) |
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