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Chiesa di San Giacomo (Tesimo)

Coordinate: 46°31′56.94″N 11°10′42.62″E
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Chiesa di San Giacomo
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàGrissiano (Tesimo)
Coordinate46°31′56.94″N 11°10′42.62″E
Religionecattolica
TitolareGiacomo il Maggiore
Diocesi Bolzano-Bressanone
Consacrazione1142
Stile architettonicoromanico e gotico

La chiesa di San Giacomo, o di San Giacomo Maggiore, è una chiesa cattolica situata presso Grissiano, località del comune di Tesimo in Alto Adige. È sussidiaria della parrocchiale di Santa Maria Assunta di Tesimo e fa parte della diocesi di Bolzano-Bressanone[1][2][3].

Interno

Consacrata il 12 maggio 1142 dal vescovo di Bressanone Artmanno, si tratta di una delle numerose chiese dedicate all'apostolo Giacomo il Maggiore costruite a partire dal XI secolo lungo la via per Santiago[1][2][4]. Un primo ciclo di affreschi venne steso verso il 1220[5], e alcune scene vennero danneggiato nel 1380 quando venne aggiunto il campanile; sempre a fine Trecento venne steso un ciclo di affreschi gotici, che andò anche a ricoprire quelli romanici, e poi tutti gli affreschi furono scialbati alla fine del Quattrocento[1][2]. Nel 1680 vi fu un rimaneggiamento generale della chiesa; l'originale soffitto piano venne sostituito con una volta a botte, e venne rifatta la parte superiore del campanile[2].

Gli affreschi interni vennero riscoperti da Tullio Brizzi, incaricato dalla Soprindentenza ai Monumenti di Trento, con un restauro del 1926-27; parte delle pitture gotiche venne asportata a strappo senza troppa cura, per riportare alla luce gli affreschi romanici sottostanti ritenuti di maggior pregio, e gli elementi asportati sono andati in gran parte perduti (un Trono della Grazia è stato ritrovato nel Museo Civico di Bolzano)[5]. Un altro intervento del 1956-58 restituì alla chiesa il soffitto piano[1][2], mentre nel 2009 sono stati consolidati e ripuliti gli affreschi[5].

Dettaglio degli affreschi esterni sulla parete sud

La chiesa, regolarmente orientata verso est, sorge sulla cima di una collinetta affacciata a strapiombo sul torrente Grissian, frequentata già in epoca preistorica[2][4]; alla collina si accede tramite un vialetto realizzato nel 2008, con sette colonnine ispirate ai sacramenti realizzate dall'artista vetraio Christoph Gabrieli[4].

L'edificio si presenta con facciata a capanna completamente cieca; sul fianco meridionale si apre l'unico ingresso, un portalino incorniciato in pietra con timpano ad arco, decorato con croce greca e rosette, affiancato a destra da una finestra rettangolare[2]. Il campanile, incorporato nell'angolo sud-est della chiesa, è una torre a base quadrata, con cella campanaria aperta da monofore e guglia piramidale; al suo interno sono conservate due campane, una fusa da Christoph Lorenz nel 1712, l'altra da Cesare Brighenti nel 1930[1].

Nella fascia più alta della parete sud, risalenti al 1400 circa, sono dipinti Cristo in trono con i dodici apostoli e l'uomo dei dolori con la figura di un cavaliere offerente inginocchiato, mentre sul lato orientale del campanile è presente un affresco della Madonna con Bambino del 1420 circa, di autore bolzanino di scuola post-giottesca[1][2][4].

Nei pressi della chiesa si trova un capitello votivo a edicola di metà Quattrocento, con affrescati Cristo nel sepolcro sul timpano, la Crocifissione all'interno, il velo della Veronica sull'intradosso della nicchia, le sante Dorotea e Caterina a sinistra e san Leonardo e forse santo Stefano a destra[1][2].

Gli affreschi della zona absidale
I due altari barocchi in controfacciata

L'interno consiste di un'unica navata, conclusa da un'abside semicircolare[2]; la base del campanile, sostenuta da una colonna angolare, ingombra il lato dell'epistola[1]. Sono presenti quattro altari: il maggiore, realizzato intorno al 1500 e attribuibile forse a Hans Klocker o alla sua scuola, quello laterale, su cui si erge una grande statua lignea di san Giacomo di inizio Cinquecento, e due altari barocchi appesi alla parete di controfacciata, con pale raffiguranti san Giacomo (1756) e san Francesco Saverio (1675)[1][2].

La zona absidale è decorata da affreschi romanici duecenteschi. Sull'arco santo, bordato in alto da un fregio a meandro, corre una fila di teste maschili di stampo classico; al di sotto vi sono due scene del sacrificio di Isacco, con fondali molto dettagliati su cui appaiono dei monti innevati, forse rappresentati le Dolomiti: nella prima scena vi sono Abramo, Isacco e un servitore che conduce l'asino con legna che giungono al luogo del sacrificio, e nella seconda (in parte perduta con la costruzione del campanile) vi è l'angelo che ferma Abramo dal compiere il sacrificio. Più in basso ancora sono rappresentate le offerte di Abele (a sinistra) e Caino (a destra). Nel catino absidale è affrescato Cristo in una mandorla, fiancheggiato da Maria e Giovanni il Battista e circondato dai simboli degli evangelisti. Tutti questi affreschi sono opera di un "maestro di Grissiano", vicino all'artista che operò nella cappella di castel d'Appiano; il loro stile mescola elementi della tradizione artistica nordica con altri di stampo veneto-bizantino, e il maestro di Grissiano sembra avvicinabile in particolare all'ambiente che produsse le pitture della cripta di Monte Maria e della chiesa di San Nicolò, entrambe a Burgusio, e soprattutto quelle della coeva chiesa di Santa Maria del Conforto a Bolzano. A Grissiano è coadiuvato da un aiutante dalla formazione visibilmente diversa, più affine al neobizantinismo di Aquileia, la cui mano si riconosce nella scena del sacrificio di Isacco[1][2][4].

Gli altri affreschi della chiesa sono gotici, di fine Trecento: sulle pareti interne del campanile vi sono la Crocifissione di Gesù e l'adorazione dei Magi, e in navata, per quanto frammentarie, vi sono la leggenda di san Giacomo e dell'impiccato e varie figure di santi[1][2][4].

  1. ^ a b c d e f g h i j k Rampl, pp. 174-175.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m Conta, pp. 249-251.
  3. ^ SAN GIACOMO A GRISSIANO, su Monumentbrowser - Beni culturali - Provincia autonoma di Bolzano. URL consultato il 28 giugno 2024.
  4. ^ a b c d e f (DE) St. Jakob Kirche in Grissian, su Tisens Prissian. URL consultato il 3 luglio 2024.
  5. ^ a b c Tutela dei beni culturali in Alto Adige 2009 (PDF), su provinz.bz.it, Bolzano, 2010, pp. 131-132, ISBN 978-88-7073-573-4.
  • Gioia Conta, I luoghi dell'arte, vol. 1, Provincia autonoma di Bolzano, 1998, ISBN 88-85129-25-0.
  • (DEIT) Walter Rampl, Ein Haus voll Glorie schauet - Dimore della gloria divina, Südtirol 3 Alto Adige, Axams, 2019, ISBN 978-3-9502677-5-4.

Voci correlate

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Altri progetti

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