Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Padova)
Santa Maria delle Grazie | |
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Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Padova |
Indirizzo | Via Luigi Configliachi, 35123, Padova |
Coordinate | 45°23′52.66″N 11°52′21.76″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Maternità di Maria Vergine |
Ordine | Domenicani Osservanti della Congregazione riformata di Lombardia |
Diocesi | Padova |
Architetto | Lorenzo da Bologna, Giovanni Maria Falconetto |
Stile architettonico | barocco intermedio |
Inizio costruzione | 1531 |
Completamento | XVIII secolo |
La chiesa di Santa Maria delle Grazie è un edificio di culto cinquecentesco situato a Padova in via Luigi Configliachi, vicino all'incrocio con via Cavalletto, tra la zona di Vanzo e l'antico borgo di Santa Croce.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1512 papa Leone X concesse ai frati Domenicani Osservanti della Congregazione Lombarda il permesso di costruire un complesso conventuale dotato di chiesa, chiostri e dormitori in Vanzo, in prossimità di Prato della Valle, in sostituzione del loro insediamento precedente situato nel Bassanello e distrutto a seguito della guerra di Cambrai (1509) e delle demolizioni necessarie per erigere una nuova cerchia muraria a difesa della città.
La chiesa fu costruita tra il 1531 e il 1585 su progetto di Lorenzo da Bologna. Venne ampliata in lunghezza di circa 9 metri a partire dalla facciata nel 1710. I lavori, alla cui progettazione partecipò molto probabilmente l'architetto Giovanni Maria Falconetto, procedettero a rilento a causa della costante carenza di risorse economiche. L'opera fu ridimensionata rispetto al disegno originario, in proporzione alla modesta comunità ivi insediata.
La congregazione dei Domenicani Osservanti venne soppressa nel 1771; nell'anno seguente il convento passò alle Zitelle povere, in seguito all'Ospedale dei Mendicanti. Venne poi annesso agli Orfanotrofi Riuniti. Del complesso conventuale rimane integra solo la chiesa.
Attualmente, la chiesa è di proprietà dell'IPAB S.P.E.S. (Servizi alla Persona Educativi e Sociali). Tra il 2010 e il 2020 ha ospitato i laboratori di restauro dell'Istituto Veneto per i Beni Culturali[1][2]. A marzo 2021 è stata siglata tra S.P.E.S. e la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto una convenzione che prevedeva la ristrutturazione dell'edificio e la sua trasformazione in una sala prove[3]; tuttavia, il progetto è stato accantonato con la risoluzione consensuale della convenzione nel settembre 2022[4].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata è ripartita da lesene di ordine corinzio; nella zona centrale, sopra il portale di accesso, vi è una finestra ovale decorata con quattro cherubini, più in altro (sull'attico), sostenuta da una mensola una statua in pietra tenera della Madonna con Bimbo. Ai lati della porta di ingresso si trovano due statue pensili in pietra tenera, raffiguranti San Bonaventura e probabilmente papa Clemente XIII. Tutte le sculture provengono dalla bottega dei Bonazza. Affiancato sul lato sinistro della chiesa, un campanile con una cella formata da quattro monofore dotate di timpano arcuato.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno, a unica navata, presenta pareti scandita da paraste ioniche e ornate da altari settecenteschi in marmi policromi. In fondo il presbiterio accoglie un coro ligneo e un organo. Una volta a botte ribassata copre la navata. I dipinti posti sugli altari appartengono a mani diverse: la Natività della Vergine attribuita a Dario Varotari (1590), come pure gli altri dipinti realizzati da Pietro Damini, Girolamo Brusaferro e Antonio Marini, tra i secolo XVII e XVIII.
Ai lati dell'altare maggiore sono collocate due notevoli statue marmoree di San Domenico e di San Vincenzo Ferreri, scolpite da Giovanni Bonazza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francesca Andreotta, Porte aperte all’Oratorio di S. Maria delle Grazie: il restauro come memoria storica, su Ecopolis Newsletter, 28 settembre 2017. URL consultato il 6 novembre 2022.
- ^ Programma Work Experience SaveArt, su IVBC - Istituto Veneto per i Beni Culturali, 26 febbraio 2020. URL consultato il 6 novembre 2022.
- ^ Nuova casa per la Fondazione OPV: l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie accoglierà la sala prove e gli uffici, su PadovaOggi. URL consultato il 6 novembre 2022.
- ^ Concessione d'uso immobile "Ex oratorio di S. Maria delle Grazie" in favore della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto - determinazioni, su sac3.halleysac.it, 3 ottobre 2022. URL consultato il 6 novembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bresciani Alvarez, Chiesa di S.Maria delle Grazie in Architettura a Padova, a cura di G. Lorenzoni, G. Mazzi, G. Vivianetti, introduzione di L. Puppi, Padova, Il poligrafo, 1999, pp.309-325;
- C.Gasparotto, Il Convento e la Chiesa di S. Agostino dei Domenicani in Padova, Firenze, Memorie domenicane, 1967, pp.132-133.
- A. De Marchi, Nuova guida di Padova e i suoi dintorni, Padova, Felice Rossi, 1855, p.101.
- G. Toffanin, Cento chiese padovane scomparse, Padova, Programma, [1988], pp.102-103.
- Padova. Basiliche e chiese, a cura di C. Bellinati e L. Puppi
- Guida di Padova, arte e storia tra via e piazze, a cura di L. Puppi, G. Toffanin, Trieste, 1983.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria delle Grazie
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Monastero di S. Maria delle Grazie, su movio.beniculturali.it.
- Spes - Servizi alla Persona Educativi e Sociali.
- Porte aperte all’Oratorio di S. Maria delle Grazie: il restauro come memoria storica, su ecopolis.legambientepadova.it.