Compagnia militare privata

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Una compagnia militare privata (in acronimo CMP) è un'impresa che fornisce consulenze o servizi specialistici di natura militare, talora assimilabili alle prestazioni dei mercenari.[1]

Per riferirsi a questa realtà sono anche utilizzate le espressioni della lingua inglese: private military company, private security contractors (PSCs), private military corporations, private military firms, military service providers.

Soldato statunitense in mezzo a due contractors in Iraq
Lo stesso argomento in dettaglio: Mercenario.

Tali enti hanno cominciato a essere costituiti tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo; prima i fenomeni di combattenti privati erano assimilabili alla figura del mercenario, i quali a volte agivano per conto proprio, oppure spesso al soldo di sovrani nazionali, come i condottieri italiani, oppure i mercenari svizzeri e i lanzichenecchi, fenomeni largamente diffusi durante il medioevo e il rinascimento.

I casi più noti riguardano l'impiego degli stessi in diversi conflitti a partire dalla fine del XX secolo come le guerre jugoslave, la guerra in Afghanistan e la guerra in Iraq, la guerra civile siriana e la guerra dell'Ucraina orientale. A partire dall'inizio del XXI secolo gli Stati Uniti d'America hanno progressivamente aumentato il ricorso all'impiego di tali enti; nel 2003 si stimava giro d'affari delle CMP superasse i 100 miliardi di dollari annui.[2]

Caratteristiche generali

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Industria della difesa.

Queste imprese, spesso definite in lingua inglese come contractors, forniscono personale ma anche consulenze e servizi specialistici, anche se in molti paesi del mondo questa attività è espressamente vietata e sanzionata dalla legge. Sono anche definite security contractors, ossia per identificare soggetti che operino nell'industria della difesa con funzioni principalmente nel campo della sicurezza di persone e beni.

Sono a volte incluse nei fornitori di servizi per la difesa (supply contractors). Tuttavia, detti fornitori nella maggior parte dei casi procurano soprattutto equipaggiamento specializzato ed eventualmente anche personale, laddove le CMP forniscono personale dotato di speciali attitudini operativo-tattiche, compresa, a volte, un'effettiva pregressa esperienza di combattimento.

Casistica d'impiego

[modifica | modifica wikitesto]
Contractor britannico insieme ad un soldato afghano

Possono essere impiegate per vari scopi e/o motivazioni, soprattutto politiche ed economiche più che militari; tuttavia dal punto di vista politico l'utilizzo di forze armate non regolari potrebbe essere scelto per non esporre un determinato Stato a particolari conseguenze nel campo della politica internazionale, anche se spesso l'utilizzo si riduce alla tutela di determinati obiettivi sul territorio o di vigilanza degli stessi.

Altro esempio in cui esse operano sono i conflitti a bassa intensità, situazioni in cui il dispiegamento di forze armate regolari potrebbe apparire politicamente, diplomaticamente, o economicamente troppo rischioso.

Servizi offerti

[modifica | modifica wikitesto]
Automobile della vigilanza privata negli Stati Uniti

I servizi e le consulenze coprono quelli tipicamente svolti da imprese di vigilanza privata, ma molto spesso in scala ridotta. Spesso le CMP sono utilizzate per addestrare o integrare le forze armate al servizio dei governi, ma non è raro il caso che siano assoldate da altre imprese private; oppure in attività di sorveglianza e/o tutela di beni o di persone.

Disciplina normativa nel mondo

[modifica | modifica wikitesto]
Militari e contractors in azione
Lo stesso argomento in dettaglio: Convenzioni di Ginevra, Diritto bellico e Prigioniero di guerra.

Lo status giuridico del personale impiegato presso queste imprese, secondo le convenzioni di Ginevra, è totalmente diverso da quello del personale di tipo militare che presta servizio in una forza armata regolare, non essendo soggetti né agli obblighi né ai diritti previsti per le milizie regolari.

I contractors possono anche non agire secondo il diritto bellico ed il diritto internazionale umanitario e, se catturati, non vengono necessariamente riconosciuti come prigionieri di guerra. Il personale impiegato in tali enti che utilizzi la forza offensiva in una zona di conflitto potrebbe essere considerato "combattente illegittimo", con riferimento alle convenzioni di Ginevra.

Diritto internazionale

[modifica | modifica wikitesto]

La Terza Convenzione di Ginevra (GCIII) del 1949 non riconosce la differenza tra fornitori della difesa e CMP; definisce una categoria chiamata supply contractors. Se questi ultimi siano stati muniti (dall'esercito cui si affiancano) di un valido documento identificativo, hanno diritto allo status di prigioniero di guerra in caso di cattura. (GCIII Articolo 4.1.4).

Se il contractor partecipa ai combattimenti, comunque, può essere classificato come mercenario (Protocol I Additional to the Geneva Conventions (Protocol I) Articolo 47.c), a meno che non ricada in un'esenzione alla clausola dell'articolo 47. Se i contractors catturati vengono riconosciuti mercenari, sono combattenti illegittimi, e perdono il beneficio di essere considerati prigionieri di guerra.

Con la ratifica della convenzione delle Nazioni Unite del 4 dicembre 1989 sull'utilizzo di mercenari - avvenuta con legge 12 maggio 1995 n. 210 - l'attività posta in essere da tali enti è fuorilegge. Conseguentemente quindi, se posta in essere, esporrebbe verosimilmente i responsabili alle sanzioni di cui agli artt. 244 e 288 del codice penale italiano, modificati dalla legge di ratifica del 1995:

Art. 244

«Chiunque, senza l’approvazione del Governo, fa arruolamenti o compie altri atti ostili contro uno Stato estero, in modo da esporre lo Stato italiano al pericolo di una guerra, è punito con la reclusione da sei a diciotto anni; se la guerra avviene, è punito con l’ergastolo. Qualora gli atti ostili siano tali da turbare soltanto le relazioni con un Governo estero, ovvero da esporre lo Stato italiano o i suoi cittadini, ovunque residenti, al pericolo di rappresaglie o di ritorsioni, la pena è della reclusione da tre a dodici anni. Se segue la rottura delle relazioni diplomatiche, o se avvengono le rappresaglie o le ritorsioni, la pena è della reclusione da cinque a quindici anni.»

Art. 288:

«Chiunque nel territorio dello Stato e senza approvazione del Governo arruola o arma cittadini, perché militino al servizio o a favore dello straniero, è punito con la reclusione da quattro a quindici anni. La pena è aumentata se fra gli arruolati sono militari in servizio, o persone tuttora soggette agli obblighi del servizio militare.»

Stati Uniti d'America

[modifica | modifica wikitesto]

Il fondamento normativo in tema è il Logistics Civil Augmentation Program (detto anche LOGCAP), un programma avviato dall'esercito degli Stati Uniti nel dicembre 1985 - attualmente supervisionato dallo United States Army Sustainment Command - che consente all'esercito di ottenere supporto ricorrendo al contributo di personale fornito da particolari imprese, a sostegno delle attività militari. Gli USA, tra l'altro, non hanno ratificato il "Protocollo I" delle convenzioni di Ginevra perché esso non richiede ai combattenti di attenersi alla convenzione per ottenerne le relative garanzie.

Il Center for Public Integrity ha riferito che, dal 1994, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha stipulato 3601 contratti, per un valore di 300 miliardi di dollari, con CMP americane.[senza fonte]

Dal 1999, diciassette fra le più importanti CMP USA hanno erogato 12,4 milioni di dollari nelle campagne elettorali per il Congresso degli Stati Uniti o per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti.[2] Nel 2007, durante la guerra in Iraq l'uccisione di civili da parte di alcuni membri delle CMP ha sollevato la possibilità che tali soggetti potessero essere considerati "combattenti illegittimi".[3]

CMP statunitensi

[modifica | modifica wikitesto]

Halliburton, Bechtel, Fluor, Intercon, American Security Group, Wackenhut, Blackwater USA.

Alpha Point Security Twain Harte, California Per lo più clienti privati Sicurezza armata, UAV-intelligence e consulenza, difesa e contrasto da pirateria e terrorismo.
AirScan Titusville, FL Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America, US Air Force, NASA, United States Forest Service, National Test Pilot School, National Response Corporation, Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti d'America, United States Bureau of Reclamation, Arkansas, Florida, Illinois, Louisiana, Missouri, New Jersey, Pennsylvania, e Virginia Occidentale, Maximum Protective Services, ECOPETROL (la compagnia petrolifera statale della Colombia), Occidental Petroleum, Cabinda Gulf Oil Company (Angola), SONANGOL (la compagnia nazionale del petrolio dell'Angola) Sorveglianza aerotrasportata e sicurezza privata.
Academi Moyock, NC Iraq
Airborne Tactical Advantage Company ATAC, vedi https://atacusa.com/index.html Archiviato il 21 ottobre 2021 in Internet Archive.
Berodt Dynamics Iowa defense contractor
Braddock Dunn & McDonald (BDM) defense contractor di vecchia data acquistato a metà anni '90 dalla TRW e ceduta a Northrop Grumman in dicembre 2002
C3 Defense, Inc. Atlanta, GA USA Clienti da America Latina, Medio Oriente, Africa defense contractor, intelligence, armi leggere, formazione e addestramento
California Analysis Center, Incorporated (CACI) Arlington, VA
Critical Intervention Services Clearwater, FL Agenzia di sicurezza paramilitare.
Custer Battles McLean, Virginia
Defion Internacional,
Draken International,
DynCorp, Falls Church, VA
Eastern Cross Iraq, Medio Oriente
Elite Security Corps
Global Solutions[4]: Carmel, IN Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti, Honduras (bandiera) Honduras, Iraq (bandiera) Iraq
ITT Corporation White Plains, NY
ISCS International
International Security Instructors River Edge, NJ
Kellogg Brown and Root Houston, TX Ex divisione commerciale di Halliburton
Landmine Sourcing - Global PMC Recruiters
Military Professional Resources Inc. (MPRI) Alexandria, VA
ManTech International Corporation
Northbridge Services Group Turkmenistan, Somalia, Nigeria
Northrop Grumman Los Angeles, CA
Overwatch Protection Solutions International
Paratus World Wide Protection Charlotte, NC Iraq
Ronin Worldwide Executive Protection, LLC Dearborn, MI
SCG International Risk Fairfax, VA
Sharp End International Impiega prevalentemente ex istruttori delle forze speciali australiane e neozelandesi
SkyLink USA, affiliated with SkyLink Aviation[5] Herndon, VA
SOS Temps, Inc Fondata da Richard Marcinko, già membro Navy SEAL.
Spartan Consulting Group Los Angeles, CA
Tactical Air Support Reno, NV Fondata da Rolland C. Thompson e presente sul Reno-Stead Airport
Tactical Response Services Tampa, FL Agenzia di sicurezza paramilitare
Titan Corporation San Diego, CA Benin
Top Cat Marine Security Malverne, NY Sicurezza marittima
Triple Canopy, Inc. Herndon, Virginia Sudamerica, Iraq
Vinnell Corporation Fairfax, Virginia Turchia, Arabia Saudita
VIP Investigations & Protective Services Inc.
EUBSA BV Inc. STOP units - Special Tactics and OPerations Beaverton (Oregon)
Pathfinder Security Services Casper, Wyoming, USA Settore estrattivo, soprattutto negli USA

CMP britanniche

[modifica | modifica wikitesto]

CMP israeliane

[modifica | modifica wikitesto]

CMP sudafricane

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Peter W. Singer, Outsourcing War, in Foreign Affairs, 1º marzo 2005 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
  2. ^ a b Barry Yeoman, Soldiers of Good Fortune, Mother Jones, 1º giugno 2003. URL consultato l'8 maggio 2007.
  3. ^ Julian E. Barnes, America's own unlawful combatants?, su latimes.com, Los Angeles Times, 15 ottobre 2007. URL consultato il 28 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2014).
  4. ^ (EN) Honduras: Iraq mercenaries recruited, blog off World War 4 Report
  5. ^ SkyLink Air and Logistic Support (USA) Inc. Archiviato l'8 novembre 2007 in Internet Archive., Center for Public Integrity report
  • Contractor, Giampiero Spinelli Mursia Editore, 2009, ISBN 978-88-425-4390-9.
  • Gabriella Pagliani, Il mestiere della guerra. Dai mercenari ai manager della sicurezza, Milano, Franco Angeli, 2003, ISBN 88-464-5044-2.
  • Mercenari S.p.A, di Vignarca Francesco, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (collana Futuropassato), agosto 2004.
  • The Market for Force: The Consequences of Privatizing Security, by Deborah D. Avant, George Washington University, agosto 2005, ISBN 0-521-61535-6
  • Private Armies and Military Intervention, David Shearer, aprile 1998, ISBN 0-19-829440-9.
  • Corporate Warriors: The Rise of the Privatized Military Industry, Peter W. Singer, Cornell University Press, marzo 2004, ISBN 0-8014-8915-6.
  • Antiterrorsystem, di Arik Brillstein, Engel Publishing, 2005, ISBN 3-938547-00-6.
  • Privatising Security: Law, Practice and Governance of Private Military and Security Companies, diFred Schreier and Marina Caparini, DCAF Occasional Paper 6, The Geneva Centre for the Democratic Control of Armed Forces, marzo 2005.
  • Soldiers of Misfortune – Is the Demise of National Armies a Core Contributing Factor in the Rise of Private Security Companies?, di Stephan Maninger, in Kümmel, Gerhard and Jäger, Thomas (Hrsg.) Private Security and Military Companies: Chances, Problems, Pitfalls and Prospects, VS Verlag für Sozialwissenschaften, Wiesbaden, 2007, ISBN 978-3-531-14901-1.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 77053 · LCCN (ENsh2008005735 · BNE (ESXX5178956 (data) · BNF (FRcb16531372d (data) · NDL (ENJA01162522