David Shahar
David Shahar (Gerusalemme, 17 giugno 1926 – Parigi, 2 aprile 1997) è stato uno scrittore israeliano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]David Shahar nasce il 17 giugno 1926 a Gerusalemme da una famiglia ebrea ortodossa residente nella città da 5 generazioni e compie gli studi di psicologia e letteratura ebraica all'Università Ebraica di Gerusalemme[1].
Pubblica la sua prima opera, la raccolta di racconti Al Ha-Ḥalomot nel 1955 e in seguito dà alle stampe altre short-stories, libri per ragazzi e romanzi tra i quali si ricorda la monumentale opera composta da 8 volumi e scritta nel'arco di trent'anni Heikhal ha-Kelim ha-Shevurim[2].
Presidente per alcuni anni della Hebrew Writers' Association, vive tra Gerusalemme e Parigi e viene particolarmente apprezzato in Francia, paese che gli dedica il Prix Médicis étranger e la classe di Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere[3].
Muore a Parigi all'età di 71 anni il 2 aprile 1997 in seguito a un edema polmonare acuto[4].
Opere tradotte in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- La guerra di Riki (Riki un enfant a Jerusalem, 1987), Trieste, Einaudi ragazzi, 1995 traduzione di Patrizia Varetto ISBN 88-7926-187-8.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Prix Médicis étranger: 1981 vincitore con Le Jour de la comtesse
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Tudor Parfitt, Obituary: David Shahar, su independent.co.uk, 15 aprile 1997. URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ (EN) Biografia e opere pubblicate, su jewishvirtuallibrary.org. URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ (EN) Scheda dello scrittore, su ithl.org.il. URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ (FR) Antoine de Gaudemar, David Shahar, le dernier jour d'un conteur. L'écrivain israélien, auteur du «Palais des vases brisés», est mort à Paris, su next.liberation.fr, 4 aprile 1997. URL consultato il 14 agosto 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Profilo dello scrittore, su prabook.com. URL consultato il 14 agosto 2019.
- (FR) Introduzione all'autore, su babelio.com. URL consultato il 14 agosto 2019.
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