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Encephalartos ghellinckii

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Encephalartos ghellinckii
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereEncephalartos
SpecieE. ghellinckii
Nomenclatura binomiale
Encephalartos ghellinckii
Lem., 1867

Encephalartos ghellinckii Lem., 1867 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Sudafrica.[2]

È una cicade con fusto eretto o talora decombente, alto sino a 3 m e con diametro di 30–40 cm; spesso fusti secondari si originano da polloni che sorgono alla base del fusto principale.[3]

Le foglie, pennate, arcuate, lunghe 70–100 cm, sorrette da un picciolo tomentoso lungo 20–25 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono composte da circa 130 paia di foglioline lanceolate, con margine intero ed apice acuto, lunghe mediamente 8–14 cm.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano da 2 a 7 coni cilindrici, lunghi circa 20–25 cm e larghi 6–7 cm, peduncolati, di colore bruno, tomentosi, ed esemplari femminili che presentano da 2 a 5 coni ovoidali, lunghi 22–25 cm e con diametro di 12–15 cm, più o meno del medesimo colore di quelli maschili.

I semi sono ovoidali, lunghi 25–35 mm, ricoperti da un tegumento giallo oro.

Distribuzione e habitat

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E. ghellinkii è un endemismo delle province sudafricane del KwaZulu-Natal e della provincia del Capo orientale.[1]

L'habitat varia dalle praterie montane alle falesie di arenaria con vegetazione arbustiva tipica del fynbos, da 700 a 2.400 m di altitudine.

Conservazione

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La IUCN Red List classifica E. ghellinckii come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[4]

  1. ^ a b c (EN) Donaldson, J.S. 2010, Encephalartos ghellinckii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Encephalartos ghellinckii Lem. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 24 novembre 2020.
  3. ^ Whitelock 2002, pp.196-197.
  4. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Encephalartos ghellinckii, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
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