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Fede Arnaud

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Fede Arnaud negli anni 1944-45

Fede Arnaud Pocek (Venezia, 28 maggio 1920Roma, 8 luglio 1997) è stata una sceneggiatrice e direttrice del doppiaggio italiana.

Nacque a Venezia. Dopo aver frequentato negli anni trenta l'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, lavorò come aiuto regista a partire dal 1940 per registi quali Amleto Palermi, Mario Mattoli e altri, nonché come sceneggiatrice e dialoghista dal 1951 al 1964 per una ventina di film. In gioventù, dopo aver fatto parte del settore sportivo femminile dei Gruppi Universitari Fascisti, aderì alla Repubblica Sociale Italiana e divenne prima funzionario del Ministero dell'Economia Corporativa e poi guida del Servizio Ausiliario Femminile della Xª Flottiglia MAS[1]. Durante il servizio nella Xª MAS fu inviata in Valcasotto da Umberto Bardelli per mediare la liberazione dei comandanti della 1ª e 2ª compagnia del Battaglione "Barbarigo" che erano stati presi prigionieri dai partigiani autonomi del maggiore Mauri insieme ad altri due marinai[2][3]. La Arnaud che si era lasciata prendere prigioniera dai partigiani, dopo aver spiegato che il reparto si trovava in Piemonte in addestramento e che presto sarebbe partito per il fronte, fu rilasciata subito dopo la partenza del Barbarigo[4].

Nel dopoguerra si occupò sia della post-sincronizzazione dei film italiani che del doppiaggio di film stranieri: infatti fu tra i fondatori della Cine Video Doppiatori nel 1970, rimarrà fino al 1977 dopo le sue dimissioni. Dal 1977 al 1991 fu direttrice di doppiaggio per la Società Attori Sincronizzatori.

Morì a Roma nel 1997.

Aiuto regista

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Sceneggiatura

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Direzione del doppiaggio

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Fede Arnaud ha diretto il doppiaggio, tra gli altri di:

  1. ^ lupodiselva, Fede Arnaud Pocek "S.A.F. X Flottiglia MAS", su donnesocialistenazionali.wordpress.com, 1º maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
  2. ^ Casadio, p. 285.
  3. ^ Antonio Pannullo, Fede Arnaud, dalle ausiliarie della Decima all’amore per il cinema (video), su secoloditalia.it, Secolo d'Italia, 8 luglio 2015.
  4. ^ Casadio, p. 286.
  • Massimiliano Capra Casadio, Storia della Xª Flottiglia MAS 1943-1945, Milano, Mursia, 2016.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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