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Francesco Rapisardi

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Francesco Rapisardi

Francesco Rapisardi (Catania, 14 ottobre 1842Catania, 3 settembre 1936) è stato un architetto, scrittore, poeta e matematico italiano.

Nato a Catania figlio di Giuseppe Rapisardi e di Rosaria de Luca, (fratello di Michele) compì gli studi di geometria ed algebra superiore col prof. Ignazio Landolina (1822-1879)[1][2], del calcolo differenziale ed integrato col prof. Giuseppe Zurria. Si laureò in Architettura nell'Università di Catania il 2 luglio 1862.

A 16 anni cominciò a dare privatamente lezioni di matematica, a diciotto anni insegnò algebra, geometria, trigonometria e contabilità nel collegio Cutelli, ebbe l'incarico d'ingegnere del Cimitero[3] e di presidente della Commissione d'arte, nel 1881 partì per Firenze, e vi rimase circa 10 anni interamente appartato dal mondo, perché continuamente tormentato di oftalmia.

Nel 1876, insieme con l'ing. Filadelfo Fichera, diresse i lavori che si fecero per le feste in occasione della traslazione delle ceneri di Vincenzo Bellini da Parigi a Catania.

«Il Prof. Francesco Rapisardi è una vera illustrazione della scienza Siciliana. Egli ha legato indissolutamente il suo nome alla patria letteratura morale e a quella scientifica.»

  • Scherzi morali, Catania, 1868 Internet Archive
  • Uno sguardo agli algebristi italiani, Novara, 1878
  • Specchio di virtù, precetti ed esempi: Prima edizione, Milano, Fratelli Treves, editori, 1877, seconda edizione, Firenze, G, B, Paravia, editore, 1888; terza edizione, Catania, un vol, in 8. di pag. 616-X N. Giannotta, editore, 1901
  • Scarabocchi (versi d'occasione). un vol. 16 di pag. 210, Milano, G. Ottino-editore, 1881
  • Elementi di Planimetria e Stereometria—un vol. in 8, di pag.XI-459-1884, il primo trattato di geometria pubblicato a Catania con 351 figure intercalate nel testo
  • La guida del galantuomo - Milano - 1887 (in prima edizione)
  • La guida del galantuomo - FirenzePrato - 1888 (in seconda edizione riveduta e integrata)
  • Memorie biografiche di Giuseppe Zurria. (negli atti dell'Accademia Gioenia), Catania, 1902
  • Elogio di Emanuele Rapisardi, co' tipi di M. Galati 1903
  1. ^ Irene Donatella Aprile (a cura di), Catania 1870-1939: cultura memoria tutela, Palermo: Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana, 2011
  2. ^ Fulvia Caffo (a cura di) Carmelo e Salvatore Sciuto-Patti: archivi di architettura tra '800 e '900, Palermo: Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana, 2015, p. 80.
  3. ^ Vittorio Percolla, Carmelo Sciuto-Patti: architettura, ricerca, rappresentazione, in Fulvia Caffo (a cura di) Carmelo e Salvatore Sciuto-Patti: archivi di architettura tra '800 e '900, p. 49-81

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Controllo di autoritàVIAF (EN219488443 · ISNI (EN0000 0004 2339 6941 · SBN PALV041722