Vai al contenuto

Gaio Flaminio (console 187 a.C.)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gaio Flaminio
Console della Repubblica romana
Nome originaleGaius Flaminius
GensFlaminia
PadreGaio Flaminio Nepote
Consolato187 a.C.

Gaio Flaminio (in latino: Gaius Flaminius; fl. 210 a.C.-181 a.C.) è stato un politico romano.

Figlio del console Gaio Flaminio Nepote, sconfitto da Annibale ed ucciso nella battaglia del Trasimeno.

Fu questore nel 210 a.C. in Spagna con Publio Cornelio Scipione.[1]. L'anno successivo prese parte all'assedio di Cartagena, raccogliendo e catalogando il bottino di guerra.[2]

Nel 196 a.C. era edile curule e distribuì alla popolazione romana una gran quantità di grano, che gli era stata fornita dai siciliani come dono di gratitudine in ricordo del padre.

Nel 193 a.C. fu nominato pretore e gli fu assegnata la provincia della Spagna Citeriore.

Nel 187 a.C. fu eletto console, mentre nel 181 a.C. fu uno dei triumviri fondatori di Aquileia.

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne
Romanzi storici

Predecessore Fasti consulares Successore
Gaio Livio Salinatore
e
Marco Valerio Messalla
(187 a.C.)
con Marco Emilio Lepido
Spurio Postumio Albino
e
Quinto Marcio Filippo