Gaio Flaminio (console 187 a.C.)
Aspetto
Gaio Flaminio | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Gaius Flaminius |
Gens | Flaminia |
Padre | Gaio Flaminio Nepote |
Consolato | 187 a.C. |
Gaio Flaminio (in latino: Gaius Flaminius; fl. 210 a.C.-181 a.C.) è stato un politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del console Gaio Flaminio Nepote, sconfitto da Annibale ed ucciso nella battaglia del Trasimeno.
Fu questore nel 210 a.C. in Spagna con Publio Cornelio Scipione.[1]. L'anno successivo prese parte all'assedio di Cartagena, raccogliendo e catalogando il bottino di guerra.[2]
Nel 196 a.C. era edile curule e distribuì alla popolazione romana una gran quantità di grano, che gli era stata fornita dai siciliani come dono di gratitudine in ricordo del padre.
Nel 193 a.C. fu nominato pretore e gli fu assegnata la provincia della Spagna Citeriore.
Nel 187 a.C. fu eletto console, mentre nel 181 a.C. fu uno dei triumviri fondatori di Aquileia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.2 p. 168 Archiviato il 13 dicembre 2010 in Internet Archive.
- ^ Livio, XXVI, 47.8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana (Ῥωμαϊκά), VII e VIII. Versione in inglese qui Archiviato il 20 novembre 2015 in Internet Archive..
- (GRC) Polibio, Storie (Ἰστορίαι), III-XV. Versioni in inglese disponibili qui e qui.
- (LA) Tito Livio, Ab Urbe condita libri, XXI-XXX.
- Fonti storiografiche moderne
- Giovanni Brizzi, Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio, Bologna, Patron, 1997, ISBN 978-88-555-2419-3.
- André Piganiol, Le conquiste dei romani, Milano, Il Saggiatore, 1989.
- Howard H.Scullard, Storia del mondo romano. Dalla fondazione di Roma alla distruzione di Cartagine, vol.I, Milano, BUR, 1992, ISBN 88-17-11574-6.
- Romanzi storici
- Santiago Posteguillo, L'Africano, Casale Monferrato, Piemme, 2014, 978-8856632958.