Giorgio Squinzi
Giorgio Squinzi | |
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Giorgio Squinzi nel 2012 | |
Presidente di Confindustria | |
Durata mandato | 23 maggio 2012 – 25 maggio 2016 |
Predecessore | Emma Marcegaglia |
Successore | Vincenzo Boccia |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in Chimica industriale |
Giorgio Squinzi (Cisano Bergamasco, 18 maggio 1943 – Milano, 2 ottobre 2019[1]) è stato un imprenditore, chimico e dirigente sportivo italiano, amministratore unico di Mapei, azienda fondata dal padre Rodolfo nel 1937, e presidente di Confindustria dal 2012 al 2016. Inoltre, è stato patron della squadra di ciclismo della Mapei e del club di calcio del Sassuolo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1943 a Cisano Bergamasco, dove la famiglia è sfollata a causa della guerra, ha una sorella che poi diventerà avvocato. Giorgio Squinzi cresce a Milano, studia al liceo scientifico Vittorio Veneto e nel pomeriggio trascorre molto tempo nella stanza che si trova al piano di sotto di casa sua e che funge da laboratorio chimico della piccola azienda di materiali ausiliari per l'edilizia e l'industria fondata nel 1937 dal padre Rodolfo alla periferia di Milano con appena tre dipendenti.[2][3] E lì scopre l'adesivo più adatto per la ceramica, l'Adesilex P9, la prima generazione di questa colla.
Nel 1969 si laurea in Chimica industriale all'Università Statale di Milano e affianca subito il padre in azienda, contribuendo a dare una prima svolta nella storia della Mapei con la scoperta del P22, una colla preconfezionata quando fino ad allora i posatori di pavimenti erano costretti a confezionare di volta in volta sul posto la tradizionale malta cementizia necessaria.[4] Emergono così i primi due punti di forza dell'azienda: l'innovazione e la specializzazione dei prodotti, adatti per ogni tipo di rivestimenti e pavimenti, dal linoleum alla moquette.
Attività imprenditoriale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1976 la Mapei fornisce gli adesivi a base poliuretanica (quindi insensibili all'umidità) per la posa delle piste di atletica in Sportiflex delle Olimpiadi di Montreal (e successivamente di tutte le altre). Due anni dopo viene aperto un piccolo stabilimento, il primo all'estero, proprio in Canada. E da allora, con Giorgio Squinzi alla guida dell'azienda dal 1980, inizia la internazionalizzazione della Mapei - il terzo punto di forza dell'azienda - dovuto ad un fatto molto semplice: la produzione di adesivi e prodotti chimici per l'edilizia non può essere svolta a più di 500 chilometri di distanza per evitare che i costi di trasporto li portino fuori mercato.[5] Una internazionalizzazione realizzata con una precisa strategia: ogni stabilimento deve avere un proprio laboratorio di ricerca e deve essere guidato da una persona del luogo, in grado quindi di interpretare le esigenze locali. Un modello culturale che in cinquant'anni ha fatto della Mapei una multinazionale leader negli adesivi e prodotti chimici per l'edilizia presente in 81 Paesi con 10.000 dipendenti.[6][7]
Allergico alla Borsa, Giorgio Squinzi non ha mai distribuito dividendi ma ha sempre reinvestito in azienda (amava ripetere "famiglia povera, azienda ricca"), non ha mai licenziato né fatto ricorso alla cassa integrazione, non ha mai chiuso un bilancio in perdita.[6]
Nel 2002 riceve la laurea ad honorem in Ingegneria chimica dal Politecnico di Milano.
Presidenza di Confindustria
[modifica | modifica wikitesto]Il 22 marzo 2012 è designato presidente di Confindustria[8], carica che gli viene assegnata il 23 maggio[9] e che termina il 25 maggio 2016[10]. È stato presidente di Federchimica e vicepresidente di Assolombarda,[11] per 12 anni vicepresidente degli industriali con delega alla ricerca e all'innovazione,[12] è stato anche il primo imprenditore nominato presidente del Cetif, l'associazione dell'industria chimica europea che raccoglie circa 30.000 aziende e che fino ad allora era stata sempre guidata da manager.[6] Il 29 aprile 2016 è stato nominato presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo 24 Ore, per poi dimettersi il 1º ottobre dello stesso anno a causa del bilancio in rosso e delle polemiche del Comitato di redazione[13].
Il programma del mandato di Squinzi in Confindustria, parte dall'obiettivo di combattere la prepotenza della finanza per ridare centralità all'industria e al settore manifatturiero. Tra gli altri obiettivi: liberalizzazioni, credito, infrastrutture, riforma fiscale, semplificazione amministrativa mediante la riduzione degli oneri burocratici a carico delle imprese e flessibilità delle regole nelle relazioni industriali.[14][15][16][17].
Nel giugno 2014 Squinzi rilancia il dibattito politico per la deroga ai vincolo di bilancio europei - come il tetto del 3% al rapporto deficit/PIL - e a favore dell'emissione di Eurobond a lungo termine per finanziare infrastrutture[18] e la ricerca, intesi come un gap strategico[19], e come i due principali fattori del vantaggio competitivo[20] del sistema Italia.
In previsione di una futura costituzione degli Stati Uniti d'Europa, la BCE è stata associata al ruolo di "Banca Federale che da più parti si era detto essere una delle condizioni essenziali per il rilancio della crescita e dell'integrazione delle economie continentali"[21], concretizzatosi nell'immissione di liquidità a sostegno dell'economia reale[22].
Impegno nello sport
[modifica | modifica wikitesto]Appassionato di ciclismo, il padre Rodolfo era stato per qualche anno professionista di questo sport e la sua azienda ha sponsorizzato per dieci anni la squadra professionistica Mapei. Deluso dai frequenti casi di doping occorsi nella disciplina, decide di lasciare la squadra; prosegue comunque l'impegno nello sport creando a Olgiate Olona il centro Mapei Sport per la ricerca scientifica applicata alla pratica agonistica.[23]
Grande tifoso del Milan, dal 2002 fino alla morte è stato il proprietario della squadra calcistica del Sassuolo, che ha condotto dalla Serie C2 alla Serie A, fino alla qualificazione all'Europa League nel 2016.[23]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1970 si sposa con Adriana Spazzoli, romagnola di Forlì, laureata in scienze politiche all'Università di Bologna con Romano Prodi e in seguito sua stretta collaboratrice, responsabile marketing dell'azienda e direttrice del periodico Realtà Mapei. Il matrimonio è celebrato nella chiesa di Polenta presso Bertinoro (Forlì). Anche in ricordo di ciò, la Mapei partecipa successivamente ai restauri del monumento avviati a partire dal 2009[24] e conclusi nel 2012.[25] Dal matrimonio nascono due figli, entrambi in azienda: Marco (1971), laureato in chimica industriale, e Veronica (1972), laureata in scienze politiche e MBA alla Bocconi.
Squinzi muore il 2 ottobre 2019 all'ospedale San Raffaele di Milano dopo una lunga malattia all'età di 76 anni.[26] Il 22 novembre dello stesso anno muore anche sua moglie Adriana, da tempo malata.[27] Il 2 novembre 2020 i loro nomi sono stati iscritti nel Famedio di Milano.[28]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 1998[30]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ F. Q., Giorgio Squinzi morto: aveva 76 anni. Ex presidente Confindustria, era proprietario di Mapei e del Sassuolo calcio, in il Fatto Quotidiano, 2 ottobre 2019. URL consultato il 2 ottobre 2019.
- ^ Biografia di Giorgio Squinzi, su ingegnie.altervista.org. URL consultato il 6 ottobre 2013 (archiviato l'8 ottobre 2013).
- ^ Alberto Mazzuca, op.cit., pp. 257-263
- ^ Alberto Mazzuca, op. cit., p.259
- ^ Alberto Mazzuca, op. cit., p. 259
- ^ a b c Paola Pica, Addio a Squinzi, industriale-galantuomo, campione della chimica made in Italy, su corriere.it, 2 ottobre 2019. URL consultato l'8 ottobre 2019.
- ^ Realtà Mapei, numero 139, novembre-dicembre 2016.
- ^ Confindustria, Squinzi: «Sarò il presidente di tutti», su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 6 ottobre 2013.
- ^ Confindustria, Giorgio Squinzi eletto presidente con il 94% dei consensi, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 6 ottobre 2013.
- ^ Confindustria, il passaggio di consegne da Squinzi a Boccia, su Repubblica.it, 9 aprile 2016. URL consultato il 2 ottobre 2019 (archiviato il 2 ottobre 2019).
- ^ Giorgio Squinzi, patron della Mapei con la passione del calcio, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 6 ottobre 2013 (archiviato il 10 giugno 2015).
- ^ La Chimica al vertice di Confindustria, in La Chimica & l'Industria, n. 4, maggio 2012, p. 12-13.
- ^ Sole 24 Ore, Squinzi si dimette, 1º ottobre 2016. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ Confindustria, Squinzi presidente, su lastampa.it, La Stampa, 19 aprile 2012. URL consultato il 6 ottobre 2013.
- ^ Squinzi, la riforma del lavoro non convince Troppe tasse, la spending review non basta, su repubblica.it, Repubblica, 24 maggio 2012. URL consultato il 6 ottobre 2013 (archiviato il 27 maggio 2012).
- ^ Riccardo Gallo, Di priorità ce n'è una sola, su espresso.repubblica.it, L'Espresso. URL consultato il 6 ottobre 2013 (archiviato il 10 giugno 2015).
- ^ Le sei priorità di Squinzi per Confindustria, su businesspeople.it, 17 febbraio 012. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato il 27 aprile 2012).
- ^ Squinzi: Stiamo perdendo due generazioni di giovani. Non è l'Europa giusta, su video.gelocal.it, 17 giugno 2014. URL consultato il 17 settembre 2018.
- ^ Squinzi al Governo: Dateci un Paese normale, vi mostreremo cosa sappiamo fare, 10 febbraio 2014. URL consultato il 17 settembre 2018.
- ^ Manovra, Squinzi: Se anche sforassimo i vincoli europei, su video.repubblica.it, Pavia, 27 ottobre 2014. URL consultato il 17 settembre 2018.
- ^ Ue: Squinzi, riaprire il confronto sugli Eurobond, su liberoquotidiano.it, 9 giugno 2014. URL consultato il 17 settembre 2018.
- ^ Squinzi: i corruttori non possono stare in Confindustria, su ilSole24Ore.com, 9 giugno 2014. URL consultato il 17 settembre 2018.
- ^ a b Un'azienda modello, il ciclismo e il calcio. Ecco chi era il signor Mapei, su gazzetta.it, 3 ottobre 2019. URL consultato l'8 ottobre 2019 (archiviato l'8 ottobre 2019).
- ^ Riapre la chiesa di Polenta, su forlitoday.it. URL consultato il 6 ottobre 2013.
- ^ La Pieve di Polenta torna a splendere: come Dante la decantava, su forlitoday.it. URL consultato il 6 ottobre 2013.
- ^ Redazione ANSA, È morto Giorgio Squinzi, in ANSA, 2 ottobre 2019. URL consultato il 2 ottobre 2019 (archiviato il 2 ottobre 2019).
- ^ Adriana Spazzoli, moglie di Giorgio Squinzi, muore 50 giorni dopo il marito, in La Gazzetta dello Sport, 22 novembre 2019.
- ^ Beatrice Curti, Cimitero Monumentale: 18 nuovi nomi incisi al Famedio, da Franca Valeri a Philippe Daverio, su milanoweekend.it, 3 novembre 2020.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Ambrogino d'Oro a Giorgio Squinzi, su mapei.com, 11 dicembre 2017. URL consultato il 12 febbraio 2023.
- ^ Il nome Squinzi è iscritto insieme a quello della moglie Adriana Spazzoli Iscrizioni al Famedio. Discorso del Presidente del Consiglio Comunale, su Comune di Milano, 2 novembre 2020. URL consultato il 5 aprile 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Mazzuca, Giorgio Squinzi, l'uomo che tiene incollato il mondo in I numeri uno del made in Italy, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-8490-796-9
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giorgio Squinzi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giorgio Squinzi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Squinzi, Giorgio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Giorgio Squinzi, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Registrazioni di Giorgio Squinzi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Giorgio Squinzi, su confindustria.it, Confindustria. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 304633488 · ISNI (EN) 0000 0004 1011 2284 · LCCN (EN) nb2013012704 |
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