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Giuseppe Ohrwalder

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Giuseppe Ohrwalder

Giuseppe Ohrwalder (Lana, 1856Omdurman, 1913) è stato un missionario italiano. Seguì Daniele Comboni in Sudan e venne catturato dalle truppe del Mahdi e fuggì dopo dieci anni di prigionia. Tornato in Italia, raccontò la sua esperienza in un libro autobiografico intitolato I miei dieci anni di prigionia: rivolta e regno del Mahdi in Sudan, che ebbe una grande risonanza e contribuì a far conoscere in Europa la situazione politica sudanese.

Giuseppe Ohrwalder nacque a Lana (oggi Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige) nel 1856. Studiò nel seminario diocesano fino alla fine del liceo. Nel settembre del 1875 si trasferì a Verona per entrare nell'Istituto delle Missioni Africane fondato da Daniele Comboni. Nel 1879 partì per il Cairo e l'8 dicembre 1880 ricevette il presbiterato dallo stesso Comboni. Pochi giorni dopo partì alla volta di Khartoum, in Sudan.

In Sudan Ohrwalder si distinse per l'impegno e la capacità di lavorare con la gente del posto. Alla morte di Comboni, il 10 ottobre 1881, molti missionari proposero di affidare a Ohrwalder le missioni di Sudan ed Egitto; la sua candidatura venne però archiviata per via della giovane età, preferendo quella di padre Giovanni Losi, nato nel 1838.

L'8 gennaio 1882 fu destinato alla missione di Delen, nella zona dei Monti Nuba. Nello stesso anno divenne chiaro che le truppe del Mahdi minacciavano la missione; il personale progettò di fuggire a Fascioda, ma furono traditi da uno scrivano del consolato austriaco, che avvisò i mahdisti dell'imminente evacuazione. La missione fu attaccata prima del previsto; le truppe del Mahdi, che saccheggiarono gli edifici e presero prigionieri i missionari e le suore.

Il 17 settembre 1882 i prigionieri furono condotti all'accampamento del Mahdi che stava assediando El Obeid. Il Mahdi ordinò ai prigionieri di convertirsi all'Islam, e in seguito al loro rifiuto li condannò alla decapitazione. La condanna venne poi sospesa, ma le condizioni di vita dei prigionieri (che erano privi di cibo e di assistenza medica) portarono alla morte di quattro dei missionari catturati.

Per vivere, i missionari facevano piccoli lavoretti che poi vendevano ricavando quel minimo per non morire. I prigionieri vennero fatti andare da un campo all'altro per otto anni fino ad arrivare a Ondurman. Il 29 novembre 1890, Ohrwalder, due suore e una ragazza fuggirono da Omdurman su quattro cammelli. In otto giorni coprirono 700 chilometri. L'8 dicembre arrivarono in territorio egiziano, sani e salvi.

  • Giuseppe Ohrwalder, I miei dieci anni di prigionia: rivolta e regno del Mahdi in Sudan. EMI Bologna.

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