Going for the One

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Going for the One
album in studio
ArtistaYes
Pubblicazione15 luglio 1977
Durata38:49
Dischi1
Tracce5
GenereRock progressivo
EtichettaAtlantic Records
ProduttoreYes
Registrazioneinverno 1976 - primavera 1977
FormatiLP
Certificazioni
Dischi d'oroFrancia (bandiera) Francia[1]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[2]
(vendite: 100 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[3]
(vendite: 500 000+)
Yes - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1978)

Going for the One è l'ottavo album in studio del gruppo progressive inglese Yes.[4][5]

Prodotto per la prima volta dal solo gruppo, fu pubblicato nel 1977,[4] dopo la lunga pausa dovuta ai lavori solisti realizzati da ciascuno dei membri (vedi Olias of Sunhillow, Fish Out of Water, Ramshackled, The Story of I e Beginnings).

L'album vide il ritorno alla tastiere di Rick Wakeman, che nel 1974 aveva abbandonato lasciando il proprio posto a Patrick Moraz.[4]

L'album fu realizzato in Svizzera, a Vevey. Rispetto alle opere precedenti, è caratterizzato da una relativa semplificazione della struttura dei brani, che in Going for the One rientrano quasi tutti nei canoni della "canzone" rock (con l'eccezione della suite Awaken).[4] Anche il rientro di Wakeman nel gruppo coincide con un netto cambiamento nella scelta dello stile e dei suoni delle tastiere; ai minimoog e ai mellotron di un tempo si sostituiscono pianoforte e organo (Wakeman registrò la parte di organo presente nella sezione finale del brano Awaken e in Parallels, suonando lo strumento presente nella chiesa riformata di San Martino, a Vevey, Svizzera).

Dopo molti album illustrati da Roger Dean, gli Yes commissionarono la copertina alla Hipgnosis, lo studio grafico noto, tra l'altro, per aver concepito la celebre copertina di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Hipgnosis realizzò una cover decisamente fuori dalla tradizione degli Yes,[4] incentrata sulle geometrie delle Century Plaza Towers, ma mantenne il logo classico progettato da Dean.

Fu inclusa nella lista delle "The 50 Worst Album Covers of All Time" della rivista Rolling Stone.[6]

Il ritorno degli Yes, all'apice del movimento punk, ebbe un inatteso successo, e l'album One raggiunse la prima posizione nel Regno Unito e l'ottava negli Stati Uniti.[4] Il singolo Wonderous Stories entrò nelle top ten. L'abbandono di alcuni dei canoni classici del sound del gruppo non diede fastidio neppure ai fan di lunga data: Going for the One viene tuttora considerato da molti come l'ultimo album dell'"era classica" degli Yes.[senza fonte]

Il cantante Jon Anderson ha spesso dichiarato di considerare Awaken, primo pezzo Yes dai toni decisamente new Age[4] (il titolo allude al "risveglio" in senso mistico/buddhista), il miglior brano di tutta la discografia degli Yes.

Lato A
  1. Going for the One – 5:32 (Jon Anderson)
  2. Turn of the Century – 7:56 (Anderson, Steve Howe, Alan White)
  3. Parallels – 5:53 (Chris Squire)
Lato B
  1. Wonderous Stories – 3:49 (Anderson)
  2. Awaken – 15:31 (Anderson, Howe)
  1. ^ (FR) Les Certifications, su infodisc.fr. URL consultato il 10 aprile 2016. Selezionare "YES" e premere "OK".
  2. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 10 aprile 2016.
  3. ^ (EN) Yes - Going for the One – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 10 aprile 2016.
  4. ^ a b c d e f g Yes - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :, su OndaRock. URL consultato l'11 luglio 2024.
  5. ^ The History of Rock Music. Yes: biography, discography, reviews, ratings, best albums, su www.scaruffi.com. URL consultato l'11 luglio 2024.
  6. ^ (EN) Gavin Edwards, The 50 Worst Album Covers of All Time, su Rolling Stone, 19 luglio 2024. URL consultato il 7 agosto 2024.

Collegamenti esterni

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