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Henri Cordier

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Ritratto di Henri Cordier al lavoro, di Gustave Caillebotte (1883)

Henri Cordier (New Orleans, 8 agosto 1849Parigi, 16 marzo 1925) è stato un linguista, storico, scrittore e orientalista francese. Fu Presidente della Société de Géographie (francese, "Società Geografica") di Parigi.[1] Cordier fu un'eminente figura nello sviluppo degli studi est-asiatici e centro-asiatici in Europa alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo. Benché avesse una scarsa conoscenza effettiva della lingua cinese, Cordier ebbe un impatto particolarmente forte sullo sviluppo degli studi cinesi, e fu mentore del celebre sinologo francese Édouard Chavannes.

Vita iniziale

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Cordier nacque a New Orleans, Louisiana, negli Stati Uniti. Arrivò in Francia nel 1852; e la sua famiglia si trasferì a Parigi nel 1855. Fu educato al Collège Chaptal e in Inghilterra.[2]

Nel 1869 all'età di 20 anni, partì per Shanghai, dove lavorò in una banca inglese. Durante i due anni successivi, pubblicò parecchi articoli in giornali locali. Nel 1872, fu nominato bibliotecario della filiale della Cina settentrionale della Royal Asiatic Society. In questo periodo, circa venti articoli furono pubblicati nello Shanghai Evening Courier, nel North China Daily News e nel Journal of the North China Branch of the Royal Asiatic Society.[2]

Nel 1876, fu nominato segretario di un programma del governo cinese per studenti cinesi che studiavano in Europa.[2]

A Parigi, Cordier fu professore all'École spéciale des Langues orientales, che è nota oggi come l'Istituto nazionale delle lingue e civiltà orientali (Institut national des langues et civilisations orientales, INALCO).[3] Entrò nella facoltà nel 1881; e fu professore dal 1881 al 1925.[2]

Cordier fu professore anche all'École Libre des Sciences Politiques, che è nota oggi come la Fondazione nazionale delle Scienze Politiche (Fondation Nationale des Sciences Politiques) e all'Istituto di Studi Politici di Parigi (Istituto di studi politici di Parigi).[3]

Contributi alla sinologia

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Sebbene avesse solo una lieve conoscenza della lingua, Cordier diede importanti contributi alla sinologia.

"Cordier," come la Bibliotheca Sinica "è spesso affettuosamente chiamata," è "la bibliografia enumerativa standard" di 70.000 opere sulla Cina fino al 1921. Anche se l'autore non conosceva il cinese, aveva completa e ampia familiarità con le pubblicazioni europee. Endymion Wilkinson loda Cordier anche per aver incluso i titoli completi, spesso i sommari e le recensioni della maggior parte dei libri.[4]

Cordier fu redattore fondatore di T'oung Pao, che fu la prima rivista internazionale di studi cinesi. Insieme a Gustaaf Schlegel, contribuì a fondare questa eminente pubblicazione nel 1890.[3]

Gli scritti pubblicati di Cordier comprendono 1.033 opere in 1.810 pubblicazioni in 13 lingue e 7.984 fondi bibliotecari.[5]

  1. ^ a b La Société de Géographie Archiviato il 7 febbraio 2007 in Internet Archive., Lista dei Presidenti Archiviato il 2 luglio 2010 in Internet Archive.
  2. ^ a b c d e f g h L. Aurousseau, Nécrologie, Henri Cordier, in Bulletin de l'École française d'Extrême-Orient, vol. 25, n. 25, 1925, pp. 279-286.
  3. ^ a b c T'oung Pao, Vol. I, pagina di copertina del primo numero, 1890.
  4. ^ (EN) Endymion Wilkinson, Chinese History: A New Manual, Harvard-Yenching Institute Monograph Series, Cambridge, MA, Harvard University Asia Center, 2013, p. 986, ISBN 9780674067158.
  5. ^ Cordier, Henri 1849-1925
  • (EN) Henri Cordier, Half a Decade of Chinese studies (1886-1891), Leyden: E.J. Brill, 1892, OCLC 2174926.
  • (FR) Paul Pelliot, Henri Cordier (1849-1925), in T'oung Pao, vol. 24, n. 1, 1925, pp. 1–15, JSTOR 4526773.
  • (EN) E. Denison Ross, M. Henri Cordier, in Journal of the Royal Asiatic Society of Great Britain and Ireland, n. 3, 1925, pp. 571–2, JSTOR 25220805.
  • (EN) W. Perceval Yetts, Obituary – Professor Henri Cordier, in Bulletin of the School of Oriental Studies, University of London, vol. 3, n. 4, 1925, pp. 855–6, JSTOR 607118.
  • (EN) Ting Chang, Crowdsourcing avant la lettre: Henri Cordier and French Sinology, ca. 1875–1925, in L'Esprit créateur, vol. 56, n. 3, Johns Hopkins University Press, autunno 2016, pp. 47-60.

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