Herbert Baker
Herbert Baker (Cobham, 9 giugno 1862 – Cobham, 4 febbraio 1946) è stato un architetto britannico, conosciuto per aver progettato numerosi edifici civili e religiosi dell'impero.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1862 a Cobham, piccolo villaggio del Kent, da Thomas Henry Baker e Frances Davis. Nel 1904 si sposò con Florence Edmeades dalla quale ebbe quattro figli[1]. Frequentò la Tonbridge School del Kent, poi si trasferì a Londra dove studiò presso la Royal Academy School of Architecture[2].
Giunto in Sudafrica (Colonia del Capo) nel 1892 instaurò uno stretto legame con Cecil John Rhodes, che divenne il suo principale committente[3]. La sua prima opera di questo periodo fu il rifacimento della Groote Schuur unendo gli elementi della cultura boera locale con l'influenza del movimento Arts and Crafts britannico, negli anni successivi progettò numerose strutture pubbliche e religiose tra Città del Capo, Johannesburg e Pretoria[3]. Alla morte di Rhodes realizzò un maestoso memoriale ispirandosi al tempio di Segesta[3].
Spostatosi in India nel 1913, fu incaricato assieme a Edwin Lutyens (a capo del progetto) di creare la nuova area amministrativa nel cuore di Nuova Delhi, dichiarata capitale dell'India britannica nel 1911. I due architetti, amici da molti anni, collaborarono alla creazione delle principali strutture della nuova area cittadina, tuttavia presto entrarono in conflitto in quanto Lutyens era strettamente legato al classicismo europeo mentre Baker era fautore di una visione "imperiale" che coniugasse lo stile tradizionale britannico con alcuni elementi della cultura locale[4]. I rapporti tra i due si incrinarono irrimediabilmente quando, a seguito di una modifica del progetto iniziale, il palazzo del Segretariato (diviso in due blocchi simmetrici), realizzato da Baker, venne collocato in una posizione tale da oscurare quasi completamente la vista del palazzo del Viceré, progettato da Lutyens[4].
Alla fine della prima guerra mondiale fu uno degli architetti incaricati dalla Commonwealth War Graves Commission di realizzare i memoriali di guerra dei soldati del Commonwealth caduti durante il conflitto; a lui si deve il progetto di Tyne Cot il maggior memoriale e cimitero di guerra britannico del mondo, situato presso Passchendaele in Belgio[5]. Progettò inoltre altri numerosi cimiteri e memoriali di guerra sia nel Regno Unito[6] che in Francia[7].
Morì nel 1946, le sue ceneri sono sepolte sotto la navata dell'abbazia di Westminster[1]; la sua casa natale (Owletts manor) è stata acquistata dal National Trust che l'ha resa un'attrazione culturale aperta ai visitatori[8].
Elenco parziale delle opere principali
[modifica | modifica wikitesto]India
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo del Parlamento (Sansad Bhavan), Nuova Delhi (in collaborazione con Edwin Lutyens)[9]
- Palazzo del Segretariato, Nuova Delhi[2]
Kenya
[modifica | modifica wikitesto]- State House, Nairobi (residenza del Presidente della Repubblica)[10]
Regno Unito
[modifica | modifica wikitesto]- India House, Aldwych, Londra[11]
- South Africa House, Trafalgar Square, Londra[2]
- Tribuna del Lord's Cricket Ground, Londra[12]
- Rifacimento della sede della Bank of England, Londra[13]
- Rhodes House, campus dell'Università di Oxford, Oxford[14]
- Church House, Westminster (sede della Chiesa d'Inghilterra)[15]
Sudafrica
[modifica | modifica wikitesto]- Ristrutturazione della Groote Schuur, Città del Capo (residenza del Primo Ministro e poi del Presidente del Sudafrica sino al 1994)[3]
- Cattedrale di San Giorgio, Città del Capo[16]
- Memoriale di Cecil John Rhodes sul Picco del Diavolo, Città del Capo[17]
- Edificio McClean, parte dell'Osservatorio Reale del Capo di Buona Speranza, Observatory, Città del Capo[18]
- Union Buildings, Pretoria (sede del Governo sudafricano)[19]
- Stazione ferroviaria di Pretoria[20]
Zimbabwe
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- Membro della Royal Academy of Arts (associato 1922, membro 1932, membro anziano 1938)[22]
- Royal Gold Medal (1927)[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Sir Herbert Baker, Architect, su westminster-abbey.org, Westminster Abbey. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ a b c d e f (EN) Doreen Greig, Baker, Sir Herbert, in Muriel Emanuel (a cura di), Contemporary Architects, Macmillan, 1980, pp. 64-67, ISBN 9780333252895. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ a b c d Deyan Sudjic, Architettura e potere. Come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo, Laterza, 2012, pp. 99-101, ISBN 9788842096009. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ a b (EN) Shashank Shekhar Sinha, Lutyens and Baker: A Friendship That Faltered on Raisina Hill, su thewire.in, The Wire. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Tyne Cot Cemetery, su cwgc.org, CWGC. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) National Collection of Sir Herbert Baker’s War Memorials Recognised, su historicengland.org.uk, Historic England, 21 maggio 2017. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) The Thiepval Memorial and the Battle of the Somme 1916 (PDF), su thiepval.org.uk, CWGC. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Owletts, su nationaltrust.org.uk, National Trust. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) New Parliament Building, su centralvista.gov.in, Ministry of Housing and Urban Affairs, Goverment of India. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Garth Andrew Myers, Verandahs of Power. Colonialism and Space in Urban Africa, Syracuse University Press, 2003, pp. 47-50, ISBN 9780815629726. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Afternoon Tour of India House, su lutyenstrust.org.uk, The Lutyens Trust. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) The new Grand Stand is completed, su lords.org, Lord's Cricket Ground London. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) The Herbert Baker Bank of England, su bankofengland.co.uk, Bank of England. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Rhodes House History, su rhodeshouse.ox.ac.uk, Rhodes Trust. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) History, su churchhouseconf.co.uk, Church House Westminster. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) History, su sgcathedral.co.za, St. George's Cathedral. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Rhodes Memorial, Vredehoek- Table Mountain, su sahistory.org.za, South African History Online (SAHO). URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Victoria Telescope, su assa.saao.ac.za, ASSA - Astronomical Society of Southern Africa. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Union Buildings, su thepresidency.gov.za, The Presidency - Republic of South Africa. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Pretoria Station, su guidingsa.com, Guiding SA. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Pamela Welch, Church and Settler in Colonial Zimbabwe: A Study in the History of the Anglican Diocese of Mashonaland/Southern Rhodesia, 1890-1925, BRILL, 2008, p. 210, ISBN 9004167463. URL consultato il 27 gennaio 2022.
- ^ (EN) Sir Herbert Baker RA (1862 - 1946), su royalacademy.org.uk, RA - Royal Academy of Arts. URL consultato il 27 gennaio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Herbert Baker, Architecture and Personalities, Country Life limited, 1944.
- (EN) John Stewart, Sir Herbert Baker. Architect to the British Empire, McFarland, 2021, ISBN 9781476684345.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Herbert Baker
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Baker, Sir Herbert, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Herbert Baker / Herbert Baker (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- Baker, Sir Herbert, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 195963266 · ISNI (EN) 0000 0000 6681 6636 · SBN PBEV009197 · ULAN (EN) 500012256 · LCCN (EN) n50053693 · GND (DE) 123225450 · J9U (EN, HE) 987007277670205171 |
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