Il campione (film 1931)
Il campione | |
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Titolo originale | The Champ |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1931 |
Durata | 87 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | drammatico |
Regia | King Vidor |
Soggetto | Frances Marion |
Sceneggiatura | Leonard Praskins, Wanda Tuchock |
Produttore | King Vidor e, non accreditati, Harry Rapf, Irving Thalberg e William M. Weiss |
Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer |
Distribuzione in italiano | Metro-Goldwyn-Mayer |
Fotografia | Gordon Avil |
Montaggio | Hugh Wynn |
Scenografia | Cedric Gibbons |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
Doppiaggio 1932
Ridoppiaggio
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Il campione (The Champ) è un film del 1931, diretto da King Vidor.
È un melodramma toccante che ebbe grande successo commerciale e di critica. Nel 1932 vinse due premi Oscar, per il miglior attore (Wallace Beery) e il miglior soggetto.
Nonostante che il rapporto tra i due attori non fosse particolarmente cordiale ed amichevole,[1] Wallace Beery e il piccolo Jackie Cooper formarono sullo schermo una coppia così riuscita e amata dal pubblico che essi saranno chiamati ad essere protagonisti di altri film nei quali ogni volta si ripeté puntualmente lo stesso successo di pubblico e di critica: Spavalderia (1933), L'isola del tesoro (1934) e Il circo (1935).
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il protagonista è un ex pugile divorziato che vive ora in povertà e dimenticato da tutti con il proprio bambino, al quale è legato da grande affetto. Grazie a una vincita al gioco, gli regala un cavallo ribattezzato "Little Champ". La madre, che nel frattempo si è risposata e vive agiatamente con un marito ricco, incontra casualmente il bambino e chiede all'ex marito di poterlo tenere con sé. A malincuore, il pugile che ha problemi economici e deve combattere contro la sua dipendenza dall'alcool e dal gioco d'azzardo, acconsente. Il bambino però alla prima occasione scappa dalla madre per tornare a vivere con il padre, il quale rinvigorito dal suo affetto riprende gli allenamenti per un faticoso rientro nello sport agonistico. Il suo avversario si rivela troppo forte e il combattimento sarà fatale al protagonista che perderà la vita dopo una soffertissima vittoria, davanti agli occhi del figlio, che disperato trova conforto tra le braccia della madre.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 21 novembre 1931.
Fece parte dei film presenti alla 1ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Doppiaggio
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il critico cinematografico Mario Quargnolo il film sarebbe stato doppiato a Roma negli studi della Metro-Goldwyn-Mayer nel 1933 con la voce di Jackie Cooper affidata ad una giovane Rina Morelli ad uno dei suoi primi lavori nel doppiaggio.[2] Si ha però la certezza di una edizione antecedente: il film venne distribuito in Italia nel 1932 con un doppiaggio eseguito direttamente negli Stati Uniti da parte di attori italiani emigrati, tra cui Frank Puglia, Augusto Galli e Primo Brunetti.[3]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1932 - Premio Oscar
- Miglior attore protagonista a Wallace Beery
- Miglior soggetto a Frances Marion
- Candidatura al miglior film alla Metro-Goldwyn-Mayer
- Candidatuta al miglior regista a King Vidor
Remake
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1979 il film ebbe un discusso remake dall'omonimo titolo, diretto da Franco Zeffirelli, con Jon Voight e Faye Dunaway come protagonisti. Il soggetto del film di Zeffirelli è tratto dalla storia originale del 1931 di Frances Marion.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jackie Cooper, Please Don't Shoot My Dog, Penguin Group, 1982, pp. 9, 32, 40–42, 44, 54–61. ISBN 0-425-05306-7.
- ^ La parola ripudiata, a cura di Mario Quargnolo, La Cineteca del Friuli, 1989
- ^ Caro lettore, ecco i... retroscena del "doublage", articolo di Enrico Roma, Cinema Illustrazione n. 10 del 9 marzo 1932, pag. 7
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Douglas Eames, The MGM Story Octopus Book Limited, Londra 1975 ISBN 0-904230-14-7
- La grande parata - Il cinema di King Vidor a cura di Sergio Toffetti e Andrea Morini, Lindau 1994 ISBN 88-7180-106-7
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Champ, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Il campione, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Il campione, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il campione, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il campione, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il campione, su FilmAffinity.
- (EN) Il campione, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il campione, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Il campione, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) The Champ, su boyactors.org.uk.
Controllo di autorità | LCCN (EN) no2019097794 |
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