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Incastro (fiume)

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Il fiume Incastro, oggi declassato a Fosso dell'Incastro, è un corso d'acqua del Lazio centrale, che convoglia a mare principalmente le acque provenienti dal Lago di Nemi e attraversa la città di Ardea. Ancora oggi è importante a livello idrogeologico e naturalistico per le molte specie protette che lo abitano come l'Airone.

Il Nibby lo indicava come il maggior corso d'acqua tra la foce del Tevere e l'Astura[1]. Prima della bonifica realizzata dall'Opera Nazionale Combattenti all'inizio del Novecento, doveva essere di portata considerevolmente maggiore dell'attuale, se poteva fungere da porto canale per le barche da pesca locali.

Alla sua foce è stato scavato a partire dal 1998 il sito archeologico di Castrum Inui, il nome del fiume infatti deriva da "in castrum" poiché attraversava la città.

  1. ^ Antonio Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma, Roma 1848, tomo II, p. 155:
    «[L'Incastro] È il fiume più considerabile che sbocchi nel mare dopo il Tevere andando da Roma fino all'Astura imperciocché è formato in origine dallo scolo del lago nemorense e raccoglie tutte le acque, che scendono dalle pendici meridionali di Albano, Ariccia, e Genzano, e che si raccolgono insieme sotto Ardea. [...]. Il suo nome suol derivarsi dall'incastro della rifolta [N.d.R.: la "rifolta" è un sistema di chiuse destinato a regolare il flusso di acque correnti per uso industriale, come nel caso delle mole] della mola di Fonte di Papa; ma [...] io sono di opinione, che [il suo nome] derivi da un fatto più antico; imperciocché questo fiume scorre sotto le pendici dall'antica Terra di Castrum lnvi, la quale era situata non lungi dalla sua foce, cioè fra Ardea ed il mare: veggasi l'articolo CASTRVM INVI; onde si disse il fiume dell Invi-castro e poscia dell'Incastro».

Collegamenti esterni

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  • Scheda a cura del finanziatore (Lottomatica)[collegamento interrotto]