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John Hurt

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John Hurt nel 2015

Sir John Vincent Hurt (Chesterfield, 22 gennaio 1940Cromer, 25 gennaio 2017) è stato un attore britannico.

Noto per le doti istrioniche e per il suo carisma, apprezzato anche per i suoi numerosi ruoli teatrali in opere shakespeariane, Hurt ha preso parte a vari film di grande successo e ad alcune serie tv dai primi anni duemila, portando avanti una carriera lunga sei decenni. Ha vinto quattro BAFTA su sette candidature, il Golden Globe nel 1979 per Fuga di mezzanotte e ha ottenuto due candidature al Premio Oscar, una per Fuga di mezzanotte e una per The Elephant Man.

John Hurt al British Film Festival in Dinard 2009

Nacque nella cittadina di Chesterfield, nel nord del Derbyshire, da Phyllis Massey, ingegnere e attrice dilettante, e da Arnould Herbert Hurt, matematico[1]. Aveva un fratello maggiore, Michael, e una sorella adottiva, Monica. Quando il padre diviene vicario, Hurt si trasferì con la sua famiglia nel sud della contea, nel villaggio minerario di Woodville.

A otto anni Hurt fu mandato alla scuola privata St. Michaels a Sevenoaks nel Kent, dove sviluppò la propria passione per la recitazione: all'età di nove anni decise di voler diventare un attore, e il suo primo ruolo fu la parte di una bambina nella pièce di Maurice Maeterlinck L'Oiseau Bleu, in una recita scolastica. I suoi genitori però disapprovarono questa scelta e gli consigliarono di diventare insegnante d'arte.

Quando il padre venne trasferito nella cittadina di Cleethorpes nel Lincolnshire, il dodicenne Hurt entrò nella scuola pubblica Christ's Hospital Church, dopo aver fallito l'esame di ammissione alla scuola privata dove andava il fratello. A 17 anni, seguendo i voleri familiari, si iscrisse alla Grimsby Art School, dove studiò arte. Nel 1959 vinse una borsa di studio per un diploma da insegnante d'arte al Central St. Martins College di Holborn, Londra. A 20 anni decise di tentare la carriera di attore, entrando a far parte della Royal Academy of Dramatic Art, sempre nella capitale britannica.

Il primo film di Hurt fu The Wild and the Willing (1962), ma il suo primo vero ruolo di spicco fu quello di Richard Rich in Un uomo per tutte le stagioni (1966). Nel film per la TV The Naked Civil Servant (vincitore del Prix Italia 1976) interpretò la parte di Quentin Crisp, che gli valse il British Academy Television Award per il miglior attore nel 1976.

Nel 1977 interpretò Caligola nel serial della BBC I, Claudius e nel 1978 apparve in Fuga di mezzanotte, grazie al quale ottenne una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista, oltre a doppiare Aragorn nel film d'animazione Il Signore degli Anelli (1978). Fuga di mezzanotte narra la storia di uno studente americano prigioniero in Turchia per aver tentato di lasciare il paese con della droga. Hurt interpretò il ruolo di un prigioniero inglese tossicodipendente, perse diversi chili e non si lavò per giorni in modo da immedesimarsi al meglio, tanto che molti altri attori sul set lo evitarono a causa del suo aspetto, ideato da lui stesso e non dal regista. Per la sua interpretazione Hurt conquistò il Golden Globe per il miglior attore non protagonista ma, pur favorito, non vinse il premio Oscar, che andò a Christopher Walken, candidato nella stessa categoria per Il cacciatore. L'anno seguente interpretò il ruolo di Kane, secondo ufficiale del cargo Nostromo in Alien, protagonista della celebre scena della nascita dello xenomorfo alieno dal suo petto (uno dei suoi ruoli più celebri, che egli stesso riprenderà, parodiandolo, in Balle spaziali), e nel 1980 quello di Joseph Merrick (rinominato John nel film) in The Elephant Man, per il quale ottenne una candidatura all'Oscar al miglior attore, sfoggiando ancora una volta le sue doti camaleontiche. Tuttavia, fu Robert De Niro a vincere il premio.

Hurt interpretò spesso parti fortemente contrastanti tra loro: ad esempio, se da una parte ottenne il ruolo di Winston Smith, il protagonista dell'opera di George Orwell 1984, nel film omonimo, dall'altra interpretò il villain cancelliere Adam Sutler, capo di una società distopica, totalitaria e militarizzata nel film V per Vendetta, un ruolo del tutto antitetico. Memorabile la sua interpretazione di Padre Cristopher nel film Shooting Dogs (2005), sul genocidio dei Tutsi in Rwanda nel 1994. Interpretò in Doctor Who l'incarnazione del Dottore che nei titoli di coda di The Night of the Doctor è citato come War Doctor e che ha un ruolo principale in Il giorno del Dottore, che celebrò il cinquantesimo anniversario dalla nascita della serie. Nella saga di Harry Potter interpretò Garrick Olivander, il costruttore di bacchette magiche che ha un negozio di bacchette a Diagon Alley con il medesimo nome, dove Harry acquista la sua prima bacchetta. Nel 2011 il cortometraggio Love at First Sight insieme a Phyllida Law vinse numerosi premi e venne selezionato per concorrere agli Oscar 2012[2].

John Hurt viene annoverato tra gli attori con il maggior numero di "morti" cinematografiche,[3][4] essendo "morto" ben 39 volte.[5][6]

John Hurt al Festival di Cannes 2011.

Nel 1962 sposò l'attrice Annette Robertson, per poi divorziare nel 1964[7]. Successivamente, nel 1967, iniziò una lunga relazione con la modella francese Marie-Lise Volpeliere-Pierrot, ma il 26 gennaio 1983, durante una passeggiata a cavallo nei pressi del villaggio di Ascott-under-Wychwood, la modella fu sbalzata a terra dall'animale e morì più tardi, quello stesso giorno, dopo essere stata in coma. Nel settembre 1984 Hurt sposò l'attrice americana Donna Peacock e la coppia si trasferì in Kenya, ma i due divorziarono nel gennaio 1990[8].

Il 24 gennaio 1990 sposò l'assistente di produzione Joan Dalton, da cui ebbe due figli, Alexander John Vincent (1990) e Nicholas (1993). La coppia divorziò nel 1996 e Hurt iniziò una relazione di sette anni con la scrittrice irlandese Sarah Owens. Nel luglio 2002 la coppia si separò e nel marzo 2005 John Hurt sposò la produttrice pubblicitaria Anwen Rees-Meyers.

John Hurt morì il 25 gennaio 2017, tre giorni dopo il suo 77º compleanno, nella sua casa a Cromer per un tumore al pancreas che gli era stato diagnosticato due anni prima, dopo aver proseguito fino all'ultimo nella sua carriera di attore[9][10].

Cortometraggi

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Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, John Hurt è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi all'arte drammatica.»
— 31 dicembre 2014[14][15]
  1. ^ (EN) John V Hurt, su Genes Reunited. URL consultato il 15 novembre 2021.
  2. ^ (EN) Love At First Sight, su loveatfirstsightshortfilm.com. URL consultato il 15 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2015).
  3. ^ (EN) Cheryl Cheng,Duane Byrge, Cheryl Cheng, Duane Byrge, John Hurt, Oscar-Nominated Star of ‘The Elephant Man,’ Dies at 77, su The Hollywood Reporter, 27 gennaio 2017. URL consultato il 29 novembre 2021.
  4. ^ (EN) Bryan Alexander, and Kim Willis, John Hurt, 'Elephant Man' and 'Harry Potter' actor, dies at 77, su USA TODAY. URL consultato il 29 novembre 2021.
  5. ^ (EN) 10 actors who have died most in films, su The Independent, 4 febbraio 2020. URL consultato il 29 novembre 2021.
  6. ^ (EN) Tyler McCarthy, What actor has the most on-screen deaths?, su Fox News, 7 febbraio 2020. URL consultato il 29 novembre 2021.
  7. ^ (EN) Br. Alselm's cookbook, su Glenstal Abbey, 17 ottobre 2009. URL consultato il 15 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
  8. ^ (EN) Michael Norman, John Hurt: Always in Character, in The New York Times, New York, The New York Times Company, 2 dicembre 1990, p. 55. URL consultato il 15 novembre 2021.
  9. ^ Chi era John Hurt, in il Post, 28 gennaio 2017. URL consultato il 15 novembre 2021.
  10. ^ (EN) Cheryl Cheng e Duane Byrge, John Hurt, Oscar-Nominated Star of ‘The Elephant Man,’ Dies at 77, in The Hollywood Reporter, 27 gennaio 2017. URL consultato il 15 novembre 2021.
    «(Cheng, Byrge:) ... died Friday in London.»
  11. ^ Nelle scene aggiunte per l'edizione estesa, è doppiato da Tonino Accolla
  12. ^ Dai titoli di coda de Il Gruffalo.
  13. ^ Dai titoli di coda di Gruffalo e la sua piccolina.
  14. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 61092, 31 December 2014, p. N2.
  15. ^ (EN) New Year's Honours lists 2015, su gov.uk, 30 dicembre 2014. URL consultato il 16 novembre 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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