Katie Boyle
Caterina Irene Elena Maria Imperiali dei Principi di Francavilla, conosciuta come Katie Boyle (Firenze, 29 maggio 1926 – 20 marzo 2018), è stata una conduttrice televisiva e attrice britannica di origine italiana, nota principalmente per aver presentato l'Eurovision Song Contest ben quattro volte (1960, 1963, 1968 e 1974), il maggior numero di conduzioni da parte della stessa persona.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Firenze dal marchese Demetrio Imperiali di Francavilla (appartenente al ramo cadetto della famiglia Imperiale) e dalla moglie britannica Dorothy Kate Ramsden, visse a lungo in Italia. Soggiornò spesso nella villa di famiglia sulla collina di Torino Villa Imperiali Becker di cui dà una viva descrizione nella sua biografia. All'età di 20 anni, nel 1946, si trasferì a vivere nel Regno Unito. Sposò in prime nozze Richard Bentick Boyle, nono conte di Shannon, e pertanto prese a farsi chiamare Katie Boyle, che divenne anche il suo nome artistico, mantenuto anche dopo l'annullamento del matrimonio. Successivamente si unì poi in matrimonio altre due volte, con uomini che l'avrebbero quindi lasciata vedova.
Oltre la Manica iniziò la sua carriera di attrice, recitando in diversi film (accreditata talora come Catherine Boyle o Catherine Boyl) tra i quali Old Mother Riley, Headmistress (1950) e Il carnet del maggiore Thompson (1955).
Carriera televisiva
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni cinquanta si fece strada nella BBC diventando una personalità rilevante nel panorama televisivo britannico, apparendo in programmi come What's My Line? e Juke Box Jury.
Nel 1960 presentò l'Eurovision Song Contest, tenutosi alla Royal Festival Hall di Londra. Avrebbe ripetuto l'esperienza in altre tre occasioni: nel 1963 al BBC Television Centre di Londra, nel 1968 alla Royal Albert Hall sempre a Londra e nel 1974 al Brighton Dome di Brighton. Tuttora è il conduttore con più conduzioni dell’Eurovision all’attivo, ben 4. Nel 1961 aveva inoltre presentato la selezione nazionale per il Regno Unito.
Nel 1965 condusse la prima edizione della Mostra internazionale di musica leggera di Venezia.
Ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Dedicatasi per oltre 25 anni all'attivismo per i diritti degli animali, morì all'età di 92 anni nella sua casa il 20 marzo 2018.[1]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- Le venne attribuita una relazione con Filippo di Edimburgo, da lei sempre smentita con sdegno.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Lewis Jenkins, Katie Boyle, Lady Saunders, dies peacefully at home, su The Corner Shop PR. URL consultato il 7 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2020).
- ^ (EN) Portrait of a marriage, su The Daily Telegraph, 5 settembre 2004.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dear Katie – tips from her days as agony aunt for TV Times, 1975, ISBN 978-0552990783.
- (EN) Katie Boyle, What This Katie Did, 1980, ISBN 978-0297778141.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Katie Boyle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Katie Boyle, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Katie Boyle, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 94402816 · ISNI (EN) 0000 0000 8281 9124 · SBN UBOV471127 · LCCN (EN) n81054596 |
---|