Kazuo Hasegawa
Kazuo Hasegawa (長谷川 一夫?, Hasegawa Kazuo), pseudonimo di Chōjirō Hayashi (林 長二郎?, Hayashi Chōjirō), (Kyoto, 27 febbraio 1908 – Tokyo, 6 aprile 1984) è stato un attore giapponese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver esordito giovanissimo nel teatro Kabuki, entrò a far parte del mondo cinematografico divenendo uno degli attori preferiti dai registi Teinosuke Kinugasa e Minoru Inuzuka, grazie al quale partecipò alla realizzazione di una serie di film muti, a cominciare da Chigo no Kempo (1927), riscuotendo un grande consenso di critica e di pubblico,[1] anche grazie ad una efficace campagna promozionale.[2]
La popolarità di Hasegawa fu consolidata dall'uscita di ben altri tre film (Ojo Sankichi, Rangun e Oni azami) distribuiti nel giro di pochi mesi.[2]
Nel 1937, a causa del suo successo, un suo ex datore di lavoro organizzò un agguato ai suoi danni, dal quale Hasegawa ne uscì sfigurato nel volto.[3]
Viene ritenuto uno degli interpreti cinematografici giapponesi, in costume, più importanti e conosciuti del Novecento, sia per le sue doti artistiche e professionali sia per la sua raffinata attrattiva mascolina, per la quale fu accostato a Charles Boyer.[1]
In Italia sono stati distribuiti, tra gli altri, La porta dell'inferno (1953) di Kinugasa e Gli amanti crocifissi (1954) di Kenji Mizoguchi.[1]
Durante la sua carriera è apparso in duecentonovanta pellicole in un periodo compreso tra il 1927 e il 1963,[4] interpretando, soprattutto, il ruolo di eroe.
Verso la metà degli anni sessanta si ritirò dal mondo del cinema, per proseguire l'attività teatrale.
Premi
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Kikuchi Kan, 1957.
- Medaglia d'onore (Giappone), 1965.
- Ordine del Sacro Tesoro, 1978.
- People's Honour Award, 1984.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c le muse, V, Novara, De Agostini, 1964, p. 477.
- ^ a b Kazuo Hasegawa nel sito IMDb', su imdb.com. URL consultato il 7 dicembre 2015.
- ^ Kazuo Hasegawa nel sito Movies & Tv del The New York Times, su nytimes.com. URL consultato il 7 dicembre 2015.
- ^ Kazuo hasegawa Filmography, su imdb.com. URL consultato il 9 dicembre 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Daisuke Miyao, The Aesthetics of Shadow: Lighting and Japanese Cinema, Duke University Press, 2013.
- (EN) Joseph L. Anderson e Donald Richie, The Japanese Film: Art and Industry, Princeton University Press, 1982.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kazuo Hasegawa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kazuo Hasegawa, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Kazuo Hasegawa, su Open Library, Internet Archive.
- Kazuo Hasegawa, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Kazuo Hasegawa, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Kazuo Hasegawa, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Kazuo Hasegawa, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- Film Reference Actors and Actresses 4th Edition. pages 540- . / [1]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17424942 · ISNI (EN) 0000 0003 6851 3817 · Europeana agent/base/112704 · LCCN (EN) n85355179 · GND (DE) 142433519 · BNF (FR) cb14050427w (data) · J9U (EN, HE) 987007433016505171 · NDL (EN, JA) 00007921 |
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