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La donna serpente (opera)

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La donna serpente
Lingua originaleitaliano
Genereopera fiaba
MusicaAlfredo Casella
LibrettoCesare Vico Lodovici
Fonti letterarieLa donna serpente di Carlo Gozzi
Attiun prologo, tre atti e 7 quadri
Epoca di composizione1928-1931
Pubblicazione1932
Prima rappr.17 marzo 1932
TeatroTeatro Reale dell'Opera di Roma
Personaggi
  • Altidor, re di Téflis (tenore)
  • Miranda, fata, regina di Eldorado, sua sposa (soprano)
  • Armilla, sorella di Altidor, guerriera (soprano)
  • Farzana, fata (soprano)
  • Canzade, sposa di Togrul (mezzosoprano)
  • Alditrùf, arciere di Altidor (tenore)
  • Albrigòr, servo di Togrul (baritono)
  • Pantùl, aio di Altidor (baritono)
  • Tartagil, basso ministro di Togrùl (tenore)
  • Togrùl, ministro fedele (basso)
  • Demogorgòn, re delle Fate (baritono)
  • la corifea, (soprano)
  • Badur, ministro traditore (baritono)
  • Primo messo (tenore)
  • Secondo messo (baritono)

La donna serpente, op. 50, è un'opera fiaba del 1932 di Alfredo Casella su libretto di Cesare Vico Lodovici basato sulla fiaba teatrale La donna serpente di Carlo Gozzi.[1] La stessa fiaba è alla base della prima opera di Richard Wagner, Le fate (Die Feen).[2]

Alfredo Casella, in un'intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa, disse che la composizione durò dal 16 ottobre 1928 al 22 ottobre 1931 e che l'idea di mettere in musica La donna serpente di Carlo Gozzi gli era venuta oltre dieci anni prima, precisando che si tratta di una vera opera nel senso italiano, perciò non contesta di pezzi chiusi, nella quale ogni recitativo è abolito e i personaggi vivono cantando, aggiungendo di aver preso le mosse «dai due ultimi lavori verdiani, l'Otello ed il Falstaff, che Casella considera i modelli ai quali l'operista italiano odierno [1931] debba maggiormente attingere, poiché rappresentano l'anello di congiunzione del melodramma ottocentesco con l'opera novecentista».[3]

La trama riguarda un re, Altidòr, che si innamora di una fata, Miranda. Il padre della fata maledice Altidòr e se lui maledice Miranda, lei si trasforma in un serpente.

La prima assoluta è andata in scena il 17 marzo 1932 al Teatro Reale dell'Opera di Roma,[4] direzione d'orchestra di Alfredo Casella, direzione del coro di Andrea Morosini, coreografie di Nicola Guerra, regia di Giovacchino Forzano, scene e costumi di Cipriano Efisio Oppo; interpreti: Laura Pasini (Miranda), Antonio Melandri (Altidor), Giovanni Inghilleri (Demogorgon), Maria Serra Massara (Armilla), Niny Giani (Canzade), Giorgio Lanskoy (Togrul), Alessio De Paolis (Alditruf), Adolfo Pacini (Albrigor), Gino Vanelli (Pantul), Luigi Nardi (Tartagil).[5]

Registrazioni

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  1. ^ Giorgio Bagnoli The La Scala Encyclopedia of the Opera 1993 p 114 0671870424 "DONNA SERPENTE, LA (The Snake Woman) Fairy-tale opera in a prologue and three acts by Alfredo Casella (1883-1947) ... By avoiding the temptations of a realistic narrative, and being more concerned with music rather than dramatic effect, Casella displays in La donna serpente all his best qualities as a composer..."
  2. ^ La «prima» al Teatro dell'Opera de «La donna serpente», su La Stampa, 17 marzo 1932, p. 2.
  3. ^ a.d.c., "La donna serpente" di Alfredo Casella, su La Stampa, 4 novembre 1931, p. 3.
  4. ^ A. Procida, Al Teatro dell'Opera: La donna serpente, su La Stampa, 18 marzo 1932, p. 5.
  5. ^ La donna serpente 1931-32, su Teatro dell'Opera di Roma.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN305461199 · LCCN (ENno2013137248 · GND (DE1135411751
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