Lardizabala funaria
Lardizabala funaria | |
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Lardizabala funaria | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni basali |
Ordine | Ranunculales |
Famiglia | Lardizabalaceae |
Genere | Lardizabala |
Specie | L. funaria |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Magnoliidae |
Ordine | Ranunculales |
Famiglia | Lardizabalaceae |
Genere | Lardizabala |
Specie | L. funaria |
Nomenclatura binomiale | |
Lardizabala funaria (Molina) Looser |
Lardizabala funaria (Molina) Looser[1] è una pianta appartenente alla famiglia delle Lardizabalaceae. La specie è l'unica del genere Lardizabala. Il genere è dedicato a Miguel de Lardizábal y Uribe (1744-1824), politico spagnolo e protettore della botanica.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L. funaria presenta i caratteri generali della famiglia Lardizabalaceae.
Il fusto è un rampicante legnoso, con foglie sempreverdi, glabre. Le foglie possono essere bi- o triternate, con stipole.
La pianta è dioica con fiori di colore violaceo (raramente pallidi); i fiori maschili sono riuniti in grappoli mentre i fiori femminili sono solitari. I fiori presentano 6 sepali carnosi, 6 petali più piccoli, 6 stami, gineceo con 3 carpelli, con numerosi ovuli.
Il frutto è un follicolo di forma allungata, con numerosi semi.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]La specie è endemica del Cile, diffusa dalla regione di Valparaíso alla regione di Los Lagos, incluso l'arcipelago Juan Fernández.[2] Prospera fino a 1 500 m di altitudine. È una pianta autoincompatibile.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]I frutti sono commestibili mentre gli steli vengono utilizzati come vimini per l'intreccio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Lardizabala funaria (Molina) Looser, su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato il 5 settembre 2024.
- ^ (EN) Lardizabala biternata Ruiz & Pav., su www.gbif.org. URL consultato il 5 settembre 2024.