Libero De Rienzo
Pasquale Libero De Rienzo (Napoli, 24 febbraio 1977 – Roma, 15 luglio 2021) è stato un attore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]De Rienzo nacque a Napoli, nel quartiere di Chiaia, figlio di Fiore De Rienzo, originario di Paternopoli (AV), e di Nunzia Rondinella, nata a Napoli da famiglia di antiche origini partenopee. In seguito alla scomparsa della madre, morta prematuramente quando Libero aveva soltanto due anni, si trasferì al seguito del padre a Roma, dove crebbe. Appassionatosi alla recitazione seguendo il padre, attore e giornalista del programma TV Chi l'ha visto?, nonché aiuto regista di Citto Maselli,[1] ha modo di debuttare nel mondo della recitazione nel 1996, frequentando il gruppo catalano La Fura dels Baus, per poi continuare l'esperienza teatrale collaborando con il gruppo romano "Area Teatro".[2]
Esordì sul grande schermo nel film del 1999 Asini, diretto da Antonello Grimaldi, dove affianca in un ruolo co-primario Claudio Bisio, Giovanna Mezzogiorno, Fabio De Luigi e Renato Carpentieri. Il successo arrivò poco più tardi con la partecipazione in due film di Marco Ponti: Santa Maradona (2001), dove si divide le scene con il protagonista Stefano Accorsi, e grazie al quale riscosse fama e apprezzamenti (vinse il David di Donatello 2002 come miglior attore non protagonista),[3] e A/R Andata + Ritorno (2004), dove è affiancato in quanto protagonista da Vanessa Incontrada. Sempre nel 2001 ha fatto un cameo nel film Benzina e nel 2003 ha partecipato al film Mundo civilizado di Luca Guadagnino. Della pellicola Sangue - La morte non esiste (2006) fu anche sceneggiatore e regista, vincendo alcuni premi cinematografici, tra cui il Ciak d'oro l'anno successivo.[4]
Lavorò anche in alcune produzioni televisive, tra cui Più leggero non basta (1998), Nassiryia - Per non dimenticare (2007) e Aldo Moro - Il presidente (2008). Nel 2009 tornò sul grande schermo con Fortapàsc di Marco Risi, film su Giancarlo Siani, il giornalista de Il Mattino ucciso nel 1985 dalla camorra. L'interpretazione del giornalista, considerata una delle sue migliori prove da attore, gli valse una candidatura ai David di Donatello 2010 come migliore attore protagonista.[5][6] Dopo aver recitato in La kryptonite nella borsa (2011) di Ivan Cotroneo, tra il 2014 e il 2017 fu tra i protagonisti della trilogia di Smetto quando voglio, diretta da Sydney Sibilia, sulle vicende di una banda di giovani ricercatori precari che si improvvisano spacciatori. L'interpretazione nel primo film della trilogia nel 2014 gli valse una seconda candidatura ai David di Donatello come miglior attore non protagonista.[7] La sua ultima interpretazione cinematografica è in Takeaway (2021) di Renzo Carbonera.
Considerato uno dei maggiori talenti del cinema italiano della sua generazione,[8] l'attore è morto improvvisamente il 15 luglio 2021 nella sua casa di Roma,[9] stroncato da un infarto all'età di soli 44 anni.[10] La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per morte in conseguenza di altro reato, essendo stato rinvenuto nella sua abitazione un piccolo quantitativo di eroina destinato ad uso personale, disponendone perciò l'autopsia.[11][12] L'esame tossicologico ha confermato il decesso a causa di un'overdose.[13] Libero De Rienzo è morto in seguito “ad un arresto cardiorespiratorio per intossicazione acuta da eroina“.[14] Il 28 luglio è stato arrestato lo spacciatore che, sulla base dei tabulati telefonici, avrebbe venduto la dose di eroina ritrovatagli poi in casa il giorno della morte.[15][16][17] Dopo la benedizione del feretro, avvenuta il 22 luglio, al cimitero di Paternopoli, l'attore è stato sepolto accanto alla madre e al nonno paterno.[18]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]La rock band romana Hofmann Orchestra ha dedicato all'attore il brano Liquefatto.
Il rapper torinese Willie Peyote ha dedicato all’attore, suo amico e riferimento, il brano Sempre lo stesso film contenuto nell'album Pornostalgia[19].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio di Fiore De Rienzo, attore e giornalista del programma TV Chi l'ha visto?,[20][21] nonché nipote del musicista Gigi De Rienzo, storico bassista di Pino Daniele. Affettuosamente soprannominato dai suoi amici "Picchio",[22] era sposato con la scenografa Marcella Mosca, con la quale ha avuto due figli, nati nel 2015 e nel 2019.[23]
De Rienzo era fortemente legato all'isola di Procida,[24] isola della quale è originaria la moglie e che l'attore conosceva fin da bambino, sulla quale aveva anche acquistato casa. L'amore per l'isola lo ha portato a sostenere e farsi promotore di numerose battaglie civili, come quella in difesa del piccolo Pronto Soccorso locale;[25] inoltre, con la moglie e alcuni abitanti dell'isola,[26] ha ideato e realizzato il festival «Arthetica» nel cortile del complesso monumentale di Palazzo D’Avalos, ex penitenziario di Procida, dando un contributo notevole alla scelta dell’isola come capitale italiana della cultura nel 2022.[27][28]
Era appassionato di apnea e subacquea con autorespiratore e nel 2018 aveva iniziato l'addestramento per ottenere il brevetto di "salvamento sub", che comprende tutte le attività necessarie per la pratica della rianimazione cardio-polmonare di un subacqueo.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Attore
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Asini, regia di Antonello Grimaldi (1999)
- La via degli angeli, regia di Pupi Avati (1999)
- A mia sorella!, regia di Catherine Breillat (2001)
- Santa Maradona, regia di Marco Ponti (2001)
- Benzina, regia di Monica Stambrini (2001)
- Gioco con la morte, regia di Maurizio Longhi (2002)
- Mundo civilizado, regia di Luca Guadagnino (2003)
- A/R Andata + Ritorno, regia di Marco Ponti (2004)
- Sangue - La morte non esiste, regia di Libero De Rienzo (2005)
- Milano Palermo - Il ritorno, regia di Claudio Fragasso (2007)
- Fortapàsc, regia di Marco Risi (2009)
- Le ultime 56 ore, regia di Claudio Fragasso (2010)
- Tutti al mare, regia di Matteo Cerami (2011)
- La kryptonite nella borsa, regia di Ivan Cotroneo (2011)
- Miele, regia di Valeria Golino (2013)
- Smetto quando voglio, regia di Sydney Sibilia (2014)
- Ho ucciso Napoleone, regia di Giorgia Farina (2015)
- La macchinazione, regia di David Grieco (2016)
- Cristian e Palletta contro tutti, regia di Antonio Manzini (2016)
- Smetto quando voglio - Masterclass, regia di Sydney Sibilia (2017)
- Easy - Un viaggio facile facile, regia di Andrea Magnani (2017)
- La casa di famiglia, regia di Augusto Fornari (2017)
- Smetto quando voglio - Ad honorem, regia di Sydney Sibilia (2017)
- Una vita spericolata, regia di Marco Ponti (2018)
- Restiamo amici, regia di Antonello Grimaldi (2018)
- Dolceroma, regia di Fabio Resinaro (2019)
- I due papi, regia di Fernando Meirelles (2019)
- A Tor Bella Monaca non piove mai, regia di Marco Bocci (2019)
- Cambio tutto!, regia di Guido Chiesa (2020)
- Il caso Pantani - L'omicidio di un campione, regia di Domenico Ciolfi (2020)
- Fortuna, regia di Nicolangelo Gelormini (2020)
- Appunti di un venditore di donne, regia di Fabio Resinaro (2021)
- Una relazione, regia di Stefano Sardo (2021)
- Takeaway, regia di Renzo Carbonera (2021)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Più leggero non basta – film TV (1998)
- Il sequestro Soffiantini – film TV (2002)
- La mia casa in Umbria – film TV (2003)
- Nassiriya - Per non dimenticare – film TV (2007)
- Aldo Moro - Il presidente – film TV (2008)
- Caccia al re - La narcotici – serie TV, 6 episodi (2011)
- Sfida al cielo - La narcotici 2 – serie TV, 4 episodi (2015)
- Squadra mobile – serie TV, 14 episodi (2017)
- Pubblicità
- Dal 1998 al 2000 è testimonial di uno spot della Renault Clio 16v che vede percorrere diversi Stati europei con una serie di altri attori con diversi tipi di Clio '98 alla ricerca di una sposa che si doveva sposare ed è fuggita.
Regista
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Sangue - La morte non esiste (2005)
Videoclip
[modifica | modifica wikitesto]- Meg, Audioricordi (2005)
- Willie Peyote, La tua futura ex moglie (2019)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- David di Donatello[3]
- 2002 – Miglior attore non protagonista per Santa Maradona
- 2010 – Candidatura come miglior attore protagonista per Fortapàsc
- 2014 – Candidatura come miglior attore non protagonista per Smetto quando voglio
- Festival internazionale del cinema di Mar del Plata[29]
- 2002 – Miglior attore per Santa Maradona
- Nastro d'argento[30]
- 2002 – Candidatura come miglior attore non protagonista per Santa Maradona
- 2007 – Candidatura come miglior regista esordiente per Sangue - La morte non esiste
- 2009 – Candidatura come miglior attore protagonista per Fortapàsc
- Ciak d'oro
- 2002 – Candidatura come miglior attore non protagonista per Santa Maradona
- 2007 – Candidatura come migliore montaggio per Sangue – La morte non esiste
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Libero De Rienzo morto, su tg24.sky.it. URL consultato il 16 luglio 2021.
- ^ Libero De Rienzo, il padre Fiore è stato uno storico inviato di Chi l'ha visto?: l'infanzia a Chiaia, su corrieredellumbria.corr.it. URL consultato il 29 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2021).
- ^ a b Libero De Rienzo, su daviddidonatello.it. URL consultato il 16 luglio 2021.
- ^ I vincitori dei "Ciak d'Oro" 2007, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 16 luglio 2021.
- ^ Sky TG24, Cinema, morto a Roma l'attore Libero De Rienzo: aveva 44 anni, su tg24.sky.it. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ I 5 ruoli indimenticabili di Libero De Rienzo | Rolling Stone Italia, su rollingstone.it, 16 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, su daviddidonatello.it. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Cinema, Franceschini: “Morte De Rienzo notizia terribile, perdiamo giovane talento”, su Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Morto l'attore Libero De Rienzo, aveva 44 anni, su adnkronos.com, 16 luglio 2021.
- ^ Morto Libero De Rienzo: stroncato da un infarto a 44 anni, su napoli.repubblica.it, 16 luglio 2021.
- ^ Ilaria Sacchettoni, L’attore De Rienzo trovato senza vita dopo l’allarme di un amico. Aperto fascicolo, ci sarà l’autopsia, su Corriere della Sera, 16 luglio 2021. URL consultato il 16 luglio 2021.
- ^ Morto Libero De Rienzo, "ipotesi assunzione di droga": la Procura apre un’inchiesta per "morte in conseguenza di altro reato" e dispone l’autopsia, su ilFattoQuotidiano. URL consultato il 16 luglio 2021.
- ^ Roma, Libero De Rienzo morto per overdose: rischio processo per il pusher, su tgcom24.mediaset.it, 14 settembre 2021.
- ^ Libero De Rienzo, l’attore è morto per “intossicazione acuta da eroina”: chiusa l’inchiesta, su Il Fatto Quotidiano, 30 settembre 2021. URL consultato il 9 luglio 2023.
- ^ Il Giorno, Morte di Libero De Rienzo, arrestato un gambiano: gli avrebbe venduto eroina, su Il Giorno, 28 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Morte Libero De Rienzo: arrestato spacciatore che gli cedette ultima dose di eroina, su lastampa.it, 28 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Morto De Rienzo: arrestato pusher che gli diede droga - Lazio, su Agenzia ANSA, 28 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Libero De Rienzo, i funerali dell'attore a Paternopoli, in Corriere della Sera, 22 luglio 2021. URL consultato il 28 luglio 2021.
- ^ Willie Peyote, unico da far schifo su Rollingstone.it
- ^ Silvia Morosi, Fiore De Rienzo, il padre di Libero. Sciarelli: «Per anni lavorò a Chi l'ha visto?, ci uniamo al dolore», su Corriere della Sera, 16 luglio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ Funerali De Rienzo, la moglie, il papà Fiore e Marco Risi al cimitero, su Repubblica TV - Repubblica, 22 luglio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ https://www.ilsussidiario.net/autori/anna-montesano, Picchio, perché Libero De Rienzo è chiamato così?/ Affettuoso soprannome degli amici, su IlSussidiario.net, 16 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Morto a Roma l'attore Libero De Rienzo, su ansa.it, 16 luglio 2021.
- ^ Ecco perché Libero De Rienzo si identificava con Procida, l'isola che racconta storie, su la Repubblica, 17 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Libero De Rienzo, le sue battaglie a Procida per i carcerati e l'ospedale, su L'HuffPost, 16 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Stefania Ulivi, Libero De Rienzo: «Da Procida un messaggio per Roma», su Corriere della Sera, 11 febbraio 2016. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Addio a Libero De Rienzo, talento eccentrico del nostro cinema, su il manifesto, 16 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Morto Libero De Rienzo, il suo legame con Procida: 'Un'isola capace di accogliere e ascoltare', su Repubblica TV - Repubblica, 16 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
- ^ Mar del Plata International Film Festival 36ª edizione, su filmitalia.org. URL consultato il 16 luglio 2021.
- ^ Premi Libero De Rienzo, su comingsoon.it. URL consultato il 16 luglio 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Libero De Rienzo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Libero De Rienzo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- De Rienzo, Libero, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Libero De Rienzo, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Libero De Rienzo, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Libero De Rienzo, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Libero De Rienzo, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Libero De Rienzo, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Libero De Rienzo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Libero De Rienzo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Libero De Rienzo, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 26757333 · ISNI (EN) 0000 0000 4855 2366 · SBN RAVV341310 · LCCN (EN) no2003076661 · GND (DE) 1228806128 · BNE (ES) XX4990352 (data) · BNF (FR) cb14169893b (data) · J9U (EN, HE) 987007449973805171 |
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