Lorenzo Mannozzi Torini
Lorenzo Mannozzi-Torini (Terranuova Bracciolini, 16 luglio 1908 – Firenze, 1995) è stato un ispettore regionale delle foreste della Regione Marche ed è considerato il precursore della moderna tartuficoltura.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ha scritto il "Manuale di Tartuficoltura" Edizioni Edagricole, Bologna, 1970 in cui viene illustrato il metodo da lui sperimentato per la realizzazione di piante micorrizate conosciuto ancora oggi come metodo Mannozzi-Torini.
Lorenzo Mannozzi Torini nel 1952 si è trasferito nel comune di Arezzo poi a Firenze e quindi a Torino.
Nel 1971, mentre ricopriva il ruolo di ispettore forestale, sporse denuncia contro il film Decameron di Pier Paolo Pasolini allo scopo di far sequestrare, e quindi censurare, la pellicola.[1]
A Lorenzo Mannozzi Torini è dedicato il museo del territorio della Riserva naturale statale Gola del Furlo poiché contribuì, con il suo lavoro, al rimboschimento dei Monti del Furlo (Paganuccio e Pietralata) sulla Via Flaminia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lorenzo Mannozzi Torini, il tartufo e la tartuficoltura, con particolare riferimento al tartufo pregiato di Norcia, boll.ec. delle C.C.I.A.di Ancona;
- Lorenzo Mannozzi Torini, Tartufi e tartuficoltura , <<Monti e boschi>>, anno XVI, n.1, Bologna;
- Lorenzo Mannozzi Torini, Acqualagna e i suoi tartufi, <<L'Italia agricola>>, n.4, Roma.
- Mannozzi Torini L. Sulla disciplina della raccolta e del commercio dei tartufi, sia freschi che conservati, <<Atti del congresso internazionale sul tartufo>>, pagg. 73/82, Spoleto, Perugia.
- Lorenzo Mannozzi Torini, Manuale di Tartuficoltura tartufi e tartuficoltura in Italia, Edagricole, Bologna 1970;
- Maurizio Cattoi, Alle origini della Tartuficoltura, Il Forestale n.59, pagg.32-35;
- Daniela Signorini, Oriano Valli, il tartufo:habitat, ricerca e tecniche di coltivazione del bianco e del nero, Giunti Demetra Milano 1990;
- Umberto Marini, Acqualagna terra di tartufi,Fossombrone, 1992;
- Riccardo e Nadia Ragni, Belforte all'Isauro, anno 2012