Lothar Späth
Lothar Späth | |
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Lothar Späth (1983) | |
Ministro presidente del Baden-Württemberg | |
Durata mandato | 30 agosto 1978 – 23 gennaio 1991 |
Predecessore | Hans Filbinger |
Successore | Erwin Teufel |
Presidente del Bundesrat | |
Durata mandato | 1º novembre 1984 – 31 ottobre 1985 |
Predecessore | Franz Josef Strauß |
Successore | Ernst Albrecht |
Dati generali | |
Partito politico | Unione Cristiano-Democratica di Germania |
Lothar Späth (Sigmaringen, 16 novembre 1937 – Stoccarda, 18 marzo 2016) è stato un politico tedesco della CDU[1][2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Späth è nato a Sigmaringen. Dal 30 agosto 1978 al 13 gennaio 1991 Späth è stato il 5° ministro presidente del Baden-Württemberg e presidente della CDU nel Baden-Württemberg, ricoprendo la carica di 36º presidente del Bundesrat nel 1984/85.[3]
Dopo aver lasciato la politica, Späth guidò la società Jenoptik, una delle poche ex imprese statali della Germania Est, sopravvissuta alla trasformazione in un'economia di mercato in una Germania unita. Vi rimase fino al 2003.[4] In seguito divenne presidente dell'Industrie- und Handelskammer East-Turingia a Gera.
Per supportare le medie imprese nell'apertura ai mercati esteri, nel 1984 ha costituito la "Baden-Württemberg Export Foundation", oggi Baden-Württemberg International.[5]
Nel 1989, ha sponsorizzato la pubblicazione di un portfolio artistico chiamato Kinderstern, con disegni originali di Sol LeWitt, Jörg Immendorff, Sigmar Polke, Max Bill, Heinz Mack, Keith Haring e Imi Knoebel, a beneficio dei bambini malati di cancro. Insieme a Rupert Neudeck, è anche patrono della "Fondazione economica tedesca per l'aiuto umanitario".[6]
Nel settembre 1992 Späth è stato insignito del titolo di Console generale onorario reale norvegese per la Turingia e la Sassonia-Anhalt.[1]
Dal 1998 al 2001, Späth ha condotto un talk show televisivo trasmesso in Germania chiamato "Späth am Abend" (Il titolo è un gioco di parole tra "A notte fonda" (Spät am Abend) e "Späth in serata", un riferimento al nome dell'ospite.), per cui ha curato la rubrica "Späth zur Woche" offrendo commenti politici settimanali a partire dal 2002.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (DE) Abgeordnete Prof. Dr.h.c. Lothar Späth, su Deutscher Bundestag. URL consultato il 18 luglio 2021.
- ^ (DE) Lothar Späth ist tot
- ^ (DE) Grazia Equity – Prof. Dr. Lothar Späth, in Grazia. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).
- ^ (DE) 'Spannender war Jena' - Lothar Späth über sein Wirken an der Nahtstelle, su dradio.de, Deutschlandfunk, 25 agosto 2011. URL consultato il 18 luglio 2021.
- ^ (DE) Interview mit Jürgen Oswald, Chef von Baden-Württemberg International, in Südwestpresse, 14 settembre 2014. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2019).
- ^ (EN) Interview mit Jürgen Oswald, Chef von Baden-Württemberg International, in Südwestpresse, 14 settembre 2014. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2019).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lothar Späth
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Lothar Späth, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Lothar Späth, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Lothar Späth, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71495789 · ISNI (EN) 0000 0001 1070 0084 · LCCN (EN) n82029209 · GND (DE) 11861584X · BNF (FR) cb124969467 (data) |
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