Magnesio-hastingsite
Aspetto
Magnesio-hastingsite | |
---|---|
Classificazione Strunz (ed. 10[1]) | 9.DE.15[1] |
Formula chimica | NaCa2(Mg4Fe3+)Si6Al2O22(OH)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico[3] |
Sistema cristallino | monoclino[3] |
Parametri di cella | a=9,880(2) Å, b=18,012(4) Å, c=5,324(2) Å, β=105,26(2)°, V=914,1(4) ų, Z=2[3] |
Gruppo puntuale | 2/m[3] |
Gruppo spaziale | C2/m[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 3,225[3] g/cm³ |
Densità calcolata | 3,243[3] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5-6[1] |
Sfaldatura | buona secondo {110}[1] |
Colore | da verde a verde brunastro[1] |
Lucentezza | vitrea[1] |
Striscio | da verde-grigio chiaro a verde brunastro chiaro[1] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La magnesio-hastingsite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di calcio[2].
Questo minerale è stato menzionato nel 1928 per la prima volta con il nome di magnesiohastingsite in base a dei ritrovamenti avvenuti sul Mount Royal nei pressi di Montréal, Québec, Canada e sulla Iron Hill in Colorado, Stati Uniti d'America[4]. Il nome è stato cambiato in quello attuale nell'ambito della revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012)[2].
La magnesio-hastingsite presenta una composizione chimica analoga all'hastingsite con il ferro ferroso (Fe2+) sostituito dal magnesio[4].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La magnesio-hastingsite è stata trovata nell'essexite[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Frank C. Hawthorne, Roberta Oberti, George E. Harlow, Walter V. Maresch, Robert F. Martin, John C. Schumacher e Mark D. Welch, Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 24 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- (DE) E. M. Walitzi e F. Walter, Verfeinerung der kristallstruktur eines basaltischen magnesio-hastingsites (PDF), in Zeitschrift für Kristallographie, vol. 156, 1981, pp. 197-208. URL consultato il 28 luglio 2014.
- (EN) Billings M (1928) The chemistry, optics, and genesis of the hastingsite group of amphiboles. American Mineralogist 13, 287-296, http://rruff.info/rruff_1.0/uploads/AM13_287.pdf. URL consultato il 29 luglio 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su magnesio-hastingsite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.