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Mariano Tansini

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«Riguardo ad Alfonsi e Tansini, cosa dire... Sono i miei padri putativi. Mi hanno fatto crescere. Devo a loro gran parte di ciò che sono diventato, più fuori che dentro il campo. Sono loro che mi hanno instillato le regole ed i valori della squadra e del gruppo.»

Mariano Tansini
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1935 - calciatore
1953 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1921-1922Codogno? (?)
1922-1923Cremonese1 (0)
1923-1924Piacenza14 (4)
1924-1927Cremonese57 (10)
1927-1930Milan82 (18)
1930-1932Napoli54 (12)
1932-1933Padova32 (6)
1933-1934Milan13 (3)
1934-1935Sampierdarenese4 (1)
Nazionale
1926Italia (bandiera) Italia2 (0)
1929Italia (bandiera) Italia B2 (1)
Carriera da allenatore
1934-1935Fanfulla
1937-1938Brescia
1939Padova
1940-1941PadovaVice[2]
1943-1946Padova
1946-1947non conosciuta (bandiera) Castelfranco Veneto
1949-1950Inter
1951-1953Piacenza
1953Padova
1965-1966PadovaPrimavera
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mariano Tansini (Codogno, 10 agosto 1903Padova, 15 giugno 1968[3]) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche

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Tansini era un'ala sinistra, dotata di grande velocità, ottimo controllo di palla e un tiro potente e preciso[4]. La sua carriera è stata condizionata da ripetuti problemi fisici, tanto che il giornalista Bruno Roghi coniò per lui il soprannome Caviglia di vetro[4][5].

Cresciuto nel Codogno[6], giocò in prestito[7] nel campionato di Prima Divisione 1922-1923 Girone B con la maglia della Cremonese, con cui disputò una partita, l'8 aprile 1923, sul campo del Modena[8][9]. Nel 1923, tornato al Codogno, venne posto in lista di trasferimento[10] e passò al Piacenza[5], con cui partecipò al campionato di Seconda Divisione 1923-1924[11].

Nella stagione successiva tornò alla Cremonese, in Prima Divisione, imponendosi come ala sinistra veloce e grintosa[12]. Con la maglia grigiorossa sfiorerà le finali scudetto[13] e nel 1926 venne convocato per la prima volta (sia per sé stesso che per la società) in Nazionale[14].

Nella stagione 1927-1928 venne acquistato dal Milan, con il quale giocò per tre campionati consecutivi tra Divisione Nazionale e Serie A; si segnalò come finalizzatore, oltre che come suggeritore[15], aumentando in ogni stagione il bottino di reti, fino ad un massimo di 9 nella neonata Serie A 1929-1930.

Nella stagione 1929-1930, alla prima giornata, divenne inoltre il primo giocatore nella storia della Serie A a realizzare una doppietta, segnando al 19' e al 20' di Milan-Brescia 4-1.[16]

Nel 1930 si trasferì al Napoli, dove rimase per due stagioni[17], e quindi militò nel Padova,[18] con cui conquistò la salvezza in Serie A nel campionato 1932-1933.

Nel 1933 fece ritorno al Milan per una stagione, nella quale venne impiegato come rincalzo nel suo ruolo di ala sinistra, alternandosi a Luigi Cresta[19]. Chiuse la carriera nella Sampierdarenese, sempre in Serie A, disputando 4 partite e segnando un gol nella stagione 1934-1935.

Nella massima serie collezionò complessivamente 243 presenze con 50 reti.

Convocato in Nazionale per la prima volta durante la militanza nella Cremonese, collezionò due presenze, senza segnare gol, in maglia azzurra: il 21 marzo 1926 in Italia-Irlanda (3-0) ed il 18 aprile successivo in Svizzera-Italia (1-1)[20]. Vanta anche 2 presenze e un gol nella Nazionale B[21], nella quale esordì il 7 aprile 1929 contro la Grecia[12] nella vittoria degli Azzurri in trasferta per 4-1, gara in cui segnò il gol finale[22].

Allenatore e dirigente

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Esordì come allenatore nel campionato di Serie B 1937-1938 sulla panchina del Brescia[23]. In seguito sedette in due riprese sulla panchina del Padova: nel febbraio 1939 subentrò a Wereb, portando i veneti alla salvezza nel campionato di Serie B,[24], e poi nel campionato di guerra 1943-1944[25] e nella successiva stagione 1945-1946, prima di essere esonerato alla quindicesima giornata[26]. Nella stagione 1949-1950 fu alla guida dell'Inter, affiancando il direttore tecnico Giulio Cappelli[27].

Nel 1951 fece ritorno al Piacenza, in Serie C. Nella stagione 1951-1952 guidò i biancorossi al primo posto del girone B, ma fallì la promozione in Serie B al girone finale: era la squadra dei cosiddetti Papaveri[28]. Rimasto in riva al Po anche nella stagione seguente, si dimise per motivi familiari in febbraio, con la squadra in posizione di retrovia[29]. Sul finire di stagione assunse la guida tecnica del Padova, in Serie B, ottenendo la salvezza[30].

Successivamente fu responsabile, insieme a Mario Alfonsi, del settore giovanile del Padova, portando la squadra a vincere due campionati di categoria[1].

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-3-1926 Torino Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole -
18-4-1926 Zurigo Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
Totale Presenze 2 Reti 0

Competizioni giovanili

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Padova: 1965-1966
  1. ^ a b Alessandro Vinci, Padova due volte Campione d'Italia. Bugia? Scherzo? No, realtà, su Padovasport.tv, 17 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  2. ^ Elenco ufficiale degli allenatori, direttori tecnici e massaggiatori, Il Littoriale, n. 156, 1º luglio 1941, p. 2., su dlib.coninet.it.
  3. ^ La data di morte presente nella fonte Magliarossonera in alto è dovuta ad un errore di battitura: come si può desumere dal numero del 19 giugno 1968 de La Provincia morì nel 1968; nello stesso sito Magliarossonera più sotto viene specificato come anno 1968, a proposito del ritaglio in cui è presente il suo coccodrillo, da cui si desume che il giorno ed il mese del decesso sono il 15 giugno.
  4. ^ a b G.Bottazzini, C.Fontanelli, Piacenza90: partite, protagonisti e immagini, Geo Edizioni, p. 77.
  5. ^ a b Vincenzo Bertolini e Gaetano Cravedi, Il mezzo secolo del Piacenza, su Piacenzacalcio.it, Stabilimento Tipografico Piacentino. URL consultato il 24 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2015).
  6. ^ P.Pagani, Codogno. Un secolo di calcio, p. 53.
  7. ^ Il Codogno non si iscrisse al campionato lombardo 1923-1924 a causa dei troppi giocatori delle classi 1902 e 1903 partiti per il servizio militare e li lasciò tutti liberi.
  8. ^ La Biblioteca del Calcio, 1922-1923, Geo Edizioni, p. 54.
  9. ^ Fontanelli, Everet, p. 54.
  10. ^ Liste di trasferimento su La Gazzetta dello Sport, 29 settembre 1923
  11. ^ La rosa 1923-1924, su storiapiacenza1919.it.
  12. ^ a b M.Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Volume 2, pag.518
  13. ^ Nicolò Bonazzi, C'era una volta... Mariano Tansini, il primo grigiorosso in nazionale, su cuoregrigiorosso.com.
  14. ^ Dagli anni Venti al 1929, su uscremonese.it. URL consultato il 29 febbraio 2016.
  15. ^ Stagione 1929-1930, su Magliarossonera.it.
  16. ^ Calcio-seriea.net - Risultati Serie A 29-30 - Giornata 1, su calcio-seriea.net. URL consultato il 30 aprile 2024.
  17. ^ Tutti i calciatori del Napoli, su Napolistat.it.
  18. ^ Campionato 1932/1933, su 100anni.padovacalcio.it.
  19. ^ Stagione 1933-1934 – a fasi alterne, su Magliarossonera.it.
  20. ^ Fontanelli, Everet, p. 69.
  21. ^ I nazionali, su Storiapiacenza1919.it.
  22. ^ La Stampa, 8 aprile 1929, pagina 2
  23. ^ [collegamento interrotto] Il Brescia[collegamento interrotto] Calciobrescia.it
  24. ^ Campionato 1938/39, su 100anni.padovacalcio.it.
  25. ^ Campionato 1943/44, su 100anni.padovacalcio.it.
  26. ^ Campionato 1945/46, su 100anni.padovacalcio.it.
  27. ^ L'Inter 1949-50, su dlib.coninet.it, Il Corriere dello Sport, n. 215, 9 settembre 1949, p. 3.
  28. ^ Stagione 1951/1952, su Storiapiacenza1919.it.
  29. ^ Stagione 1952/1953, su Storiapiacenza1919.it.
  30. ^ Campionato 1952/53, su 100anni.padovacalcio.it.
  • C.Fontanelli, A.Everet, Unione Sportiva Cremonese - oltre un secolo di storia, Geo Edizioni.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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