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Maurizio Turone

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Maurizio Turone
Turone alla Roma nel 1979
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso75 kg
Calcio
RuoloDifensore
Termine carriera1º luglio 1986
Carriera
Squadre di club1
1968-1972Genoa100 (9)
1972-1978Milan136 (2)
1978-1979Catanzaro17 (0)
1979-1982Roma74 (2)
1982-1983Bologna20 (0)
1983-1985Savona35 (1)
1985-1986Cairese10 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Maurizio Turone (Varazze, 27 ottobre 1948) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

È soprannominato Ramón. Ha due figli, Cristian e Alessandro, il secondo dei quali è stato a sua volta calciatore[1] intraprendendo in seguito la carriera di allenatore.

Da destra: l'esultanza di Turone, opposta alla protesta del portiere juventino Zoff, in occasione della rete annullata al difensore romanista nella sfida-scudetto del 10 maggio 1981

Esordì a livello professionistico nel 1968 con la maglia del Genoa e, dopo quattro stagioni in rossoblu (tre in Serie B e una in Serie C), nel 1972 venne ceduto al Milan, in cui giocò fino al 1977-1978 vincendo due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe.

Dopo una stagione trascorsa nel Catanzaro venne ceduto alla Roma, in cui giocò dal 1979 al 1982 vincendo due Coppe Italia nel 1979-1980 e nel 1980-1981. Durante i tre anni in giallorosso verrà ricordato, più che altro, per un suo gol annullato nella sfida-scudetto del 10 maggio 1981 sul campo della Juventus. Con i giallorossi che avevano l'obbligo di vincere per recuperare il punto di ritardo in classifica sui bianconeri, al 75' Turone mise la palla in rete dopo una sponda di Roberto Pruzzo: l'arbitro Paolo Bergamo, tuttavia, aveva annullato l'azione per un fuorigioco segnalato dal guardalinee Giuliano Sancini. Lo 0-0 fu sufficiente ai torinesi, due settimane più tardi, per laurearsi campioni d'Italia con due punti di vantaggio sulla Roma.[2].

Le immagini televisive mai chiarirono, in maniera definitiva, se la posizione del giocatore fosse o meno regolare; negli anni seguenti continuarono a susseguirsi pareri contrastanti, fra proiezioni con le nuove tecnologie e accuse di manipolazione della moviola[3]. In ogni caso, da lì in avanti il cosiddetto «gol di Turone» rimase un argomento caldo e mai sopito del calcio italiano per i decenni a venire[4]: l'episodio rinfocolò bruscamente la rivalità tra bianconeri e giallorossi[5], un dualismo che da qui in avanti diverrà una classica del campionato[4].

Nel novembre 1982 Turone andò a giocare nel Bologna, appena retrocesso in Serie B; al termine della stagione la squadra emiliana retrocesse, per la prima volta nella sua storia, in Serie C1. A quel punto tornò in Liguria per chiudere la carriera con tre stagioni in Serie C2: le prime due col Savona, la terza con la Cairese. In carriera ha totalizzato complessivamente 227 presenze e 4 reti in Serie A e 85 presenze e 3 reti in Serie B.

Dopo aver lasciato il calcio giocato tornò al Genoa prima come osservatore, ruolo che ricoprì per un breve periodo anche nella Lazio, e poi come team manager, sul finire degli anni novanta.

Competizioni nazionali

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Milan: 1972-1973, 1976-1977
Roma: 1979-1980, 1980-1981
Genoa: 1970-1971 (girone B)

Competizioni internazionali

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Milan: 1972-1973
  1. ^ Mezzala, è figlio di Ramon... Turone E il Carpi ingaggia Turrone del Genoa, su ricerca.gelocal.it, 19 febbraio 1998. URL consultato il 17 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  2. ^ Rosanna Schirer, Turone e quel gol da scudetto, in La Gazzetta dello Sport, 27 febbraio 1999.
  3. ^ Francesco Gambaro, Turone: «Basta con 'sta storia del mio gol», su ilgiornale.it, 20 marzo 2013. URL consultato il 20 marzo 2013.
  4. ^ a b Gol di Turone, che moviola: 32 anni dopo è ancora giallo, su sport.sky.it, 19 marzo 2013. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2014).
  5. ^ Juve-Roma, precedenti e curiosità di una sfida infinita, su torinotoday.it, 2 gennaio 2014.

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Collegamenti esterni

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