Megacle (Ippocrate)
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Megacle, figlio di Ippocrate (in greco antico: Μεγακλῆς?, Megaklès; Atene, VI secolo a.C. – dopo il 471 a.C.), è stato un politico ateniese, membro della famiglia degli Alcmeonidi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Megacle, in quanto figlio di Ippocrate, era nipote di Clistene (fratello di Ippocrate), e, in quanto fratello di Agariste, era zio di Pericle.[1] Fu ostracizzato una prima volta nel 487/486 a.C. e una seconda nel 471 a.C.;[2] sono stati ritrovati vari ostraka recanti il suo nome e, in alcuni casi, anche commenti sulla sua esibizione di ricchezza e sul suo amore per il lusso.[3]
Generò Megacle, vincitore alle Olimpiadi del 436 a.C. nella corsa dei carri e preso più volte di mira da Aristofane nelle sue commedie, e Dinomaca, madre di Alcibiade.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Erodoto, Storie, Libro VI, 131.
- ^ Lisia, XIV, 39; Forsdyke, p. 152 n. 30.
- ^ Forsdyke, pp. 155-156.
- ^ Domenico Musti, Storia Greca - Linee di sviluppo dall'età micenea all'età romana, Editori Laterza, 2006, p. 239. (EN) John K. Davies, Athenian Propertied Families, 600-300 B.C., Oxford, Clarendon Press, 1971, p. 379.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Fonti secondarie
- (EN) Sara Forsdyke, Exile, ostracism, and democracy: the politics of expulsion in ancient Greece (XML), Princeton University Press, 2005.