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Michel de Saint Pierre

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Michel de Grosourdy de Saint-Pierre

Michel de Grosourdy de Saint-Pierre (Blois, 12 febbraio 1916Saint-Pierre-du-Val, 18 giugno 1987) è stato uno scrittore e giornalista francese.

Michel de Saint-Pierre nacque da Louis di Grosourdy, marchese di Saint-Pierre, e da Antoinette de Pechpeyrou Comminges de Guitaut. Compì i suoi studi a Parigi: dopo il baccalaureato in filosofia, si laureò in lettere classiche, ma manifestò poco interesse per i suoi studi. All'età di diciotto anni, decise di partire per Saint-Nazaire, dove lavorò in fabbrica come operaio metallurgico. Si arruolò quindi in marina, come marinaio di ponte, e combatté durante la Seconda Guerra mondiale nelle forze navali.

Fu tra i più noti collaboratori del Courrier français (1948-1950). Durante gli anni Cinquanta, collaborò a La Nation française di Pierre Boutang e Michel Vivier. Antigollista, manifestò a più riprese il suo interesse per le vicende politiche, sostenendo pubblicamente Tixier-Vignancour o il Parti des forces nouvelles. Collaborò alle edizioni della Table ronde, come agente letterario, direttore di collana, consigliere e amministratore. In seno all'edizioni France-Empire, creò e diresse la collana «Catholique». Nel 1981 fu tra i fondatori del giornale Présent.

Monarchico e cattolico, difensore della messa tradizionale, prese parte con vigore ai grandi dibattiti che agitavano la società francese in piena trasformazione. Nel 1964, in pieno periodo conciliare, pubblicò il romanzo I nuovi preti, in cui mise in scena lo smarrimento di certi cattolici sorpresi dalle riforme liturgiche e pastorali del Vaticano II. Un altro dei suoi romanzi di successo fu Gli aristocratici, un ritratto della vita di una certa nobiltà francese, incuneata fra tradizione e modernità.

Scrittore prolifico, Michel de Saint-Pierre era cugino di Henry de Montherlant e un fedele amico di Jean de La Varende, con i quali fu in costante corrispondenza. Le sue opere, scritte in uno stile vigoroso e ironico, ricco di riferimenti culturali, mostrano una folla di personaggi posti di fronte a un mondo che sembra perdere il senso delle sue radici e di Dio.

Nel 1974, denunciò, nel libro Églises en ruine, lo stato di abbandono di alcune chiese in Francia e incoraggiò la loro conservazione per le custodia delle tradizioni e del patrimonio francesi. Nel 1977 descrisse, attraverso il ritratto di Monsieur de Charette, l'epopea della guerra di Vandea.

  • Michel de Saint Pierre, Bernadette e Lourdes, Torino, Borla, 1954.
  • Michel de Saint Pierre, Gli aristocratici, Milano, Del Duca, 1956.
  • Michel de Saint Pierre, I nuovi aristocratici, Torino, SEI, 1962.
  • Michel de Saint Pierre, I nuovi preti, Milano, Edizioni del Borghese, 1964.
  • Michel de Saint Pierre, Collera Santa, Milano, Edizioni del Borghese, 1965.
  • Michel de Saint Pierre, Il miliardario, Milano, Rusconi, 1971.
  • Michel de Saint Pierre, L'accusata, Milano, Rusconi, 1973.
  • (FR) Jean Paulhac, Michel de Saint Pierre, Parigi, Le Table ronde, 1972.
  • (FR) Jean de La Varende, Lettres à Michel de Saint Pierre, Éditions Hervé-Anglard, 1983.

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