Museo delle carrozze (Lisbona)
Museu Nacional dos Coches | |
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Ubicazione | |
Stato | Portogallo |
Località | Lisbona |
Indirizzo | Praça Afonso de Albuquerque |
Coordinate | 38°41′52″N 9°11′59″W |
Caratteristiche | |
Tipo | Trasporti |
Visitatori | 181 594 (2022) |
Sito web | |
Il Museu Nacional dos Coches (in italiano: Museo Nazionale delle Carrozze) – chiamato anche Museu dos Coches Reais (Museo delle Carrozze Reali; vecchia denominazione, ante-repubblicana) - è un museo con sede a Lisbona, che ospita una collezione di una sessantina di carrozze reali risalenti al XVII – XIX secolo e provenienti da Portogallo, Austria, Francia e Italia.[1] Si tratta di uno dei più importanti musei, se non del più importante, museo del genere al mondo[1][2] e del museo più visitato di Lisbona e di uno dei più visitati del Portogallo.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il museo, inaugurato nel 1905 per volere della regina Amélia d'Orléans e di Bragança (moglie di Carlo I)[1], è collocato nel Picadeiro Real, il vecchio maneggio reale, progettato dall'architetto italiano Giacomo Azzolini ed annesso al Palazzo di Belém, l'attuale residenza del presidente del Portogallo, in Praça Afonso de Albuquerque (quartiere/freguesia di Belém).[4]
Attualmente, è però in corso la realizzazione di un nuovo edificio presso le antiche Oficinas Gerais de Material Aeronáutico (sempre nel quartiere di Belém), costruzione iniziata nel febbraio del 2010[5].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il museo ospita cocchi, carrozzelle, berline, ecc. adibite agli usi più disparati (viaggi, sfilate, passeggio, ecc.).[1] Oltre alle carrozze, si trovano anche costumi, dipinti (tra cui ritratti di sovrani), armi, strumenti musicali, ecc.[1]
Il pezzo più antico del museo è la carrozza di Filippo II del Portogallo (o Filippo III di Spagna), risalente al 1619.[1][6]
Nel museo, si trova anche un ritratto della fondatrice, Amélia d'Orléans.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Marsano, Beba, Viaggio nel tempo, in: Paesi e città di "Bell'Europa" - Portogallo, Giorgio Mondadori Editore, Aprile 2008, p. 154
- ^ Weimer, Alois - Weimer Langer, Britta, Guida Marco Polo - Portogallo, Mairs Geographischer Verlag, Osfildern - Hachette, Paris - Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1999
- ^ Diário Digital: Museu Nacional dos Coches mantém liderança de visitantes.
- ^ Marsano, Beba, art. cit., p. 156
- ^ Lançada 1.ª pedra do Museu dos Coches.
- ^ Museu Nacional dos Coches - Collecção.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo delle carrozze
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Nacional dos Coches. URL consultato il 23 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2018). - Sito ufficiale
- Portogallo, Lisbona: Museu Nacional dos Coches. URL consultato il 12 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2010). - Immagini del museo
- "Paulo Mendes da Rocha: Museu Nacional dos Coches" (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2016). by Gonçalo M. Tavares, Ana Vaz Milheiro and João Carmo Simões, Lisbon: Monade, 2015.
- (PT) AA.VV., Picadeiro Real de Belém / Museu Nacional dos Coches, su monumentos.gov.pt, 2001, 2006, 2008.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152282443 · ISNI (EN) 0000 0001 2186 8579 · LCCN (EN) n84190937 · GND (DE) 5108797-2 |
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