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Napoli Femminile

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S.S.D. Napoli Femminile
Calcio
Azzurre, Tartarughine
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, azzurro
Dati societari
CittàNapoli
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie A
Fondazione2003
PresidenteItalia (bandiera) Marco Bifulco
AllenatoreItalia (bandiera) Salvatore Mango
StadioStadio comunale Giuseppe Piccolo (Cercola)
(3 947 posti)
Sito webwww.napolifemminile.it
Palmarès
Titoli nazionali3 campionati di Serie B
Stagione in corso
Dati aggiornati al 27 luglio 2024
Si invita a seguire il modello di voce

Il Napoli Femminile è una società calcistica femminile con sede nella città di Napoli. Fondata nel 2003, milita in Serie A, prima divisione del campionato italiano.

La nascita del Calciosmania

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Nata con il nome di Calciosmania Napoli, squadra dai colori sociali verde e bianco, in principio contava sia la sezione maschile che quella femminile.

Nel 2003 si iscrisse al campionato di Serie C e nel 2005, vincendo il girone, conquistò la promozione in Serie B.

Nell'estate 2005 avvenne anche il definitivo passaggio al calcio femminile con la fusione tra le società Calciosmania Napoli e Venus Arzano. La neonata società fu denominata A.S.D. Napoli Calcio Femminile.

Dalla B alla A

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Forte della solidità economica garantita da due main sponsor (Carpisa e Yamamay)[1] e di una rosa competitiva, in virtù degli innesti delle calciatrici provenienti dalla Venus (tra le quali Valentina Esposito) e delle riconferme di atlete come la giovane Valeria Pirone, in soli due anni il Napoli riuscì a vincere il campionato di Serie B ed accedere alla Serie A2. Nella stessa stagione ottenne anche uno storico piazzamento in Coppa Italia, eliminato ai quarti di finale della competizione dalla Eurospin Torres, formazione pluridecorata che avrebbe poi vinto il suo settimo trofeo.

Dopo cinque anni dalla fondazione, la società raccolse i primi frutti di un florido settore giovanile: nella stagione 2008-2009 furono infatti aggregate alla prima squadra Paola Di Marino (subito nel giro della Nazionale Under-17), Manuela Rapuano ed Emanuela Schioppo. Dopo un 8º posto ottenuto al termine della prima stagione in serie A2, la squadra fu rinforzata per tentare la scalata alla massima serie: dalla Lazio fu ingaggiata la sedicenne Elisa Lecce, già convocata nelle selezioni giovanili della nazionale italiana. Nel gennaio 2010, anche grazie agli acquisti di Patrizia Caccamo ed Emanuela Capponi, il Napoli diede avvio ad un ottimo girone di ritorno, non riuscendo tuttavia ad andare oltre il quarto posto finale.

L'anno successivo, e dopo quattro stagioni, l'allenatrice Barbara Nardi fu sostituita da Sergio Curcio, proveniente dalle giovanili. Una partenza disastrosa convinse, però, la società ad esonerare il tecnico dopo appena tre gare, affidando la panchina a Geppino Marino. La scelta si rivelò fortunata poiché il giovane trainer ottenne l'invidiabile rolino di marcia di 10 vittorie su 11 gare nel girone di ritorno, portando la squadra al secondo posto, a soli tre punti dalla capolista Riviera di Romagna.

Nella stagione 2011-2012 la squadra si rinforzò ulteriormente, tesserando Maria Caramia, già vincitrice a più riprese della classifica cannonieri di A2, e Roberta Filippozzi.

Il Napoli stravinse il campionato di Serie A2 con 19 vittorie ed un pareggio: le attaccanti azzurre Maria Caramia (21 reti) e Valeria Pirone (18) si aggiudicarono il primo e secondo gradino del podio della classifica marcatori. Nel corso della stagione, la squadra sfiorò anche l'impresa del trionfo in Coppa Italia, battendo prima la Lazio ai quarti, poi la Torres in semifinale dopo una clamorosa rimonta nei 15 minuti conclusivi della gara.

Nella finalissima, disputata ad Ostia il 2 giugno, il Napoli si arrese alla corazzata Brescia. Sconfitta col risultato di 3 a 2, maturato durante i tempi supplementari, alla presenza di oltre 1500 tifosi arrivati da Napoli e Roma, oltre che di Antonio Cabrini, neo-ct della Nazionale femminile.

La Serie A e il ritorno in B

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Con l'approdo in Serie A la squadra si rinforzò per ben figurare nella massima competizione nazionale, ingaggiando elementi d'esperienza (Gioia Masia, Antonella Morra, Emi Yamamoto), giovani già affermate (Alessandra Barreca, Lara Barbieri, Penelope Riboldi) ed elementi in prospettiva (Veronica Privitera, Valentina Giacinti, Valentina Casaroli, portiere dell'Italia U-19). Le partenopee chiusero la stagione al 5º posto, raggiungendo anche le semifinali di Coppa Italia.

Nell'estate del 2013, la rosa fu rivoluzionata: furono cedute quasi tutte le atlete non campane (con l'eccezione di Roberta Filippozzi[2]) e la squadra affidata a Corrado Sorrentino.

La stagione 2013-2014 si rivelò fallimentare sin dal principio, soprattutto a causa dell'inesperienza delle giovani atlete chiamate ad affrontare un campionato tanto competitivo. Fin dalle prime giornate di campionato la squadra occupò i bassifondi della classifica e, nonostante l'avvicendamento in panchina con l'ingaggio di Domenico Paesano, retrocesse, sconfitta sorprendentemente dal fanalino di coda Scalese durante l'ultima gara stagionale.

Con la retrocessione in serie B, le altlete di maggior valore presenti in rosa decisero di trasferirsi altrove. Le cessioni maggiori furono quelle di Valeria Pirone, Roberta Filippozzi e Valentina Esposito.

La società ripartì con un progetto fondato sulle giovani calciatrici campane, affidandoo la guida tecnica ad Alessandro Riccio, già allenatore della formazione primavera.

La fusione e il ritorno in Serie A

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Formazione del Napoli Femminile schierata il 6 febbraio 2022 contro la Fiorentina per la 14ª giornata di Serie A.

Al termine della stagione 2016-2017, conclusa al quarto posto nel girone B di Serie B, la società attivò la fusione con l'A.S.D. Napoli Dream Team del presidente Riccardo Guarino, nona classificata nello stesso girone, volta a unire le forze in un progetto comune[3]. Dalla sinergia nacque l'A.S.D. Napoli Femminile, iscritta al campionato di Serie B 2017-2018 col titolo sportivo del Napoli Dream Team[3].

Nella prima annata del nuovo corso la squadra concluse la stagione al settimo posto, retrocessa in Serie C a seguito della riforma dei campionati che aveva portato all'istituzione di una terza serie organizzata su base interregionale.

L'anno successivo il Napoli dominò il girone D di Serie C, concludendo al primo posto con 20 vittorie su 22 gare disputate. L'attaccante estone Lisette Tammik vinse la classifica marcatori con 29 reti realizzate[4]. In virtù del primo posto in classifica, la squadra ebbe accesso ai play-off promozione. Battuta la Novese, conquistò la promozione in Serie B[4]. Appena una settimana dopo disputò anche la finale della Coppa Italia di serie C, persa contro la Riozzese per 4-2 dopo i tempi supplementari[5].

Per la stagione 2019-2020 il Napoli allestì un organico competitivo in previsione della Serie B, organizzata su un girone unico. Il campionato, con le partenopee che avevano conquistato e difeso saldamente la testa della classifica, fu tuttavia interrotto dopo la sedicesima giornata a causa della pandemia di COVID-19[6][7]. La classifica finale fu così redatta ricorrendo a un coefficiente correttivo, assegnando la promozione in Serie A al Napoli ed al San Marino[8], rispettivamente prima e seconda in graduatoria al momento della sospensione del torneo.

Durante la stagione successiva, la squadra partenopea difese la Serie A, disputando un ottimo girone di ritorno fino a raggiungere la salvezza col decimo posto finale[9]. Sorte contraria nell'annata seguente, conclusa con un ultimo posto in classifica che valse la retrocessione in serie B.

La stagione 2022-2023 fu trionfale, con la formazione partenopea che conquistò la promozione in massima serie, vincendo il campionato agli ordini di Biagio Seno, subentrato a Dimitri Lipoff all'inizio del girone di ritorno[10].

Cronistoria della S.S.D. Napoli Femminile
  • 2003 - Viene fondata l'Associazione Sportiva Calciosmania Napoli.
  • 2003-2004 - 4º in Serie C Campania.
  • 2004-2005 - 1º in Serie C Campania. Promosso in Serie B.

  • 2005 - Fusione con la S.S.C. Venus Arzano, la denominazione rimane A.S. Calciosmania Napoli.
  • 2005-2006 - 6º nel girone F della Serie B.
Fase a gironi della Coppa Italia Serie B.
Quarti di finale della Coppa Italia Serie B.
Quarti di finale della Coppa Italia.
  • 2008 - Cambio di denominazione in A.S.D. Carpisa Yamamay Napoli.
  • 2008-2009 - 8º nel girone B della Serie A2.
Fase a gironi della Coppa Italia.
Secondo turno della Coppa Italia.
  • 2010 - Cambio di denominazione in A.S.D. Napoli Calcio Femminile[11].
  • 2010-2011 - 2º nel girone B della Serie A2.
Terzo turno della Coppa Italia.
Finale della Coppa Italia.
Semifinale della Coppa Italia.
Ottavi di finale della Coppa Italia.
  • 2014-2015 - 4º nel girone D della Serie B.
Sedicesimi di finale della Coppa Italia.
Sedicesimi di finale della Coppa Italia.
  • 2016 - Cambio di denominazione in A.S.D. Napoli C.F.M. Collana[12].
  • 2016-2017 - 4º nel girone D della Serie B.
Primo turno della Coppa Italia.

  • 2017 - Fusione con l'A.S.D. Napoli Dream Team e nascita della A.S.D. Napoli Femminile.
  • 2017-2018 - 7º nel girone D della Serie B. Retrocesso in Serie C.
Secondo turno della Coppa Italia.
  • 2018 - Cambio di denominazione in S.S.D. Napoli Femminile.
  • 2018-2019 - 1º nel girone D della Serie C. Vince i play-off. Promosso in Serie B.
Finale della Coppa Italia Serie C.
Gironi eliminatori della Coppa Italia.
Gironi eliminatori della Coppa Italia.
Gironi eliminatori della Coppa Italia.
Gironi eliminatori della Coppa Italia.
Quarti di finale della Coppa Italia.

Colori e simboli

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Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Arturo Collana e Stadio Caduti di Brema.

Dal 2012 al 2017, il Napoli ha disputato le proprie partite casalinghe allo stadio Arturo Collana. In precedenza, aveva giocato al "Francesco Denza" di Posillipo, al "Green Sport" di Pianura e al "Tony Chiovato" di Bacoli, soprannominato "Campo Castello" per la curiosa e suggestiva posizione ai piedi del Castello Aragonese di Baia. Le sessioni di allenamento si erano svolte prevalentemente presso il "Due Palme" di Agnano.

Dal 2019 al 2021 il Napoli si è allenato allo "Schiana Arena" di Bacoli[13], disputando le gare in casa al campo sportivo comunale "San Clemente I" di Casamarciano (stagione 2019/2020) e allo stadio Caduti di Brema di Barra (stagione 2020/2021)[14].

Dal 2021 le gare casalinghe si svolgono nello stadio comunale "Arena Giuseppe Piccolo" di Cercola[15], divenuto anche training center della prima squadra dal 2023[16].

Organigramma societario

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Aggiornato al 12 agosto 2023.[17]

Staff dell'area direttiva
  • Italia (bandiera) Alessandro Maiello - Presidente
  • Italia (bandiera) Raffaele Carlino - Presidente onorario
  • Italia (bandiera) Luigi Rapullino - Vice presidente
  • Italia (bandiera) Francesco Tripodi - Amministratore delegato
  • Italia (bandiera) Luciano Cimmino - Consigliere
  • Italia (bandiera) Marco Zwingauer - Direttore generale
  • Italia (bandiera) Biagio Seno - Responsabile tecnico Prima Squadra
  • Italia (bandiera) Francesco Scamardella - Responsabile finanziario
  • Italia (bandiera) Gianluca Monti - Responsabile comunicazione
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatrici del Napoli Femminile.
2011-2012 (girone D)
2019-2020, 2022-2023 (secondo livello)
2007-2008 (terzo livello)
2018-2019 (girone D)

Partecipazione ai campionati

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Nella tabella non vengono considerati i campionati organizzati a livello regionale.

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 6 2012-2013 2024-2025 6
Serie A2 4 2008-2009 2011-2012 10
Serie B 6 2014-2015 2022-2023
Serie B 3 2005-2006 2007-2008 4
Serie C 1 2018-2019

Rosa 2024-2025

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Rosa e numeri come da sito ufficiale[18].

N. Ruolo Calciatrice
1 Italia (bandiera) P Beatrice Beretta
2 Danimarca (bandiera) D Matilde Lundorf
3 Danimarca (bandiera) D Cecilie Sandvej
4 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) D Gloria Slišković
5 Italia (bandiera) D Paola Di Marino (capitano)
7 Italia (bandiera) C Debora Novellino
8 Italia (bandiera) C Alice Giai
9 Italia (bandiera) A Melania Martinovic
10 Svezia (bandiera) A Marija Banusic
11 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) A Maja Jelčić
12 Italia (bandiera) D Caterina Fracaros
13 Germania (bandiera) C Natalie Muth
14 Uganda (bandiera) C Violah Nambi
N. Ruolo Calciatrice
17 Nigeria (bandiera) A Olamide Adugbe
19 Italia (bandiera) C Manuela Sciabica
21 Italia (bandiera) C Virginia Di Giammarino
22 Germania (bandiera) C Vivien Beil
23 Italia (bandiera) C Melissa Bellucci
28 Italia (bandiera) A Ginevra Moretti
33 Italia (bandiera) D Alice Pellinghelli
42 Croazia (bandiera) P Doris Bačić
44 Italia (bandiera) D Tecla Pettenuzzo
67 Italia (bandiera) D Michela Giordano
90 Italia (bandiera) C Gabriella Langella
99 Italia (bandiera) A Morena Gianfico
  1. ^ Il presidente Raffaele Carlino era anche proprietario del marchio Carpisa, nonché presidente della squadra maschile dell'Ischia. Assieme al Presidente Onorario Luciano Cimmino, presidente della Yamamay, Carlino era anche main sponsor dell'Acquachiara (pallanuoto), mentre la stessa Yamamay era anche main sponsor della Futura Volley Busto Arsizio di pallavolo. Le Squadre Carpisa Yamamay - Sito ufficiale
  2. ^ Napoli, via al raduno, su napolicalciofemminile.it. URL consultato l'8 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2014).
  3. ^ a b Nasce il Napoli Femminile, su napolicalciofemminile.it, 29 giugno 2017. URL consultato l'8 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2017).
  4. ^ a b Il Napoli Femminile torna in Serie B, su lfootball.it, 6 maggio 2019. URL consultato l'8 luglio 2020.
  5. ^ Serie C: La Riozzese conquista la Coppa Italia, su calciofemminile.lnd.it, 11 maggio 2019. URL consultato l'8 luglio 2020.
  6. ^ Comunicato Ufficiale n. 108/DCF - Sospensione e rinvio competizioni Divisione Calcio Femminile (PDF), su figc.it, 10 marzo 2020. URL consultato l'8 luglio 2020.
  7. ^ La Serie B si ferma, la A crede ancora nella ripartenza. Nei prossimi giorni la decisione definitiva, su figc.it, 20 maggio 2020. URL consultato l'8 luglio 2020.
  8. ^ Futuro del Calcio Femminile: nuove norme e via al professionismo nel 2022, su figc.it, 25 giugno 2020. URL consultato l'8 luglio 2020.
  9. ^ Napoli Femminile – AS Roma 2-2: #cuoreAzzurro ed è Serie A, su napolifemminile.it, 22 maggio 2021. URL consultato il 9 luglio 2021.
  10. ^ Napoli promosso in Serie A. Lazio, la vittoria con l'Arezzo non basta: biancocelesti allo spareggio contro Pomigliano, su figc.it, 28 maggio 2023. URL consultato il 12 luglio 2023.
  11. ^ C.U. n. 9 fusioni, cambi denominazione, oneri finanziari, su lnd.it, 2 agosto 2010. URL consultato l'11 luglio 2019.
  12. ^ CU 3 - variazioni di denominazione, su lnd.it, 29 luglio 2016. URL consultato l'11 luglio 2019.
  13. ^ #RoadtoCasteldiSangro, per il ritiro precampionato, su napolifemminile.it, 4 luglio 2020.
  14. ^ Andrea Favicchio, Barra, lo stadio “Caduti di Brema” non andrà nel dimenticatoio: ci giocherà il Calcio Napoli femminile, su vesuviolive.it, 2 luglio 2020.
  15. ^ Le convocate per il ritiro, gare ufficiali allo stadio G. Piccolo, su napolifemminile.it, 30 luglio 2021. URL consultato il 20 agosto 2021.
  16. ^ Primo giorno di allenamenti a Cercola, su Napoli Femminile SSD, 4 agosto 2023. URL consultato il 12 agosto 2023.
  17. ^ Organigramma, su napolifemminile.it.
  18. ^ Rosa 2024-2025, su napolifemminile.it. URL consultato il 29 settembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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