Nazionale maschile di calcio del Cile

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Nazionale di calcio del Cile)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cile (bandiera)
Cile
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazioneFFCH
Federación de Fútbol de Chile
ConfederazioneCONMEBOL
Codice FIFACHI
SoprannomeLa Roja (La Rossa)
SelezionatoreArgentina (bandiera) Ricardo Gareca
Record presenzeAlexis Sánchez (166)
CapocannoniereAlexis Sánchez (51)
Ranking FIFA37º (26 ottobre 2023)[1]
Sponsor tecnicoAdidas
Esordio internazionale
Argentina (bandiera) Argentina 3 - 1 Cile Cile (bandiera)
Buenos Aires, Argentina; 27 maggio 1910
Migliore vittoria
Cile (bandiera) Cile 7 - 0 Venezuela Venezuela (bandiera)
Santiago del Cile, Cile; 29 agosto 1979
Cile (bandiera) Cile 7 - 0 Armenia Armenia (bandiera)
Viña del Mar, Cile; 4 gennaio 1997
Cile (bandiera) Cile 7 - 0 Messico Messico (bandiera)
Santa Clara, Stati Uniti; 18 giugno 2016
Peggiore sconfitta
Brasile (bandiera) Brasile 7 - 0 Cile Cile (bandiera)
Rio de Janeiro, Brasile; 17 settembre 1959
Campionato del mondo
Partecipazioni9 (esordio: 1930)
Miglior risultatoBronzo Terzo posto nel 1962
Copa América
Partecipazioni41 (esordio: 1916)
Miglior risultatoOro Campioni nel 2015, 2016
Confederations Cup
Partecipazioni1 (esordio: 2017)
Miglior risultatoArgento Secondo posto nel 2017
Torneo Olimpico
Partecipazioni1 (esordio: 1928)
Miglior risultatoPrimo turno nel 1928

La nazionale di calcio del Cile (in spagnolo Selección de fútbol de Chile) è la rappresentativa calcistica del Cile ed è controllata dalla Federación de Fútbol de Chile.

Soprannominata La Roja ("La Rossa"), è membro fondatore della CONMEBOL. Ha preso parte a nove edizioni del campionato mondiale di calcio, ottenendo il terzo posto nell'edizione del 1962, giocata in casa. Sempre in casa si è aggiudicato il suo primo titolo ufficiale, la Coppa America 2015, e ha bissato il successo l'anno successivo, aggiudicandosi la Copa América Centenario, in entrambi i casi battendo l'Argentina in finale ai tiri di rigore. Con la vittoria della Coppa America 2015 ha acquisito il diritto di partecipare alla Confederations Cup 2017 in Russia, dove ha concluso il torneo al secondo posto, sconfitto per 1-0 in finale dalla Germania.

Nella classifica mondiale della FIFA il miglior piazzamento del Cile è il 4º posto dell'aprile 2016, mentre il peggiore piazzamento è l'84º posto del dicembre 2002. Attualmente occupa la 31ª posizione nella graduatoria.[2]

Primo ventennio

[modifica | modifica wikitesto]
La nazionale cilena nel 1910

La Roja, com'è soprannominata, giocò la sua prima partita nel 1910 contro l'Argentina. Nel 1928 prese parte al Torneo Olimpico di calcio, venendo eliminata al turno di qualificazione. Vedendosi negato l'accesso al tabellone principale, partecipò al torneo di consolazione, durante il quale raggiunse la finale, dove venne sconfitta dai Paesi Bassi a seguito di un sorteggio. Partecipò alla prima edizione dei Mondiali di calcio, nel 1930, e fu inserita nel girone A che comprendeva anche Francia, Argentina e Messico. I cileni partirono ottimamente (3-0 al Messico e 1-0 alla Francia), ma si dovettero arrendere ai gauchos (3-1 il risultato finale), perdendo così il primo posto, l'unico utile per avanzare alle semifinali. Guillermo Subiabre firmò ben quattro delle cinque reti totali cilene, l'altra marcatura fu di Carlos Vidal.

1960-1966: il mondiale casalingo del 1962

[modifica | modifica wikitesto]

L'organizzazione del campionato del mondo del 1962 venne assegnata al Cile, nonostante gravi carenze infrastrutturali e il terremoto che aveva scosso il paese nel 1960. I padroni di casa furono sorteggiati in un girone con tre avversarie europee: l'Italia (due volte campione mondiale), la Germania Ovest (che aveva sollevato la coppa nel 1954) e la Svizzera. Il Cile seppe trarre il massimo vantaggio dal fattore campo, esordendo con una vittoria per 3-1 sugli elvetici.

Lo stadio Nazionale, sito nella capitale Santiago del Cile.

Nel secondo incontro, già decisivo ai fini della classifica, il Cile affrontò l'Italia: prima della partita, l'ambiente fu destabilizzato da alcuni articoli apparsi su quotidiani italiani (Il Resto del Carlino e La Nazione di Firenze) che denunciavano l'estrema povertà del Cile, il sottosviluppo, la denutrizione, la prostituzione, l'analfabetismo e l'alcolismo. Gli avvenimenti del campo passarono alla storia come la battaglia di Santiago: il primo fallo venne fischiato dopo appena 12" e dopo 7' Giorgio Ferrini fu il primo espulso, per un fallo su Honorino Landa. Il giocatore, riluttante ad abbandonare il campo, fu portato fuori con la forza dai carabinieri locali. La partita proseguì tra falli e proteste: al 38' Leonel Sánchez fu contrastato, regolarmente, da Mario David e finì a terra infuriato. Rialzatosi, il cileno (figlio dell'ex campione di pugilato Juan Sánchez) sferrò un pugno all'avversario ma il direttore di gara (l'inglese Ken Aston) non si avvide del grave gesto: pochi minuti dopo, l'italiano reagì con un calcio che gli costò l'espulsione. L'Italia, ridotta in nove, difese il risultato sino all'ultimo quarto d'ora ma i cileni andarono a segno con Jaime Ramírez (al 74') e Jorge Toro (al 88') centrando la vittoria.

Dopo aver perso contro la Germania Ovest nell'ultima giornata del girone, nei quarti di finale il Cile superò a sorpresa l'Unione Sovietica (2-1). Fermato in semifinale dal Brasile di Garrincha, poi campione, per 2-4 disputò la finale di consolazione contro la Jugoslavia vincendola (con rete di Eladio Rojas nei minuti conclusivi) e guadagnando la medaglia di bronzo.

Quattro anni più tardi, in occasione dei Mondiali disputati in Inghilterra, Italia e Cile si ritrovarono nello stesso girone: gli Azzurri vendicarono l'onta subita nel 1962 con una vittoria per 2-0, ma entrambe le squadre furono poi eliminate agli ottavi di finale (i cileni dall'Unione Sovietica e gli italiani dalla Corea del Nord).

1974-1982: un decennio deludente

[modifica | modifica wikitesto]

La Roja arrivò in Germania Ovest dopo un controverso spareggio contro l'Unione Sovietica. Dopo l'andata disputata regolarmente a Mosca, i sovietici si rifiutarono di giocare allo stadio Nazionale di Santiago del Cile, poiché questo impianto era usato come campo di concentramento da parte di Augusto Pinochet. La FIFA non accolse il reclamo ed il Cile vinse per rinuncia e ottenne così il diritto di disputare la fase finale del torneo.[3] Il Cile esordì contro i padroni di casa della Germania Ovest e venne battuto 1-0 con un gol da lunga distanza di Paul Breitner; conquistò poi un prezioso pareggio (1-1) contro la Germania Est, ma pareggiò a reti vuote nell'ultima sfida con l'Australia, fallendo così l'accesso alla seconda fase del torneo.

Il campionato mondiale del 1982 rappresentò la peggiore delusione - in termini di risultato - per il Cile, che fu eliminato dalla competizione al primo turno dopo tre sconfitte.[4] Battuta di misura dall'Austria e nettamente dalla Germania Ovest (4-1, con gol della bandiera per i cileni segnato allo scadere da Moscoso[5]), la Roja allenata da Luis Santibáñez concluse il girone all'ultimo posto perdendo anche con l'Algeria (3-2, dopo che il primo tempo si era concluso sul 3-0 per gli algerini, prima che i gol di Neira su calcio di rigore e Letelier salvassero l'onore dei sudamericani).[6]

1989-1999: dallo scandalo Rojas al ritorno internazionale

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1989 il Cile contese al Brasile la qualificazione al campionato mondiale del 1990.[7] L'incontro decisivo, che oppose le due squadre, si svolse il 3 settembre 1989 allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro: ai verdeoro bastava un semplice pareggio in virtù di una migliore differenza reti, mentre la Roja doveva vincere. La Seleção passò in vantaggio nei primi minuti della seconda frazione di gioco, grazie ad una conclusione mancina di Careca. A questo punto, quando ormai la partita per il Cile pareva compromessa, il portiere Roberto Rojas, soprannominato "Cóndor", aspettò che un bengala arrivasse dalle sue parti, si gettò per terra e si incise il sopracciglio sinistro con un minuscolo bisturi che aveva precedentemente nascosto in un guanto, fingendo così di essere stato colpito[8]. Rojas, disteso per terra dolorante e sanguinante, poi semi-incosciente, venne preso dai propri compagni di squadra e portato a braccia negli spogliatoi.

Il Cile non fece rientro in campo, costringendo l'arbitro a sospendere la partita in attesa di una situazione di maggiore calma. Rojas venne trasportato immediatamente in Cile con un aereo dove fu accolto quasi come un martire. Mentre inizialmente si paventò una sconfitta a tavolino per i brasiliani, la FIFA esaminò filmati e fotografie e svelò un inganno ordito probabilmente dalla federazione cilena, dove il bengala aveva finito la sua corsa a circa un metro di distanza dal portiere. L'organismo internazionale punì quindi il Cile con l'esclusione dalle eliminatorie del campionato del mondo del 1994, dato che, in virtù degli strani gesti di alcuni compagni di squadra subito dopo l'intervento dei sanitari, si intuì che lo stesso Rojas non si mosse di sua iniziativa, ma probabilmente fu indirizzato in partenza dalla stessa federcalcio cilena.[9] Rojas subì invece una squalifica a vita, poi amnistiata nel 2001.[10]

Dal 1991 al 1997 la squadra disputò soltanto la Copa América senza peraltro conseguire - in quattro edizioni - risultati di rilievo.[11][12] Una rinascita avvenne in coincidenza con le eliminatorie del campionato del mondo del 1998, al quale il Cile si qualificò arrivando quarta nel girone unico sudamericano, introdotto in occasione di quelle qualificazioni, a pari punti con il Perù, ma avvantaggiato da una differenza reti di +16 contro il -1 dei peruviani. I cileni, guidati da Nelson Acosta, potevano disporre di un prolifico attacco con Marcelo Salas e Iván Zamorano[13], in due realizzatori di ben 23 gol dei 32 totali del Cile nel girone eliminatorio.

Nella fase finale, in Francia, la squadra cilena trovò nel girone Italia, Camerun e Austria.[14] L'inizio fu esaltante: l'11 giugno a Bordeaux i cileni imposero un 2-2 all'Italia di Cesare Maldini, vice-campione del mondo in carica. Dopo aver subito la rete di Vieri, arrivò la doppietta del "Matador" Salas e solo Baggio, grazie ad un discutibile rigore a cinque minuti dalla fine, risollevò gli azzurri dal baratro.[15] Sei giorni dopo, a Saint-Étienne, arrivò un altro pareggio, stavolta con l'Austria, con le reti messe a segno da Salas prima (anche se il pallone probabilmente non varcò la linea) e da Vastić allo scadere.[16]

Il 23 giugno 1998 a Nantes il Cile pareggiò nuovamente per 1-1, stavolta contro il Camerun, con gol di Sierra nel primo tempo e Mboma al decimo della ripresa.[17] Questo risultato permise ai cileni di avanzare il turno ed affrontare negli ottavi di finale, il 27 giugno, i campioni uscenti del Brasile, da cui la Roja fu sconfitta per 4-1, con doppiette di César Sampaio e Ronaldo.[18] In una giornata triste Salas si prese comunque la soddisfazione di siglare il suo quarto gol nel torneo e gli applausi meritati del pubblico del Parco dei Principi. L'anno successivo la Roja fece suo il quarto posto in Copa América.[11]

2002-2007: le mancate qualificazioni ai mondiali 2002 e 2006

[modifica | modifica wikitesto]

All'indomani della buona prestazione al campionato del mondo del 1998 il Cile subì un pesante ricambio generazionale, finendo per passare dal quarto posto ottenuto nel girone eliminatorio sudamericano, che gli diede la qualificazione a Francia 1998, all'ultima piazza solamente quattro anni più tardi, nelle qualificazioni a Giappone-Corea del Sud 2002, quando la squadra fu superata in classifica anche dal Venezuela.

Nel girone eliminatorio per Germania 2006 la Roja viaggiò a corrente alternata e chiuse settima, a soli tre punti dall'Uruguay, che con il quinto posto ottenuto ebbe accesso allo spareggio contro la vincente della zona OFC.

Nella Coppa America 2007 in Venezuela il Cile batté l'Ecuador (3-2), perse contro il Brasile (3-0) e pareggiò (0-0) contro il Messico, giungendo terzo nel proprio girone. Qualificatasi come la migliore delle tre terze classificate nella prima fase, la Roja fu nettamente sconfitta ai quarti di finale ancora dal Brasile (6-1). Il 10 luglio, tre giorni dopo la disfatta contro i brasiliani, Nelson Acosta si dimise.

2007-2011: l'era Bielsa e il ritorno ai mondiali

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto 2007 la panchina del Cile fu affidata all'argentino Marcelo Bielsa.

Le delusioni dei primi anni 2000 furono cancellate dalla qualificazione al campionato del mondo 2010 che la squadra di Bielsa conseguì in modo autorevole. La Roja si piazzò seconda, staccata di un solo punto dal Brasile. Protagonista di questa fase fu il centravanti Humberto Suazo, autore di dieci reti. Il 4 dicembre 2009 il sorteggio per la fase finale inserì il Cile nel girone H insieme a Spagna, Svizzera e Honduras.

Il 16 giugno 2010 il Cile sconfisse l'Honduras tornando a vincere una partita nella fase finale di un Mondiale esattamente 48 anni dopo l'ultimo successo. La successiva vittoria contro la Svizzera, sempre col minimo scarto, e la sconfitta contro la Spagna significarono l'accesso agli ottavi di finale. In questo turno si fermò il percorso degli uomini di Bielsa, sconfitti dal Brasile (lo stesso avversario affrontato dodici anni prima) con il punteggio di 3-0.

Nella Coppa America 2011 in Argentina il Cile di Bielsa superò la prima fase come prima classificata nel suo girone, ma si fermò ai quarti di finale, sconfitto dal Venezuela per 2-1.

2014-2017: la gestione Sampaoli e Pizzi e i due allori continentali

[modifica | modifica wikitesto]
La nazionale cilena nel 2013

Qualificatosi al campionato del mondo del 2014 come terzo classificato nel girone sudamericano, fu inserito per la fase finale nel girone di ferro con la Spagna campione del mondo, i Paesi Bassi e l'Australia. I cileni partirono bene, sconfiggendo per 3-1 gli australiani. Nella seconda uscita batterono i campioni del mondo uscenti della Spagna per 2-0, eliminandoli clamorosamente dal torneo al primo turno e qualificandosi agli ottavi di finale con una gara d'anticipo. Nell'ultima gara persero ininfluentemente per 2-0 contro l'Olanda, chiudendo il girone come secondi. Agli ottavi i cileni affrontarono ancora una volta il Brasile, padrone di casa, costringendolo all'1-1 fino al 120º minuto di gioco (al gol di David Luiz rispose Alexis Sánchez nel corso del primo tempo) e colpendo un legno con Mauricio Pinilla nei supplementari. Per decidere le sorti dell'incontro furono necessari i tiri di rigore, dove prevalsero i brasiliani.

La Coppa America 2015 disputata in casa sancì il primo trionfo del Cile. La squadra allenata da Jorge Sampaoli superò con autorità la fase a gironi grazie alla vittoria per 2-0 contro l'Ecuador[19], al pareggio per 3-3 contro il Messico[20] e alla vittoria per 5-0 contro la Bolivia.[21] Dopo aver eliminato l'Uruguay ai quarti per 1-0,[22] il Cile si impose anche nella semifinale contro il Perù per 2-1.[23] In finale la squadra padrona di casa affrontò l'Argentina vicecampione del mondo in carica. Il match rimase bloccato sullo 0-0 sino alla fine dei tempi supplementari. Ai rigori i cileni vinsero per 4-1. Per la Roja fu decisivo il rigore realizzato da Alexis Sánchez.[24]

La nazionale cilena del 2015, vincitrice della sua prima Coppa America

Per la prima volta i cileni si qualificarono, dunque, alla Confederations Cup, in programma in Russia.

La Coppa América Centenario, svoltasi nel 2016 negli Stati Uniti, vide i cileni laurearsi campioni del Sudamerica per la seconda volta consecutiva, ma il cammino verso la finale non iniziò nel migliore dei modi. Nella fase a gironi la squadra allenata da Juan Antonio Pizzi trovò l'Argentina, che nella prima partita sconfisse la Roja per 2-1, Bolivia e Panama, entrambe battute dai cileni. Classificatasi seconda nel girone dietro proprio all'Albiceleste, nei quarti di finale la formazione cilena ritrovò il Messico, che sconfisse per 7-0, conseguendo la sua terza vittoria più larga di sempre, grazie anche a una quadripletta di Edu Vargas. In semifinale la Roja conquistò un'altra vittoria ai danni della Colombia per 2-0 al Soldier Field di Chicago. La partita è ricordata per il lunghissimo intervallo di 2 ore e 25 minuti tra il primo e il secondo tempo, dovuto alla tempesta di pioggia con fulmini abbattutasi su Chicago, che ritardò la ripresa del gioco[25]. Nella finale del 26 giugno la Roja affrontò ancora l'Argentina nella riedizione della finale della Coppa America 2015. La partita, disputatasi al MetLife Stadium di East Rutherford davanti ad 82.026 persone, si protrasse oltre i tempi supplementari, conclusisi sul risultato di 0-0. Dal dischetto furono decisivi gli errori di Messi e Biglia, per il 4-2 finale che diede la seconda vittoria nel torneo continentale alla Roja[26].

Nel giugno 2017 il Cile esordì nella Confederations Cup, presentandosi in Russia da campione del Sudamerica in carica. Superato il girone di prima fase come secondo classificato grazie a una vittoria (2-0 al debutto contro il Camerun) e due pareggi (1-1 contro la Germania e 1-1 contro l'Australia), in semifinale batté il Portogallo per 3-0 dopo i tiri di rigore (0-0 dopo i tempi supplementari). In finale, allo stadio Krestovskij di San Pietroburgo, fu sconfitto dalla Germania per 1-0, chiudendo il torneo al secondo posto.

2017-2022: le mancate qualificazioni ai mondiali

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 il Cile mancò clamorosamente la qualificazione alla fase finale del campionato del mondo 2018, piazzandosi sesto nel girone eliminatorio della CONMEBOL. Quella dei cileni fu una disfatta impensabile, arrivata inaspettatamente dopo un triennio d'oro. A causare l'eliminazione furono soprattutto le negative prestazioni della squadra in trasferta, dove in 9 partite del girone il Cile riuscì a totalizzare solamente 7 punti con 2 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte e con un bilancio di 9 gol fatti e ben 17 subiti.

Passato nel gennaio 2018 nelle mani del CT colombiano Reinaldo Rueda, nella Coppa América 2019 il Cile, bicampione del Sudamerica in carica, superò la fase a gironi con due vittorie (4-0 contro il Giappone e 2-1 contro l'Ecuador) e una sconfitta (1-0 contro l'Uruguay), e poi eliminò la Colombia ai quarti di finale (5-4 ai tiri di rigore dopo lo 0-0 dei 90 minuti), ma fu sconfitto nettamente dal Perù (3-0) in semifinale e poi chiuse al quarto posto, battuto nella finale di consolazione dall'Argentina (2-1). Nella Copa América 2021, invece, il Cile del ct uruguaiano Martín Lasarte si classificò quarto nel proprio raggruppamento con una vittoria, 2 pareggi e una sconfitta, accedendo ai quarti di finale, dove fu battuto per 1-0 dal Brasile padrone di casa ed eliminato.

In seguito, per la seconda volta consecutiva, la Roja mancò la qualificazione al campionato del mondo: nel girone di qualificazione a Qatar 2022, si piazzò infatti settima, con 5 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte, a 5 punti dal Perù quinto e ammesso allo spareggio interzona.

Partecipazioni ai tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Primo turno
1934 Ritirata prima delle qualificazioni
1938 Non partecipante
1950 Primo turno
1954 Non qualificata
1958 Non qualificata
1962 Terzo posto
1966 Primo turno
1970 Non qualificata
1974 Primo turno
1978 Non qualificata
1982 Primo turno
1986 Non qualificata
1990 Squalificata
1994 Esclusa
1998 Ottavi di finale
2002 Non qualificata
2006 Non qualificata
2010 Ottavi di finale
2014 Ottavi di finale
2018 Non qualificata
2022 Non qualificata
Copa América
Edizione Risultato
1916 Quarto posto
1917 Quarto posto
1919 Quarto posto
1920 Quarto posto
1921 Rinuncia
1922 Quinto posto
1923 Rinuncia
1924 Quarto posto
1925 Rinuncia
1926 Terzo posto
1927 Rinuncia
1929 Rinuncia
1935 Quarto posto
1937 Quinto posto
1939 Quarto posto
1941 Terzo posto
1942 Sesto posto
1945 Terzo posto
1946 Quinto posto
1947 Quarto posto
1949 Quinto posto
1953 Quarto posto
1955 Secondo posto
1956 Secondo posto
1957 Sesto posto
1959 Quinto posto
1959 (II) Rinuncia
1963 Rinuncia
1967 Terzo posto
1975 Primo turno
1979 Secondo posto
1983 Primo turno
1987 Secondo posto
1989 Primo turno
1991 Terzo posto
1993 Primo turno
1995 Primo turno
1997 Primo turno
1999 Quarto posto
2001 Quarti di finale
2004 Primo turno
2007 Quarti di finale
2011 Quarti di finale
2015 Campione
2016 Campione
2019 Quarto posto
2021 Quarti di finale
2024 Primo turno
Giochi olimpici[27]
Edizione Risultato
1912 Non partecipante
1920 Non partecipante
1924 Non partecipante
1928 Turno di qualificazione[28]
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Secondo posto


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

Campionato Panamericano

[modifica | modifica wikitesto]

La Roja ha partecipato a due dei tre Campionati Panamericani, di cui uno come paese ospitante.[29]

Giochi panamericani

[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale cilena ha partecipato ai Giochi panamericani in 4 occasioni. Tuttavia, data la natura dilettantistica della manifestazione, era impedita per regolamento la convocazione dei professionisti. Dunque fino al 2003 le selezioni erano costituite da giovani o calciatori di seconda fascia, mentre da tale data, vi è l'obbligo di schierare le Under-20. Pertanto dalla prima edizione del 1951 a quella del 1999 la Roja in quattro partecipazioni ha collezionato una medaglia d'argento e due di bronzo.[30]

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
La Roja al mondiale inglese del 1966
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay (bandiera) Uruguay Primo turno 2 0 1 5:3
1934 Italia (bandiera) Italia Ritirata prima delle qualificazioni - - - -
1938 Francia (bandiera) Francia Non partecipante - - - -
1950 Brasile (bandiera) Brasile Primo turno 1 0 2 5:6
1954 Svizzera (bandiera) Svizzera Non qualificata - - - -
1958 Svezia (bandiera) Svezia Non qualificata - - - -
1962 Cile (bandiera) Cile Terzo posto 4 0 2 10:8
1966 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Primo turno 0 1 2 2:5
1970 Messico (bandiera) Messico Non qualificata - - - -
1974 bandiera Germania Ovest Primo turno 0 2 1 1:2
1978 Argentina (bandiera) Argentina Non qualificata - - - -
1982 Spagna (bandiera) Spagna Primo turno 0 0 3 3:8
1986 Messico (bandiera) Messico Non qualificata - - - -
1990 Italia (bandiera) Italia Squalificata - - - -
1994 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Esclusa dalle qualificazioni - - - -
1998 Francia (bandiera) Francia Ottavi di finale 0 3 1 5:8
2002 Giappone (bandiera) Giappone / Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Non qualificata - - - -
2006 Germania (bandiera) Germania Non qualificata - - - -
2010 Sudafrica (bandiera) Sudafrica Ottavi di finale 2 0 2 3:5
2014 Brasile (bandiera) Brasile Ottavi di finale 2 1 1 6:4
2018 Russia (bandiera) Russia Non qualificata - - - -
2022 Qatar (bandiera) Qatar Non qualificata - - - -

Copa América

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1916 Argentina (bandiera) Argentina Quarto posto 0 1 2 2:11
1917 Uruguay (bandiera) Uruguay Quarto posto 0 0 3 0:10
1919 Brasile (bandiera) Brasile Quarto posto 0 0 3 1:12
1920 Cile (bandiera) Cile Quarto posto 0 1 2 2:4
1921 Argentina (bandiera) Argentina Rinuncia - - - -
1922 Brasile (bandiera) Brasile Quinto posto 0 1 3 1:10
1923 Uruguay (bandiera) Uruguay Rinuncia - - - -
1924 Uruguay (bandiera) Uruguay Quarto posto 0 0 3 1:10
1925 Argentina (bandiera) Argentina Rinuncia - - - -
1926 Cile (bandiera) Cile Terzo posto 2 1 1 14:6
1927 Perù (bandiera) Perù Rinuncia - - - -
1929 Argentina (bandiera) Argentina Rinuncia - - - -
1935 Perù (bandiera) Perù Quarto posto 0 0 3 2:7
1937 Argentina (bandiera) Argentina Quinto posto 1 1 3 12:13
1939 Perù (bandiera) Perù Quarto posto 1 0 3 8:12
1941 Cile (bandiera) Cile Terzo posto 2 0 2 6:3
1942 Uruguay (bandiera) Uruguay Sesto posto 1 1 4 4:15
1945 Cile (bandiera) Cile Terzo posto 4 1 1 15:5
1946 Argentina (bandiera) Argentina Quinto posto 2 0 3 8:11
1947 Ecuador (bandiera) Ecuador Quarto posto 4 1 2 14:13
1949 Brasile (bandiera) Brasile Quinto posto 2 1 4 10:14
1953 Perù (bandiera) Perù Quarto posto 3 1 2 10:10
1955 Cile (bandiera) Cile Secondo posto 3 1 1 19:8
1956 Uruguay (bandiera) Uruguay Secondo posto 3 0 2 11:8
1957 Perù (bandiera) Perù Sesto posto 1 1 4 9:17
1959 I Argentina (bandiera) Argentina Quinto posto 2 1 3 9:14
1959 II Ecuador (bandiera) Ecuador Rinuncia - - - -
1963 Bolivia (bandiera) Bolivia Rinuncia - - - -
1967 Uruguay (bandiera) Uruguay Terzo posto 2 2 1 8:6
1975 Itinerante Primo turno 1 1 2 7:6
1979 Itinerante Secondo posto 4 3 2 13:6
1983 Itinerante Primo turno 2 1 1 8:2
1987 Argentina (bandiera) Argentina Secondo posto 3 0 1 9:3
1989 Brasile (bandiera) Brasile Primo turno 2 0 2 7:5
1991 Cile (bandiera) Cile Terzo posto 3 2 2 11:6
1993 Ecuador (bandiera) Ecuador Primo turno 1 0 2 3:4
1995 Uruguay (bandiera) Uruguay Primo turno 0 1 2 3:8
1997 Bolivia (bandiera) Bolivia Primo turno 0 0 3 1:5
1999 Paraguay (bandiera) Paraguay Quarto posto 2 1 3 8:7
2001 Colombia (bandiera) Colombia Quarti di finale 2 0 2 5:5
2004 Perù (bandiera) Perù Primo turno 0 1 2 2:4
2007 Venezuela (bandiera) Venezuela Quarti di finale 1 1 2 4:11
2011 Argentina (bandiera) Argentina Quarti di finale 2 1 1 5:4
2015 Cile (bandiera) Cile Campione 4 2 0 13:4
2016 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Campione 4 1 1 16:5
2019 Brasile (bandiera) Brasile Quarto posto 2 1 3 7:7
2021 Brasile (bandiera) Brasile Quarti di finale 1 2 2 3:5
2024 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Primo turno 0 2 1 0:1

Risultati in Coppa America

[modifica | modifica wikitesto]

Il Cile è salito sul podio in ben undici occasioni, arrivando secondo per quattro volte (l'ultima delle quali nel 1987, quando in Argentina fu sconfitto dall'Uruguay) e terzo per cinque (il più recente bronzo risale al 1991, anno in cui il Paese ospitò per la sesta volta la competizione). Curiosamente, tra il 1916 e il 1920, ottenne il quarto posto in quattro edizioni di fila. Il 4 luglio 2015 conquista la prima Coppa America della sua storia, in casa, battendo l'Argentina ai calci di rigore (4-1).[31] Si ripeterà l'anno successivo in occasione della Coppa America Centenario, ancora una volta ai calci di rigore contro l'Argentina.[32]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1912 Stoccolma Non partecipante - - - -
1920 Anversa Non partecipante - - - -
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Turno di qualificazione[28] 1 1 1 7:7
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -
  • Nota bene: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

Confederations Cup

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995 Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999 Messico (bandiera) Messico Non qualificata - - - -
2001 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud / Giappone (bandiera) Giappone Non qualificata - - - -
2003 Francia (bandiera) Francia Non qualificata - - - -
2005 Germania (bandiera) Germania Non qualificata - - - -
2009 Sudafrica (bandiera) Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Brasile (bandiera) Brasile Non qualificata - - - -
2017 Russia (bandiera) Russia Secondo posto 1 3 1 4:3

Campionati Panamericani

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1952 Cile (bandiera) Santiago del Cile Secondo posto 4 0 1 15:6
1956 Messico (bandiera) Città del Messico Sesto posto 0 1 4 5:11
Cile 2015, Centenario 2016
Coppa del Mondo FIFA 1930
Cortés, P Espinoza, D Chaparro, D Morales, D Poirier, D Riveros, C Coddou, C Elgueta, C Muñoz, C Saavedra, C A. Torres, C C. Torres, A Aguilera, A Arellano, A Ojeda, A Schneberger, A Subiabre, A Vidal, A Villalobos, CT: Orth
Coppa del Mondo FIFA 1950
Livingstone, P Quitral, P Urroz, D Álvarez, D Farías, D Flores, D Machuca, D Roldán, C Busquets, C Campos, C Carvallo, C Rojas, C Sáez, A Cremaschi, A Díaz, A Ibáñez, A Infante, A Mayanés, A Muñoz, A Prieto, A Riera, A Robledo, CT: Bucciardi
Coppa del Mondo FIFA 1962
Escuti, 2 Eyzaguirre, 3 R. Sánchez, 4 Navarro, 5 Contreras, 6 Rojas, 7 Ramírez, 8 Toro, 9 Landa, 10 Fouillioux, 11 L. Sánchez, 12 Godoy, 13 Valdés, 14 Lepe, 15 Rodríguez, 16 Cruz, 17 Ortiz, 18 Moreno, 19 Musso, 20 Campos, 21 Tobar, 22 Astorga, CT: Riera
Coppa del Mondo FIFA 1966
Araya, 2 Berly, 3 Campos, 4 Cruz, 5 Donoso, 6 Eyzaguirre, 7 Figueroa, 8 Fouillioux, 9 Godoy, 10 Hodge, 11 Landa, 12 Marcos, 13 Olivares, 14 Prieto, 15 J. Ramírez, 16 O. Ramírez, 17 Sánchez, 18 Tobar, 19 Valdés, 20 Valentini, 21 Villanueva, 22 Yávar, CT: Álamos
Coppa del Mondo FIFA 1974
Vallejos, 2 García, 3 Quintano, 4 Arias, 5 Figueroa, 6 Rodríguez, 7 Caszely, 8 Valdés, 9 Ahumada, 10 Reinoso, 11 Véliz, 12 Machuca, 13 González, 14 Lara, 15 Galindo, 16 Páez, 17 Yávar, 18 Socías, 19 Farías, 20 Castro, 21 Olivares, 22 Nef, CT: Álamos
Coppa del Mondo FIFA 1982
Wirth, 2 Garrido, 3 Valenzuela, 4 Bigorra, 5 Figueroa, 6 Dubó, 7 Bonvallet, 8 Rivas, 9 Letelier, 10 Soto, 11 Moscoso, 12 Cornez, 13 Caszely, 14 Ormeño, 15 Yáñez, 16 M. Rojas, 17 Ó. Rojas, 18 Galindo, 19 Escobar, 20 Neira, 21 Gamboa, 22 Osbén, CT: Santibáñez
Coppa del Mondo FIFA 1998
Tapia, 2 Castañeda, 3 Fuentes, 4 Rojas, 5 Margas, 6 Reyes, 7 Parraguez, 8 Acuña, 9 Zamorano, 10 Sierra, 11 Salas, 12 Ma. Ramírez, 13 Neira, 14 Mi. Ramírez, 15 Villarroel, 16 Aros, 17 Vega, 18 Musrri, 19 Cornejo, 20 Estay, 21 Barrera, 22 Tejas, CT: Acosta
Coppa del Mondo FIFA 2010
Bravo, 2 Fuentes, 3 Ponce, 4 Isla, 5 Contreras, 6 Carmona, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Suazo, 10 Valdivia, 11 González, 12 Pinto, 13 Estrada, 14 Fernández, 15 Beausejour, 16 Orellana, 17 Medel, 18 Jara, 19 Fierro, 20 Millar, 21 Tello, 22 Paredes, 23 Marín, CT: Bielsa
Coppa del Mondo FIFA 2014
Bravo, 2 Mena, 3 Albornoz, 4 Isla, 5 Silva, 6 Carmona, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Pinilla, 10 Valdivia, 11 Vargas, 12 Toselli, 13 Rojas, 14 Orellana, 15 Beausejour, 16 Gutiérrez, 17 Medel, 18 Jara, 19 Fuenzalida, 20 Aránguiz, 21 Díaz, 22 Paredes, 23 Herrera, CT: Sampaoli

Campeonato Sudamericano de Football/Copa América

[modifica | modifica wikitesto]
Campeonato Sudamericano 1916
Guerrero, D Cárdenas, D Wittke, C Abello, C Teuche, C Unzaga, A Báez, A France, A Fuentes, A Geldes, A Gutiérrez, A Moreno, A Salazar, CT: Fanta
Campeonato Sudamericano 1917
Guerrero, D Cárdenas, D Gatica, C Alvarado, C Baeza, C Cisternas, C García, C Guevara, A Bolados, A Encina, A Geldes, A B. Muñoz, A H. Muñoz, A Paredes, A Rojas, CT: Bártola
Campeonato Sudamericano 1920
Bolados, Domínguez, Elgueta, France, Guerrero, Muñoz, Parra, Poirier, Toro, Unzaga, Varas, Vergara, CT: Bertone
Campeonato Sudamericano 1941
Arancibia, 2 Cabrera, 3 Carvajal, 4 Contreras, 5 Cortés, 6 Domínguez, 7 Ellis, 8 Flores, 9 Livingstone, 10 Medina, 11 Muñoz, 12 Pastene, 13 Pérez, 14 Roa, 15 Ruiz, 16 Sánchez, 17 Sorrel, 18 Toro, 19 Trejos, 20 Vidal, CT: Garay
Campeonato Sudamericano 1945
Livingstone, D Barrera, D Klein, D Roa, D Vásquez, C Ataglich, C Hormazábal, C Las Heras, C Pastene, A Alcántara, A Armingol, A Busquets, A Castro, A Clavero, A Contreras, A Cremaschi, A Medina, A Piñeiro, A Vera, CT: Platko
Campeonato Sudamericano 1947
Livingstone, P Urroz, D Álvarez, D Campos, D Sáez, D Machuca, D Negri, C Busquets, C Sepúlveda, A Baeza, A Peñaloza, A Infante, A Acuña, A P. López, A Balbuena, A Prieto, A Riera, A Araya, A Varela, A Wood, CT: Tirado
Campeonato Sudamericano 1949
Livingstone, P Urroz, D Álvarez, D Flores, D Hormazábal, D Machuca, D Negri, C Busquets, C Rojas, A Castro, A Cremaschi, A Infante, A L. López, A P. López, A Muñoz, A Prieto, A Riera, A Salamanca, A Varela, CT: Tirado
Campeonato Sudamericano 1967
Olivares, D Adriazola, D Castañeda, D Cruz, D Figueroa, D Herrera, D Villanueva, C Hodge, C Moris, C Prieto, A Araya, A Campos, A Castro, A Gallardo, A Marcos, A Saavedra, A Tobar, CT: Scopelli
Copa América 1975
Nef, P Vallejos, D Díaz, D Galindo, D González, D Herrera, D Machuca, D Soto, C Inostroza, C Lara, C Las Heras, C Méndez, C Reinoso, A Ahumada, A Araneda, A Crisosto, A Gamboa, A Spedaletti, A Valdés, A Véliz, CT: Morales
Copa América 1979
Osbén, P Wirth, D Bonvallet, D Escobar, D Figueroa, D Galindo, D González, D Quintano, D Valenzuela, C Dubó, C Neira, C Rivas, C M. Rojas, C Soto, A Caszely, A Estay, A Fabbiani, A Peredo, A Quiroz, A Véliz, A Yáñez, CT: Santibáñez
Copa América 1983
Cornez, P R. Rojas, D Dubó, D Espinoza, D L. Herrera, D Hisis, D Pacheco, D Soto Quintana, D Valenzuela, C L. Rojas, C Orellana, A Aravena, A Arriaza, A O. Herrera, A Hurtado, A Letelier, A J. Rojas Carvacho, CT: Ibarra
Copa América 1987
Rojas, 2 Reyes, 3 Toro, 4 Hormazábal, 5 Rodríguez, 6 Pizarro, 7 Basay, 8 Gómez, 9 Letelier, 10 Contreras, 11 Astengo, 12 Cornez, 13 Vera, 14 Espinoza, 15 Hurtado, 16 Zamorano, 17 Salgado, 18 Mardones, 19 Martínez, 20 Puebla, 21 Rubio, 22 Osbén, CT: Aravena
Copa América 1989
Rojas, 2 Reyes, 3 Yáñez, 4 Contreras, 5 González, 6 Pizarro, 7 Puebla, 8 Ormeño, 9 Letelier, 10 Covarrubias, 11 Astengo, 12 Cornez, 13 Vera, 14 Carrasco, 15 Olmos, 16 Hurtado, 17 Ramírez, 18 Hisis, 19 Túdor, 20 Wirth, CT: Aravena
Copa América 1991
Toledo, 2 Espinoza, 3 Garrido, 4 Margas, 5 Vilches, 6 Ramírez, 7 Yáñez, 8 Contreras, 9 Zamorano, 10 Pizarro, 11 Rubio, 12 Cornez, 13 Fuentes, 14 Romero, 15 Mendoza, 16 Gómez, 17 Parraguez, 18 Vera, 19 Basay, 20 Estay, 21 González, 22 Vega, CT: Salah
Copa América 1993
Toledo, 2 Mendoza, 3 Vilches, 4 Margas, 5 Mi. Ramírez, 6 Pizarro, 7 Zambrano, 8 Lepe, 9 Zamorano, 10 Estay, 11 Vega, 12 Ma. Ramírez, 13 Cornejo, 14 López, 15 Musrri, 16 Parraguez, 17 Guevara, 18 González, 19 Figueroa, 20 Sierra, 21 Castillo, 22 Barrera, CT: Salah
Copa América 1995
Ma. Ramírez, 2 Mendoza, 3 Vilches, 4 Margas, 5 Mi. Ramírez, 6 Castañeda, 7 Valencia, 8 Mardones, 9 Rozental, 10 Sierra, 11 Basay, 12 Cornez, 13 Acuña, 14 Pérez, 15 Estay, 16 Fuentes, 17 Parraguez, 18 Galdames, 19 Guevara, 20 Barrera, 21 Ruiz, 22 Salas, CT: Azkargorta
Copa América 1997
Cossio, 2 Gómez, 3 Poli, 4 Miranda, 5 Margas, 6 Parraguez, 7 Núñez, 8 Cornejo, 9 Vergara, 10 Valencia, 11 Castillo, 12 Tejas, 13 Villarroel, 14 Ponce, 15 Acuña, 16 González, 17 Salas, 18 Riveros, 19 Muñoz, 20 Rojas, 21 Osorio, 22 Olarra, CT: Acosta
Copa América 1999
Ma. Ramírez, 2 Palacios, 3 Mi. Ramírez, 4 Rojas, 5 Margas, 6 Reyes, 7 Parraguez, 8 Acuña, 9 Zamorano, 10 Sierra, 11 Salas, 12 Tapia, 13 Vargas, 14 Cartes, 15 Villarroel, 16 Aros, 17 Núñez, 18 González, 19 Valencia, 20 Estay, 21 Contreras, 22 Pizarro, CT: Acosta
Copa América 2001
Vargas, 2 Pozo, 3 Maldonado, 4 Henríquez, 5 Fuentes, 6 Reyes, 7 Pérez, 8 Osorio, 9 Navia, 10 Neira, 11 Valenzuela, 12 Toro, 13 Corrales, 14 Aros, 15 Montecinos, 16 Rojas, 17 Villarroel, 18 Villaseca, 19 Galdames, 20 Núñez, 21 Barrera, 22 Tapia, CT: García
Copa América 2004
Bravo, 2 Álvarez, 3 L. Fuentes, 4 Pérez, 5 Ramírez, 6 Acuña, 7 Valenzuela, 8 Millar, 9 González, 10 Jiménez, 11 González, 12 Varas, 13 I. Fuentes, 14 Villarroel, 15 Mancilla, 16 Cisternas, 17 Mirošević, 18 Meléndez, 19 Olarra, 20 Aros, 21 Figueroa, 22 Galaz, CT: Olmos
Copa América 2007
Bravo, 2 Ormeño, 3 Rocco, 4 Fuentes, 5 Riffo, 6 Cabión, 7 Tello, 8 Suazo, 9 Navia, 10 Valdivia, 11 González, 12 Peric, 13 Vargas, 14 Fernández, 15 Contreras, 16 Iturra, 17 Sanhueza, 18 Meléndez, 19 Jara, 20 Fierro, 21 Villanueva, 22 Lorca, CT: Acosta
Copa América 2011
Bravo, 2 Silva, 3 Ponce, 4 Isla, 5 Contreras, 6 Carmona, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Suazo, 10 Valdivia, 11 Jiménez, 12 Pinto, 13 Estrada, 14 Fernández, 15 Beausejour, 16 Fierro, 17 Medel, 18 Jara, 19 Muñoz, 20 Millar, 21 Gutiérrez, 22 Paredes, 23 Garcés, CT: Borghi
Copa América 2015
Bravo, 2 Mena, 3 Albornoz, 4 Isla, 5 Silva, 6 Fuenzalida, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Pinilla, 10 Valdivia, 11 Vargas, 12 Garcés, 13 Rojas, 14 Fernández, 15 Beausejour, 16 Pizarro, 17 Medel, 18 Jara, 19 Gutiérrez, 20 Aránguiz, 21 Díaz, 22 Henríquez, 23 Herrera, CT: Sampaoli
Copa América Centenario
Bravo, 2 Mena, 3 Roco, 4 Isla, 5 Silva, 6 Fuenzalida, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Pinilla, 10 Hernández, 11 Vargas, 12 Toselli, 13 Pulgar, 14 González, 15 Beausejour, 16 Castillo, 17 Medel, 18 Jara, 19 Orellana, 20 Aránguiz, 21 Díaz, 22 Puch, 23 Herrera, CT: Pizzi
Copa América 2019
Arias, 2 Lichnovsky, 3 Maripán, 4 Isla, 5 Díaz, 6 Fuenzalida, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Castillo, 10 Valdés, 11 Vargas, 12 Cortés, 13 Pulgar, 14 Pavez, 15 Beausejour, 16 Hernández, 17 Medel, 18 Jara, 19 Fernándes, 20 Aránguiz, 21 Opazo, 22 Sagal, 23 Urra, CT: Rueda
Copa América 2021
Bravo, 2 Mena, 3 Maripán/Valencia, 4 Isla, 5 Roco, 6 Sierralta, 7 Pinares, 8 Vidal, 9 Meneses, 10 Sánchez, 11 Vargas, 12 Arias, 13 Pulgar, 14 Galdames, 15 González, 16 Mora, 17 Medel, 18 Vegas, 19 Alarcón, 20 C. Aránguiz, 21 Palacios, 22 Brereton, 23 Castellón, 24 Arriagada, 25 Núñez, 26 Montes, 27 P. Aránguiz, 28 Baeza, CT: Lasarte
Copa América 2024
Bravo, 2 Suazo, 3 Maripán, 4 Isla, 5 Díaz, 6 Galdames, 7 Núñez, 8 Osorio, 9 Dávila, 10 Sánchez, 11 Vargas, 12 Arias, 13 Pulgar, 14 Zavala, 15 Valdés, 16 Lichnovsky, 17 Pavez, 18 Echeverría, 19 Bolados, 20 Guerrero, 21 Catalán, 22 Brereton, 23 Cortés, 24 Pérez, 25 Kuscevic, 26 Fernández, CT: Gareca

Confederations Cup

[modifica | modifica wikitesto]
FIFA Confederations Cup 2017
Bravo, 2 Mena, 3 Roco, 4 Isla, 5 Silva, 6 Fuenzalida, 7 Sánchez, 8 Vidal, 9 Sagal, 10 Hernández, 11 Vargas, 12 Toselli, 13 P. Díaz, 14 Gutiérrez, 15 Beausejour, 16 Rodríguez, 17 Medel, 18 Jara, 19 Valencia, 20 Aránguiz, 21 M. A. Díaz, 22 Puch, 23 Herrera, CT: Pizzi

Giochi olimpici

[modifica | modifica wikitesto]
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
Cortés, P Ibacache, D Chaparro, D Linford, D Morales, C Arellano, C Contreras, C Riveros, C Saavedra, C Torres, A Alfaro, A Arias, A Bravo, A Carbonell, A Olguín, A Reyes, A Schneberger, A Subiabre, CT: Powell

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della nazionale cilena.

Lista dei giocatori convocati per le gare di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2026 dell'ottobre 2024.

Presenze e reti aggiornate al termine della seconda gara.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Brayan Cortés 20 giugno 2024 (0 anni) 18 -23
P Lawrence Vigouroux 19 novembre 1993 (30 anni) 1 0
P Vicente Reyes 19 dicembre 2003 (20 anni) 0 0
D Paulo Díaz 25 agosto 1994 (30 anni) 50 1
D Guillermo Maripán 6 maggio 1994 (30 anni) 50 2
D Gabriel Suazo 9 agosto 1997 (27 anni) 29 0
D Benjamín Kuscevic 2 maggio 1996 (28 anni) 10 0
D Felipe Loyola 9 novembre 2000 (24 anni) 7 0
D Thomas Galdames 20 novembre 1998 (25 anni) 4 0
D Marcelo Morales 6 giugno 2003 (21 anni) 2 0
D Matías Zaldivia 22 gennaio 1991 (33 anni) 1 0
D Fabián Hormazábal 26 aprile 1996 (28 anni) 0 0
C Erick Pulgar 15 gennaio 1994 (30 anni) 54 4
C Diego Valdés 30 gennaio 1994 (30 anni) 34 2
C Marcelino Núñez 1º marzo 2000 (24 anni) 29 5
C Rodrigo Echeverría 17 aprile 1995 (29 anni) 17 1
C Darío Osorio 24 gennaio 2004 (20 anni) 15 1
C Esteban Pavez 1º giugno 1990 (34 anni) 14 0
C Carlos Palacios 20 luglio 2000 (24 anni) 10 0
C Williams Alarcón 29 novembre 2000 (23 anni) 7 0
C Ulises Ortegoza 19 aprile 1997 (27 anni) 1 0
C Luciano Cabral 26 aprile 1995 (29 anni) 0 0
A Eduardo Vargas 20 novembre 1989 (34 anni) 116 44
A Víctor Dávila 4 novembre 1997 (27 anni) 18 3
A Gonzalo Tapia 18 febbraio 2002 (22 anni) 3 0
A Maximiliano Guerrero 15 gennaio 2000 (24 anni) 2 0
A Lucas Cepeda 31 ottobre 2002 (22 anni) 2 0

Record individuali

[modifica | modifica wikitesto]
Alexis Sánchez, primatista di gol e di presenze con la maglia del Cile.
Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della nazionale cilena.

Dati aggiornati al 15 ottobre 2024.

In grassetto i giocatori ancora in attività in nazionale.

Record presenze

[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Alexis Sánchez 166 51 2006-
2 Gary Medel 161 7 2007-
3 Claudio Bravo 150 0 2004-2024
4 Mauricio Isla 145 5 2007-
5 Arturo Vidal 142 34 2007-
6 Gonzalo Jara 115 3 2006-2019
6 Eduardo Vargas 116 44 2009-
8 Jean Beausejour 109 6 2004-2020
9 Charles Aránguiz 101 7 2009-
10 Leonel Sánchez 85 24 1955-1968
Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Alexis Sánchez 51 166 2006-
2 Eduardo Vargas 44 116 2009-
3 Marcelo Salas 37 70 1994-2007
4 Ivan Zamorano 34 69 1987-2001
Arturo Vidal 142 2007-
6 Carlos Caszely 29 49 1969-1985
7 Leonel Sanchez 24 85 1955-1968
8 Jorge Aravena 22 37 1983-1990
9 Humberto Suazo 21 60 2005-2013
10 Juan Carlos Letelier 18 57 1979-1989

Commissari tecnici

[modifica | modifica wikitesto]
I commissari tecnici del Cile
  1. ^ (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  2. ^ (EN) The FIFA/Coca-Cola World Ranking, su fifa.com.
  3. ^ (ES) Chile – URSS (1973) : el partido fantasma, su curiosidadesdelfutbol.wordpress.com, Curiosidades del fútbol, 7 maggio 2012. URL consultato l'11 ottobre 2017.
  4. ^ (ES) Briegel reconoce "pacto" entre Alemania y Austria en Mundial 1982, in El Mercurio, 8 gennaio 2007.
  5. ^ C.P., Germania risorge, conferma inglese, in Stampa Sera, 21 giugno 1982, p. 19.
  6. ^ R.S., L'Algeria segna tre gol ma forse non basteranno, in La Stampa, 25 giugno 1982, p. 23.
  7. ^ Edoardo Maggio, Corri Brasile ma senza pugni, in la Repubblica, 3 settembre 1989, p. 24.
  8. ^ Dopo la farsa di Rojas, calcio cileno nel caos, in la Repubblica, 2 dicembre 1989, p. 28.
  9. ^ (EN) FIFA lifts Rojas lifetime ban, in cbc.ca, 30 aprile 2001.
  10. ^ (EN) FIFA lifts Rojas lifetime ban, su cbc.ca, 30 aprile 2001.
  11. ^ a b Enzo D'Orsi, CALCIO - Cile, su treccani.it.
  12. ^ Fabrizio Bocca, Fuori il Cile dalle qualificazioni '94, in la Repubblica, 9 dicembre 1989, p. 37.
  13. ^ Sergio Di Cesare, Un Fenomeno senza confini, in La Gazzetta dello Sport, 13 gennaio 1998.
  14. ^ Da temere Zamorano e Salas, solo un brutto ricordo nel '62, in la Repubblica, 5 dicembre 1997, p. 50.
  15. ^ Lodovico Maradei, Benedetto quel rigore, in La Gazzetta dello Sport, 12 giugno 1998.
  16. ^ Austria, in extremis Il Cile è beffato, su repubblica.it, 17 giugno 1998.
  17. ^ Cile-Camerun 1-1, su it.eurosport.com, 23 giugno 1998.
  18. ^ Emilio Marrese, Ronaldo sveglia il mondiale, in la Repubblica, 28 giugno 1998, p. 44.
  19. ^ Giulio Di Feo, Copa America, Cile-Ecuador 2-0: a segno Vidal e Vargas, su gazzetta.it, 12 giugno 2015.
  20. ^ Coppa America: super Vidal non basta, il Messico ferma il Cile, su repubblica.it, 16 giugno 2015.
  21. ^ Coppa America, cinquina del Cile alla Bolovia. Messico ko e già a casa, su repubblica.it, 20 giugno 2015.
  22. ^ Giulio Di Feo, Cile-Uruguay 1-0. Gol di Isla dopo il rosso a Cavani (provocato), su gazzetta.it, 25 giugno 2015.
  23. ^ Giulio Di Feo, Cile-Perù 2-1: Vidal aspetta Messi in finale, su gazzetta.it, 30 giugno 2015.
  24. ^ Copa America al Cile: Argentina battuta 4-1 ai rigori, Messi piange ancora, su gazzetta.it, gazzetta.it, 5 luglio 2015. URL consultato il 5 luglio 2015.
  25. ^ Coppa America: il Cile vola in finale dopo una partita infinita - Sportmediaset, su Sportmediaset.it. URL consultato il 27 giugno 2016.
  26. ^ Coppa America: maledizione Argentina, trionfa il Cile - Sportmediaset, su Sportmediaset.it. URL consultato il 27 giugno 2016.
  27. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  28. ^ a b Parallelamente al regolare svolgimento del torneo olimpico valevole per le medaglie, fu organizzato un mini-campionato di consolazione ad eliminazione diretta, nel quale il Cile perse in finale per sorteggio, dopo il pareggio maturato al termine dell'incontro.
  29. ^ (EN) rsssf.com, http://www.rsssf.com/tablesp/panamch.html. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  30. ^ (EN) rsssf.com, http://www.rsssf.com/tablesp/panam.html. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  31. ^ Copa America al Cile: Argentina battuta 4-1 ai rigori- La Gazzetta dello Sport
  32. ^ Copa America al Cile: Argentina battuta 4-2 ai calci di rigore- La Gazzetta dello Sport

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio