Nicola Leanza
Nicola Leanza | |
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Presidente della Regione Siciliana (facente funzioni) | |
Durata mandato | 18 gennaio 2008 – 28 aprile 2008 |
Predecessore | Salvatore Cuffaro |
Successore | Raffaele Lombardo |
Vicepresidente della Regione Siciliana | |
Durata mandato | 13 luglio 2006 – 18 gennaio 2008 |
Presidente | Salvatore Cuffaro |
Predecessore | Francesco Cascio |
Successore | Giambattista Bufardeci |
Assessore alla famiglia, politiche sociali e lavoro della Regione Siciliana | |
Durata mandato | 15 gennaio 2010 – 28 settembre 2010 |
Presidente | Raffaele Lombardo |
Predecessore | Caterina Chinnici[1] |
Successore | Andrea Piraino |
Assessore ai beni culturali, ambientali e pubblica istruzione della Regione Siciliana | |
Durata mandato | 13 luglio 2006 – 18 gennaio 2008 |
Presidente | Salvatore Cuffaro |
Predecessore | Alessandro Pagano |
Successore | Antonello Antinoro |
Durata mandato | 8 luglio 2009 – 15 gennaio 2010 |
Presidente | Raffaele Lombardo |
Predecessore | Antonello Antinoro |
Successore | Gaetano Armao |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 28 aprile 2006 – 19 luglio 2006 |
Legislatura | XV |
Gruppo parlamentare | Misto |
Circoscrizione | Sicilia 2 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | DC (fino al 1994) CCD (1994-2002) UDC (2002-2005) MpA (2005-2012) UdC (2012-2013) Art. 4 (2014-2015) SD (2014-2015) |
Titolo di studio | Diploma di istituto magistrale |
Professione | Direttore di azienda privata |
Nicola Leanza, detto anche Lino (Maletto, 27 marzo 1957 – Catania, 30 maggio 2015), è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver conseguito il diploma di Istituto magistrale, è divenuto dirigente d'azienda.[2]
Già iscritto alla Democrazia Cristiana[3], confluisce nelle liste del CCD: nel 2001, con 10.419 voti di preferenza su 66.215 di lista (15,74%), il collegio di Catania lo elegge deputato all'Assemblea Regionale Siciliana per la XIII legislatura, in cui ha svolto il ruolo di segretario della Quinta Commissione (Cultura, Formazione e Lavoro) dal 7 agosto 2001 al 28 giugno 2006[4]. Con lo scioglimento del CCD, passa all'UDC, per poi seguire Raffaele Lombardo nell'MPA (fondato nell'aprile del 2005).
Alle politiche dell'8 aprile 2006 è eletto deputato alla Camera dei deputati (XV legislatura) nella seconda circoscrizione della Sicilia per la lista congiunta Lega Nord - MPA. Aderisce alla componente MPA del Gruppo misto il 17 maggio 2006, ed è nominato membro della Commissione Giustizia[5]. Si dimette pochi mesi dopo, cessando dal mandato parlamentare il 19 luglio 2006[6] lasciando il posto a Sebastiano Neri e torna deputato regionale (XIV legislatura), rieletto sempre dal collegio di Catania. Diviene Assessore Regionale ai Beni Culturali e Pubblica Istruzione nella II Giunta Cuffaro (2006-2008) nel luglio 2006.
Il 13 luglio 2006 è designato dal Presidente Cuffaro Vicepresidente della Regione Siciliana.
Il 28 gennaio 2008, dopo le dimissioni di Cuffaro, assume (a far data dal 18) le funzioni di presidente della Regione Siciliana per l'ordinaria amministrazione, fino al 28 aprile 2008, giorno dell'insediamento di Raffaele Lombardo[7][8].
Rieletto il 14 aprile 2008 deputato regionale, diviene capogruppo dell'MPA all'ARS e segretario regionale del suo partito. Alle politiche dello stesso anno è eletto alla Camera ma si dimette dopo pochi giorni per incompatibilità. Nel luglio del 2009 torna a fare l'Assessore Regionale ai Beni Culturali e Pubblica Istruzione nella II Giunta Lombardo (2009-2010)[9], mentre Francesco Musotto è il nuovo capogruppo MPA all'ARS[10]. Riconfermato Assessore Regionale al Lavoro, Politiche Sociali e Famiglia nella III Giunta Lombardo (2010), mentre non è confermato a fine settembre 2010 nella IV Giunta Lombardo (2010-2011) ed esce dalla Giunta. Nell'estate del 2012,a pochi mesi dalle elezioni regionali, passa all'UdC.
In occasione della candidatura a sindaco di Catania da parte di Enzo Bianco, Lino Leanza crea una lista civica chiamata "Articolo 4" a sostegno dell'ex ministro, avvicinandosi quindi al centrosinistra, ed avviando un rapporto di collaborazione con il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta[11].
Lasciato Articolo 4 per le spaccature nel gruppo all'Ars seguite alla nascita del Crocetta ter nel novembre 2014, fonda un altro movimento, ribattezzato Sicilia Democratica[12].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Il 28 marzo 2015 fu ricoverato in rianimazione all'ospedale Garibaldi di Catania a causa di un malore[13][14], che gli ha causato una emorragia cerebrale[15], per il quale venne sottoposto a un intervento di neurochirurgia. Muore il 30 maggio 2015 all'età di 58 anni presso il nosocomio catanese[16].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Famiglia, politiche sociali e autonomie locali
- ^ Le informazioni biografiche sono tratte dall'Ufficio Stampa della Regione Siciliana Archiviato il 15 aprile 2008 in Internet Archive. e dal profilo su Openpolis.
- ^ "Leanza scarica Stancanelli. L'Udc 1° partito a Catania", da La Sicilia del 2 gennaio 2013, su lasiciliaweb.it. URL consultato il 9 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ Dalla scheda del sito dell'ARS per la XIII legislatura
- ^ Camera dei Deputati - XV legislatura - Deputati - La scheda personale - LEANZA, su leg15.camera.it. URL consultato il 13 marzo 2022.
- ^ Camera dei Deputati - XV legislatura - Organi Parlamentari - MISTO, su legxv.camera.it. URL consultato il 13 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2007).
- ^ Come attestano regioni.it Archiviato il 9 giugno 2008 in Internet Archive. e worldstatesmen.org
- ^ Il giornale di Sicilia[collegamento interrotto], 28 gennaio 2008, p. 3.
- ^ SiciliaInformazioni | Lombardo bis, anche l'ultimo tassello è aggiunto. "Antonino Beninati vicepresidente della Regione" Archiviato il 19 settembre 2009 in Internet Archive.
- ^ Francesco Musotto nuovo capogruppo MPA all'ARS Archiviato il 16 luglio 2009 in Internet Archive.
- ^ Dopo quella di Vasto, la foto dello Sheraton: Crocetta,Bianco,Articolo 4, su catania.blogsicilia.it. URL consultato il 20 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2013).
- ^ Leanza battezza Sicilia democratica: "I voti della mafia non li vogliamo", su LiveScilia.it, 29 novembre 2014. URL consultato il 28 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2019).
- ^ Lino Leanza ricoverato in rianimazione. Malore mentre era a casa, prognosi riservata., su MeridioNews.it, 28 marzo 2015. URL consultato il 28 marzo 2015.
- ^ Malore per Lino Leanza. Ricoverato in prognosi riservata, su LiveSicilia.it, 28 marzo 2015. URL consultato il 24 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2015).
- ^ Lino Leanza nel reparto di rianimazione del Garibaldi, operazione riuscita, su CataniaToday.it, 29 marzo 2015. URL consultato il 31 marzo 2015.
- ^ Natale Bruno, È morto all'alba il deputato regionale Lino Leanza, fu il braccio destro di Lombardo, in La Repubblica, 30 maggio 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nicola Leanza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nicola Leanza, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Nicola Leanza, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Nicola Leanza, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Nicola Leanza, su ars.sicilia.it, Assemblea regionale siciliana.
- Deputati della XV legislatura della Repubblica Italiana
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