Nisaba
Nisaba o Nidaba (Ni-is-sa-bi forse da *Ninsaba, quindi nel significato di "Signora di Sab[a]") è una dea della mitologia sumerica che presiede alla scrittura e alle misurazioni. Viene, talvolta, indicata con altri appellativi, come Nanibgal, Nunbaršegunu ("šegunu" è una varietà di cereale, forse l'orzo, e "nun" significa principessa) o Ašnan, un titolo legato alle prime spighe.
Suo coniuge/paredro era Ḫaia, il dio dei magazzini. Sua figlia, la dea Sud, viene corteggiata da Enlil, che la sposa e gli assegna il nuovo nome Ninlil (= signora dell'aria).
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Il suo santuario (l'E-zagin, "Casa di lapislazzuli") si trovava a Ereš, città che scompare dai testi dopo il XIX secolo[1]. Era venerata anche a Umma.
Funzioni
[modifica | modifica wikitesto]Suo compito è scrivere cronache, annotare, tenere registrazioni (ad esempio in occasione del raccolto del grano) e conservare i confini. Nei testi sumeri viene descritta con in mano lo stilo per incidere le tavolette oppure la canna mensoria per misurare i campi.
«Signora iridescente come stella, che stringi la cannuccia [(scrittoria)]
Nidaba, generata dalla Terra nel grande ovile,
capretta selvatica, pura erba alcali, nutrita di latte genuino.
Nella sua bocca tiene le sette canne,
resa perfetta dai 50 grandi archetipi (me).»
Nisaba è patrona degli scribi sumeri, le cui tavolette spesso iniziano con la frase "sia lode a Nisaba" (DINGIR.NAGA.ZAG.SAL; dnisaba za3-mi2). Essa svolge per gli altri dei le funzioni che gli scribi svolgono per i re:
- Diffonde la sapienza del dio Enki (fra cui, appunto, i me sopra citati) ed egli ha costruito per lei una scuola.
- Emana predizioni astrologiche. Sulle ginocchia, infatti, tiene una tavoletta di lapislazzuli con le stelle del cielo (dub.mul.an) e la consulta.[2]
- Nel poema Lugal ud me-lám-bi nirgál collabora con il dio Luna (Nanna/Sin) nel misurare il tempo.[3] Questo ruolo forse allude alle correzioni che i sumeri applicavano al calendario lunare (fra cui mesi di 30 giorni) allo scopo di allinearlo con l'anno solare.
- Il primo giorno dell'anno, quando la dea Nanše amministra la giustizia agli uomini, Nisaba l'assiste mettendo in fila i postulanti e registrando come scriba i giudizi emessi.
- Quando Ninurta conquista la "montagna" (le terre poste a nord-est, abitate da popolazioni nemiche e barbare), ne affida a Nisaba l'amministrazione.
Divinità analoghe
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo babilonese fu sostituita dal dio Nabu, al quale venne in una prima fase associata come istruttrice o come moglie.
Le sue funzioni sono svolte dal dio Thot nella mitologia egizia e da Sarasvati nella mitologia indiana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Così dalla Lista di Fara, citata come "Signora di Ereš" (cfr. Temple Hymn, Sjöberg, Bergmann, No. 42). La città di Ereš non è ancora stata identificata, forse corrisponde all'attuale Abū Ṣalābīḫ.
- ^ Giovanni Pettinato, La scrittura celeste, Mondadori 1998, p.75 e l'inno in ETCSL, A hymn to Nisaba, linea 27 e sgg.
- ^ Giovanni Pettinato, La scrittura celeste, Mondadori 1998, p.76
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Uhlig, Helmut: Die Sumerer. Ein Volk am Anfang der Geschichte. 1992, 2002, Bastei Lübbe, ISBN 3-404-64117-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ancient Mesopotamian Gods and Goddesses: Nidaba (goddess), su oracc.museum.upenn.edu.
- Enlil and Sud, su www-etcsl.orient.ox.ac.uk. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2006).
- A Hymn to Nisaba, su www-etcsl.orient.ox.ac.uk. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2006).